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L’omicidio di Kevin Fret ha aperto un caso enorme nella scena latin trap

ozuna

Quando un paio di settimane fa abbiamo riportato la notizia dell’omicidio di Kevin Fret, il primo esponente della scena latin trap apertamente gay, abbiamo parlato di un movente non ancora chiaro. La polizia di Puerto Rico segue principalmente due piste: quella dell’omofobia e quella di un regolamento di conti legato a un caso di estorsione. Recentemente, attorno al caso si è sviluppato un gran casino che coinvolge Ozuna, Don Omar e Bad Bunny e fa capire le proporzioni del problema dell’omofobia all’interno della scena latina.

Stando a quanto riporta la rivista Remezcla, esisterebbe un sex tape di Ozuna, registrato quando la superstar del reggaeton aveva soltanto 16 anni. Secondo le dichiarazioni del suo avvocato, il video lo ritrarrebbe da solo, impegnato in “attività sessuale solitaria”, ma esisterebbe anche una versione “modificata” in cui compaiono altri uomini. Il video sarebbe entrato in possesso di Kevin Fret, che lo avrebbe usato per ricattare Ozuna e ottenere 50mila dollari in cambio della promessa di non diffonderlo: questo, secondo Remezcla, sarebbe il caso di estorsione a cui faceva riferimento la polizia puertoricana, il che inserirebbe Ozuna nella lista degli indagati per l’omicidio di Fret, coinvolgimento negato dall’avvocato del cantante.

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In tutto questo, c’è anche chi si immischia nella storia, forse in cerca di pubblicità o forse per genuina voglia di rompere le palle: Don Omar, celebre cantante puertoricano conosciuto per la hit “Danza Kuduro”, ha pensato bene di attaccare Ozuna (che, ricordiamo, nel video aveva 16 anni) per la sua presunta omosessualità, postando su Twitter e Instagram il messaggio: “Pausa pranzo! Qualcuno di voi mangia 🦆? Io no!”. L’emoji dell’anatra fa riferimento all’insulto omofobo “pato”. Successivamente, Don Omar ha postato su Instagram il video di un’anatra che tenta di accoppiarsi con un orsacchiotto di peluche, che è il logo di Ozuna.

Questi exploit hanno causato la reazione del sindaco di San Juan, Carmen Yulín Cruz, che rispondendo al tweet ha scritto “Dobbiamo combattere ancora molto perché chi ha la mente chiusa impari a rispettare la diversità”. Ma anche Bad Bunny si è espresso, twittando: “Ancora omofobia in quest’epoca? Che vergogna, loco”. La faida tra Ozuna e Don Omar è aperta ormai da anni, con i due impegnati a dissarsi pubblicamente su varie piattaforme, ma usare l’omofobia, specialmente se riferita a un video pornografico con minori e oggetto di ricatto, è davvero un colpo basso.

Ciò detto, speriamo che si scopra al più presto il colpevole dell’omicidio di Kevin Fret e che si possa mettere fine a tutta questa storia, magari ballando “Caro” di Bad Bunny, con il suo messaggio di apertura e a favore della diversità.

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