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Come liberarsi di una carcassa di balena enorme, puzzolente e potenzialmente esplosiva?

Non vi sorprenderà, ma liberarsi di decine di quintali di carne in decomposizione è un'impresa tutt'altro che semplice. Ecco qualche soluzione ispirataci dall'ultimo spiaggiamento sull'isola di Terranova.

Una balena morta sulle coste della California nel 2007. (Foto via Flickr/John 'K')

Ok, poniamo di avere per le mani una balena morta. Può essere un problema meno insolito di quel che sembra, dipende da dove vivete. Negli ultimi giorni, ad esempio, si è parlato molto delle carcasse di balenottera azzurra sulle spiagge dell'isola canadese di Terranova.

In caso di spiaggiamento a volte è possibile mantenere idratato il cetaceo e farlo respirare abbastanza a lungo perché lo si possa trascinare nuovamente in mare. Spesso però le balene muoiono per cause naturali o vengono abbattute per porre fine alle loro sofferenze. Quando poi rimangono sulla terra ferma iniziano a decomporsi e a riempirsi di metano rischiando l'esplosione.

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A Trout River e Rocky Harbour la soluzione è arrivata nel fine settimana, dopo che l'Ontario Royal Museum ha comunicato che si sarebbe occupato della rimozione di una o di entrambe le carcasse.

Come dimostrato dagli spiaggiamenti avvenuti in passato, però, non sempre le cose si sistemano così rapidamente. Ed è qui che vi veniamo incontro, indagando su come gestire 60 tonnellate di carne in decomposizione. Perché domani potrebbe capitare a voi.

Potremmo lasciare le carcasse là dove stanno: faranno bene al turismo.

A tutti piacciono i grandi mammiferi marini morti. La titolare di un ristorante di Trout River avrebbe dichiarato al Guardian, "Ora come ora ci sono un sacco di persone che vengono qui per vedere la balena, sarebbe bello poter capire, chiedersi 'Come possiamo sfruttare questa balena per incentivare il turismo?'"

Il problema in questo caso è che ai turisti piace guardare le carcasse di balena, ma non gli piace per niente sentirne l'odore, e se c'è puzza di marcio i tizi che si fanno i #DeadWhaleSelfie poi non andranno di certo in giro ad assaggiare le prelibatezze locali.

Ma non si può fare qualcosa per trarre vantaggio dalla morte delle balene? Tipo venderne dei pezzetti alla gente come souvenir?

No, non si può. Le balenottere azzurre sono a rischio estinzione, il che significa che tagliare un pezzetto delle loro pinne—come ha fatto un coraggioso abitante di Trout River—è reato. Inoltre, prendersi un pezzo di carcassa significa rischiare di contrarre tutta una serie di malattie tipiche di quella specie, per non parlare delle possibilità di cadere dentro la carcassa stando in piedi su una balena in decomposizione.

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E se ci sbarazzassimo di tutta la carne marcia e mettessimo gli scheletri delle balene in un museo? 

Alcune comunità della Terranova ci hanno già provato: il piano—secondo un articolo apparso nel 2010 su CBC News in merito alla struttura costruita a King's Point—consiste nello "sviluppare una rete di padiglioni che ospitino scheletri di balena." Nell'articolo si dice che ci sono voluti quasi dieci anni di lavoro di volontari e 700.000 dollari canadesi (460.000 euro) per separare la carne dalle ossa, anche se il risultato finale "valeva decisamente lo sforzo".

Lo scoglio più grande sembra rappresentato dal puzzo e dal fatto che i volontari di King's Point non fossero pescatori di professione. Come ha spiegato Maurice Budgell, a capo della società per la tutela del patrimonio culturale di King's Point, "Alcuni degli strumenti usati per staccare la carne dalle ossa puzzano ancora di grasso di balena marcio, tutto ciò a dieci anni dalla conclusione dell'operazione."

Allora potremmo buttare le carcasse in una discarica.

Dando per scontato di avere a disposizione un camion abbastanza grande e una gru in grado di sollevare una carcassa di balena, si tratterebbe di un passo avanti. Il problema in questo caso è che la balena potrebbe esplodere in qualsiasi momento—come hanno scoperto a loro spese i taiwanesi nel 2004.

In ogni caso, se volete capire come esplode una balena quando è piena di gas metano vi consiglio questo grande classico del biologo che incide la carcassa (per la scienza!) e viene investito da una poltiglia di sangue e organi. Fate particolarmente attenzione al tizio che scappa terrorizzato a 0.05:

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E se ci facessimo sopra dei graffiti?

Si può fare. In New Jersey ci hanno provato con la carcassa di una piccola balena arenatasi ad Atlantic City. Ma ovviamente i graffiti non risolverebbero il problema.

Non si può farla esplodere? 

Questa soluzione drastica è stata utilizzata in Oregon da un ingegnere di nome Paul Thornton, che nel 1970 era stato incaricato di liberarsi di una carcassa di balena. Il risultato è stata una pioggia di pezzi di grasso di balena—alcuni dei quali grandi come tavolini—sui terrorizzati spettatori. La storia della Balena Esplosiva e della terribile decisione di Thornton si è diffusa in lungo e in largo grazie a uno dei siti più belli di sempre. Il servizio del telegiornale locale sull'incidente è stato visto da milioni di persone, e dovrebbe essere inserito in qualche tipo di hall of fame:

Allora… non possiamo seppellirla? 

In effetti potrebbe essere la soluzione migliore: nel 2012 a New York è stata stata interrata la carcassa di una balenottera comune lunga 18 metri, e quest'anno in Uruguay è stata sepolta quella di un capodoglio di 16 metri. Il fatto che si tratti di una soluzione praticabile non significa che sarà anche la più semplice. Ci vogliono un sacco di gru e di camion. E come si può notare dalle operazioni di sepoltura di una balena condotte nel 2009 a Florence, in Oregon, potrebbe rivelarsi necessario tagliare la carcassa in più pezzi, che è una cosa semplicemente rivoltante:

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