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Μodă

Il portacellulare antisorveglianza modello 1984

Se la paranoia di essere perseguitati vi attanaglia, ma non volete rinunciare allo stile, ecco la soluzione.

UnPocket

La privacy e la sua relazione con la tecnologia continueranno a essere un problema. Se non è lo spionaggio NSA sulle nostre relazioni on-line, è un hacker che accede all’account iCloud di una celebrità, e il suo successivo crollo, che ci ricordano quanto siamo vulnerabili a tutti questi tipi d’incursioni invasive. Numerosi artisti hanno richiamato l’attenzione sulla violazione della privacy―dai dati sui grandi progetti artistici alle foto di Trevor Paglen sulle agenzie “invisibili” di sorveglianza governativa―e, recentemente, l’argomento si è esteso al mondo della moda.

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Per esempio, l’artista Adam Harvey sta esplorando questo ibrido tra la moda e l’anti-sorveglianza in progetti come Stealth Wear, e Nick Briz sta sviluppando maschere speciali in un progetto polivalente che esplora la tecnologia del riconoscimento facciale. Di recente, la compagnia The Affair di Zoltan Csaki―che ha creato abiti ispirati alle novelle classiche―ha lanciato un Kickstarter per la collezione 1984. Oltre a prendere il nome dal classico dispotico di George Orwell e a trarre ispirazione dalle uniformi di lavoro della novella, la collezione è anche arricchite da una perla: UnPocket, la tasca staccabile dotata di una tecnologia che rende il tuo smartphone invisibile al Grande Fratello.

UnPocket

Le tasche sono esteticamente abbastanza semplici e sono disponibili in rosso, nero e blu navy. Al suo interno, però, sono fatte di un materiale argenteo―un tessuto di metallo fuso―che protegge il dispositivo dagli occhi indiscreti dello Stato e della società. “Quando è chiusa, la UnPocket genera una carica Faraday che blocca tutti i segnali radio entranti e uscenti”, spiega Csaki, “è la stessa tecnologia che utilizza la polizia per prevenire la cancellazione di prove digitali da remoto. Ma funziona anche in senso inverso per proteggere l’utente dal rilevamento della posizione, rendendo impossibile la connessione del telefono con la rete di sorveglianza (cellulare, WiFi, GPS)”.

Spegnere il telefono e togliere la batteria potrebbe plausibilmente avere lo stesso effetto, ma la maggior parte degli smartphone non ha una batteria removibile. “Si blocca anche la RFID (la tecnologia del passaporto elettronico e delle carte bancarie senza contratto) per non essere hakerati e per proteggervi da un furto wireless d’identità, ideale per chi viaggia”, aggiunge Csaki.

Quindi girare con un affare del genere è un vero atto di protesta o soltanto moda? “Entrambi”, dice Csaki. “UnPoket glissa l’agenda del governo per il controllo sociale e i grandi occhi che tendono a fare della moda una dichiarazione visibile di stile. UnPoket è per l’uomo o la donna infuriati a causa della marcia silenziosa intrapresa dalla polizia di Stato, ma senza doversi conciare come Ed Snowden (che ci piace molto, ma diamine, quanto ha bisogno di aggiornare il suo armadio!)”.

Le cover per la privacy per i cellulari sono prodotti che hanno esplorato sia Adam Havery con il suo OFF Pocket, che Aram Bartholl con il suo Killyourphone.com. Allo stesso tempo, questi design devono ancora attecchire nelle case di moda. Forse è solo una questione di tempo―e di richiesta. “Penso che [Adam Havery] sia d’accordo che questa tecnologia invisibile sia concettualmente in contrasto con le tendenze tradizionali, dal momento che è solo una questione di pavoneggiarsi”, nota Csaki. “Ma, in fondo, la moda è sempre stata una scelta primaria e credo che, così come il dibattito procede e la consapevolezza cresce, più e più persone reclameranno la privacy e diventeranno invisibili al Grande Fratello”.