‘JUICE PORN’ è il sesso senza peccato


Tutte le immagini per gentile concessione dell’artista.

Lingue. Pelle. Sudore. Frutta. Sono gli elementi di JUICE PORN, un corto senza scene di nudo esplicite realizzato dalla regista Julia Patey e dalla performer Lucie Aron. Pattern caleidoscopici, ansimi improvvisi, carne e frutta spremute tra loro, offrono, fondendosi insieme, una lasciva esplorazione della sensualità femminile.

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Il video inizia ponendo una domanda giocosa: “sete?” Nel giro di un secondo, il pubblico ha sete di certo. Piani di dettaglio che inquadrano denti, pelle e succo lasciano lo spettatore a leccarsi i baffi, in uno stato di trepidazione infruttuosa. Il confine tra l’interno di un frutto e l’interno del corpo si perde, e si crea un immaginario viscerale e intimo di orifizi corporei che non è altro che un tributo alla confusione e all’estasi del sesso.

Stando al comunicato stampa, JUICE “è nato dalla domanda: cosa significa essere donna?” Le due artiste ammettono che questa non sia il genere di domanda a cui bisogna dare una risposta definitiva; il loro pensiero si compone di riflessioni come “JUICE è umido… JUICE è un collage. JUICE è sesso. JUICE è persone. JUICE è immediato.” In altre parole, la loro filosofia si riassume in: “Non pensate. Esperite.”

Il pubblico di JUICE PORN non ha decisamente alternativa.

JUICE PORN: Women Redefine Sexy di Julia Patey su Vimeo.

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