L'1 aprile il canale di cartoni animati americano Adult Swim ha giocato uno scherzo da manuale ai fan di Rick and Morty, facendo uscire per davvero la prima puntata dell'attesissima terza stagione della serie d'animazione fantascientifica, a un anno e mezzo di distanza dal (drammatico) finale della seconda.
L'universo complesso e assurdo di Rick and Morty è tornato su tutti i fronti, insomma, ma i suoi protagonisti appaiono particolarmente provati (quasi quanto il pubblico, vorrei dire) da questo periodo di separazione da Rick: la figlia Beth è sull'orlo dell'alcolismo, Morty è rancoroso e cinico, mentre Summer ha idealizzato la figura del nonno al punto da essere pronta a tutto pur di ritrovarlo. L'unico che sembra passarsela bene è Jerry — genero di Rick e marito di Beth —, che ha trovato un lavoro ben pagato tra i burocrati della Federazione Galattica, pur non avendo idea di quale sia esattamente la sua mansione, né di star compromettendo definitivamente quel poco di rispetto che la sua famiglia provava per lui.Ognuno di loro si è trasformato nella versione estrema di se stesso, una che sembra inconciliabile con il resto del mondo e che sopravvive in uno stato di equilibrio precario.
Screencap via YouTube
Rick, nel frattempo, — imprigionato dalla Federazione Galattica — escogita un piano complesso ed elegante come solo una carneficina di copie di se stesso e burocrati spaziali può essere, pur di tornare dalla sua famiglia. La freddezza cinica dello scienziato lascia però posto a un'ossessione che somiglia molto a un crollo psicologico di prima categoria — lo stesso che profetizza nella prima scena l'alieno che tenta di estorcergli l'equazione per creare una portal-gun — e nell'ultima scena diventa chiaro agli occhi del pubblico che l'uomo è disposto a tutto pur di conservare un rapporto (per quanto distorto) con la figlia e i nipoti.
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La puntata è ovviamente ricca dei momenti di esemplare sarcasmo che hanno contribuito al successo della serie, come l'idea che per abbattere l'intero sistema federale (galattico) basti cambiare il valore della moneta da 1 a 0, ma la sua efficacia ultima non si limita ad essi.In quella che è forse la scena più poetica della puntata, infatti, veniamo a conoscenza delle vere "origini" di Rick: è stata proprio la perdita della relazione con la figlia ad averlo trasformato nel lunatico ubriacone spaziale che è oggi. Mentre ripercorrono il ricordo di un Rick più giovane che inventa per la prima volta la sua iconica portal-gun, Rick spiega all'alieno burocrate che lo tiene in ostaggio mentale: "Queste sono le tre righe di calcoli matematici che separano la mia vita come uomo dalla mia vita come fantasma insensibile."
Ognuno dei personaggi si è trasformato nella versione estrema di se stesso, una che sembra inconciliabile con il resto del mondo
In quel momento diventa però chiaro anche che, nella molteplicità di realtà parallele attraversate e abitate da Rick, nessuna delle copie della sua famiglia può essere quella originaria, neanche quella sopravvissuta all'incidente di Cronenberg (finora considerata la prima — e unica — ad essere stata compromessa al punto da dover essere abbandonata da nonno e nipote), e che l'angoscia di Rick ha una profonda — ed estremamente umana — ragion d'essere.In ultima analisi, con questo epico nuovo episodio, gli autori mettono in chiaro al loro pubblico che da questo momento si apre un capitolo ancora più oscuro delle avventure di Rick and Morty — una premessa inquietante, se pensiamo ai picchi di marasma esistenziale già toccati dalla serie — e che, in un certo senso, ce la siamo andata a cercare, lasciando che un pazzo cinico e ubriacone ci affascinasse fino al punto di non ritorno.Cosa succederà nella terza stagione di Rick and Morty? Lo scopriremo solo quest'estate, quando andrà in onda il resto delle puntate. Quello che possiamo presagire già adesso, però, è che Rick non sarà l'unico a urlare "wubba lubba dub dub," e che la vita come cetriolini sott'aceto sarebbe sicuramente più spensierata.