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Musica

Il ruolo della purezza nel rebranding di Miley Cyrus

Miley Cyrus ha deciso che l'hip-hop e l'erba non fanno più per lei, e con "Malibu" ha puntato sul ritorno all'innocenza.

Lo scorso aprile, Nivea ha ricevuto una considerevole e prevedibile quantità di critiche per lo slogan di una sua bizzarra campagna pubblicitaria: "Il bianco è purezza." La pubblicità aveva una donna come protagonista, vestita di bianco, seduta su un letto dalle lenzuola bianche, avvolta da una forte luce bianca. Era un'immagine piuttosto anonima, se non fosse stato per lo slogan da alt-right che la accompagnava. E lo era perché il bianco è un colore prominente nel mondo della pubblicità, date le facile associazioni con concetti come "innocenza" e "pulizia." Ma lo stesso può valere anche per il mondo della musica, come ha dimostrato Miley Cyrus nel suo nuovo video. "Malibu," il suo nuovo singolo, è stato pubblicato la scorsa settimana, ed è il modo in cui Miley si è grattata via il suo controverso passato hip hop nel modo più ovvio e diabolico possibile. Cioè vestendosi completamente di bianco, ballando su una spiaggia e di fronte a una cascatella, rotolandosi nell'erba e cantando di come si è accasata con uno dei fratelli Hemsworth. Sembra tornata ai tempi in cui faceva country. Ha dei codini. Come una modella nella pubblicità di qualche prodotto per la pelle, Miley appare innocente, pura e felice—ma vuota, riprogrammata, quasi lobotomizzata. Per essere chiari, "Malibu" è un pezzo pop impressionante—e non è automatico che un pezzo country che parla del mare lo sia. Ha un potenziale-tormentone molto più alto di quello degli ultimi singoli di Lorde e Katy Perry. È un pezzo orecchiabile, semplice e ben scritto. Una probabile canzone dell'estate, già pronta a essere remixata, pensata per trovare un posto nelle playlist festaiolo-romantiche di mezzo mondo e venire sparata dalle casse di macchine in viaggio. Ma tutto questo non toglie il fatto che sia un prodotto calcolato nei minimi dettagli, un'istanza di controllo dell'immagine paragonabile a quella che comanda la vita pubblica di Taylor Swift. Il testo del pezzo e il video che lo accompagna sono un affascinante retromarcia e il rifiuto di un genere che Miley aveva appropriato in Bangerz, ottenendo un enorme successo commerciale ma anche una sana dose di prese per il culo.

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Screenshot dal video di "Malibu."

Fino a Bangerz, la carriera di Miley Cyrus era stata un continuo susseguirsi di successi. La sua ascesa alla fama le aveva fatto interpretare diversi ruoli: star della televisione, star del cinema, stella del country, stella del pop. Nel 2013 fu il momento di un flirt con l'hip-hop, inevitabile in un certo senso. Improvvisamente la figlia di Billy Ray Cyrus sta collaborando con Future ed è tutto un po' difficile da digerire, anche se "Wrecking Ball" e "We Can't Stop," non deludono e sono perfettamente coerenti con il titolo dell'album che le ospita. Tutto culmina con un'esibizione ai VMA così imbarazzante che raggiunge quasi i livelli della famigerata performance di Britney Spears nel 2007. Miley indossa solo intimo beige e decide di promuovere il suo nuovo album twerkando sul palco e fingendo di masturbarsi con un ditone di polistirolo, mentre Robin Thicke resta in agguato alle sue spalle. L'internet non perdona, e Miley diventa immediatamente uno zimbello. Sempre nel 2013 Miley annuncia la fine del suo fidanzamento con Liam Hemsworth e, mentre le reazioni attorno alla sua immagine "urban" si fanno sempre più negative, entra in una fase musicale solitaria e sperimentale influenzata dall'uso di erba ed MDMA. Nel 2015 si dichiara bisessuale e bypassa la sua etichetta per pubblicare un album gratuito su SoundCloud intitolato Miley Cyrus & Her Dead Petz. Fonda Happy Hippie, una fondazione senza scopo di lucro per difendere i diritti di persone LGBTQ, parla candidamente di sessualità femminile e di temi tipici del femminismo. Ma nel 2016 ricomincia a uscire con Hemsworth e annuncia di essercisi ri-fidanzata—come a chiudere il cerchio attorno al suo periodo ribelle con una relazione stabile e monogama assieme a un bravo ragazzo che fa l'attore. Oggi siamo nel 2017 e Miley dice alla stampa che non fuma più erba e non ascolta più hip-hop.

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Miley Cyrus fotografata da Terry Richardson.

Queste ultime rivelazioni arrivano da una nuova intervista che Miley ha rilasciato a Billboard. Anche le immagini promozionali per "Malibu" e l'album che la conterrà sono significative: Miley porta stivali da cowboy e un piccolo fazzoletto rosso al collo. Leggendo l'articolo, scopriamo che l'hip-hop è troppo misogino per la nuova immagine di Miley—che assomiglia molto alla sua vecchia immagine, quella dei suoi anni da Hannah Montana. L'hip-hop non c'entra niente con la sua canotta bianca, con i suoi shorts di jeans, o con i suoi codini biondi. Ma soprattutto, Miley si tradisce e rivela la sua concezione disinformata e riduttiva del rap dicendo che "contiene troppi 'Lamborghini, ho il mio Rolex, ho una tipa sul cazzo' per i suoi gusti." Il che può anche essere comprensibile, in un certo modo. Ovviamente, l'intervista suggerisce che Miley poteva fare una scelta—che ha deciso di smettere di fare hip-hop perché non era il genere adatto per lei, che il rap non aveva valori simili ai suoi. La realtà è invece un po' diversa, ma la storia del pop è facile da riscrivere quando sei nel gioco da così tanto tempo. Quindi, prendiamoci una pausa e ripetiamoci la verità. Non solo Miley è stata abbastanza ingenua da credere di potersi appropriare dell'hip-hop,ma ha anche avuto la sfacciataggine di ripudiarlo categoricamente quando le cose, come poteva prevedere, hanno smesso di funzionare. Il problema dell'appropriazione culturale dell'hip-hop da parte di Miley non è mai stato semplice né evidente. Si può provare una certa tenerezza per una ragazza cresciuta in una famiglia di musicisti country famosi e scopre l'hip-hop per la prima volta verso la fine della sua adolescenza e se ne innamora. Ma si può anche capire—se non supportare—una Nicki Minaj che decide di prendere la questione di petto e affrontarla direttamente. Ad ogni modo, Miley Cyrus non avrà il minimo problema. "Malibu" ha già decine di milioni di visualizzazioni. La sua fase ribelle è finita, e siamo tornati al punto di partenza. Ci sono persone famose che riescono a orchestrare nuovi inizi dopo aver fatto un passo falso nella loro carriera, e quelle che ci riescono di solito assomigliano molto a Miley Cyrus. Sotto ai cieli azzurri di Malibu, nascondiglio perfetto per i ricchi e famosi così ricchi e così famosi da non poter più vivere a Los Angeles, tutto è possibile. Segui Noisey su Twitter e Facebook.