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Questo poliziotto riceverà 38 mila dollari per essere diventato un meme

John Pike spruzzò spray al peperoncino direttamente negli occhi degli studenti che protestavano alla UC Davis. Per il "trauma psicologico" causato dall'essere divenuto un meme e dalle minacce di morte, ora ha diritto a un sonante risarcimento.

Uno dei meme dell’ufficiale John Pike, il pepper spraying cop. (Immagine via)

Ricordate il poliziotto con lo spray al peperoncino? È l'agente del campus californiano dell'Università di Davis che decise di gestire una fila di tranquilli e per niente minacciosi manifestanti di Occupy nel modo più razionale possibile: sparandogli dello spray al peperoncino negli occhi, tranquillo come un giardiniere che spruzza il pesticida sulle aiuole.

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All'inizio la nonchalance con cui l'agente John Pike aveva compiuto quel gesto scatenò una certa indignazione, poi però ci si mise di mezzo l'internet, che trasformò l'agente in un meme finito in qualsiasi immagine mai concepita dalla cultura pop, con il risultato che la faccenda fu presto dimenticata.

La scorsa settimana tuttavia è emerso che gli sono stati corrisposti 38 mila dollari [circa 27 mila euro] di risarcimento per i "danni psicologici" riportati in seguito a quell'episodio del novembre 2011—più dei 30 mila dollari dati a ciascuna delle vittime. Il conto lo dovrà pagare l'università, che gli aveva già versato 70 mila dollari di stipendio di congedo amministrativo.

Ho parlato con Bernie Goldsmith, ex-avvocato di Wall Street e attivista tra gli organizzatori dell’occupazione alla UC Davis il giorno del caso dello spray al peperoncino, per sapere qual è l'opinione dei manifestanti.

Bernie Goldsmith.

VICE: Cosa è successo quel giorno? Come si è arrivati allo spray al peperoncino?
Bernie Goldsmith: Ci siamo accampati a metà giornata, e pensavamo che la polizia sarebbe arrivata verso le tre o le quattro del mattino per arrestare qualcuno e far defluire gli altri. Pensavamo che sarebbe stata una protesta molto tradizionale. Invece c'è stata solo una cattiva gestione, incredibilmente stupida, da parte dell’amministrazione e delle forze di polizia. L’amministrazione [dell'UC Davis] ha deciso che invece di farci sgomberare la notte, com'era più sensato, la polizia avrebbe dovuto cacciarci alle tre del pomeriggio, circondati dagli studenti.

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Cosa che ha irritato un po’ tutti i presenti, suppongo.
"Irritare" è un eufemismo. Ero nel servizio d'ordine quel giorno, dovevo controllare se la polizia si avvicinava al cortile. Con mia grande sorpresa, invece di due o tre agenti pronti a farci una multa e a chiederci di andarcene ho visto arrivare i blindati con poliziotti in tenuta antisommossa. Avevamo posizionato le tende in cerchio al centro di un prato gigante, quindi non stavamo ostruendo nessun passaggio. I manifestanti si sono messi intorno alle tende formando una catena umana. La polizia ha rotto il cerchio, ha ammanettato un paio di persone e ha iniziato a strappar via le tende.

Come hanno reagito gli studenti?
Gli studenti erano tutti attorno, a seguire il cordone di sicurezza formato dalla polizia. Un secondo gruppo di studenti poi si è seduto di fronte all'uscita, mettendo in difficoltà gli agenti che dovevano portar via gli ammanettati. I poliziotti hanno dato uno sguardo a questa gente seduta e hanno semplicemente pensato di spruzzargli negli occhi dello spray urticante.

È stata una decisione immediata? Credo che sia stata proprio la disinvoltura di Pike a farlo diventare un meme così condiviso.
C’è stata una piccola pausa prima che decidessero cosa fare. Pike era l’ufficiale al comando in quel momento, quindi la responsabilità di quel che ha fatto è tutta sua. Se sei il comandante durante uno scontro non vai a spaccare teste, rimani dietro in modo da poter osservare l’azione e dare ordini. Credo fossero venuti per divertirsi un po’. Pensavano di essere di fronte a un manipolo di hippy vegani. In effetti avevano anche chiamato il tutto “Operazione Eco-Friendly”.

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Il video dell'attacco con lo spray alla UC Davis.

Non è finita in modo particolarmente amichevole, giusto?
Sì, gli studenti hanno incominciato ad arrabbiarsi anche se erano tutti strettamente controllati. Non hanno attaccato gli agenti ma hanno cominciato a gridargli contro mentre i compagni venivano spintonati. Alla fine la polizia dell’UC Davis è andata fuori di testa, hanno chiamato i rinforzi e hanno portato in prigione tutta la gente che hanno potuto. Quella sera, con i miei amici appena usciti dal carcere siamo andati in un bar. Eravamo ancora zuppi di spray al peperoncino. E questo è successo tutto in una sola giornata.

Come hai fatto a scoprire del risarcimento dato a Pike?
Ero con un amico, un senzatetto a cui sta davvero molto a cuore il movimento Occupy, e abbiamo controllato il database di Stato nella speranza che comparisse il suo nome. Abbiamo visto che Pike aveva presentato questa domanda. Alla fine ho parlato con Corey Goldman, un reporter che stava fornendo informazioni a noi e a tutto il movimento Occupy, e così l’abbiamo scoperto.

Cosa si pensa alla UC Davis del risarcimento di Pike?
Ci sono tre cose che posso dirti al riguardo. La prima è che ha diritto a quel risarcimento: è il pagamento della sua assicurazione. La seconda, è che il fatto che abbia ottenuto quei soldi è di un’ingiustizia tremenda. La terza è che non solo si è intascato i 38 mila dollari, ma dopo aver commesso quegli atti orrendi e ovviamente inaccettabili ha ottenuto anche otto mesi di congedo amministrativo durante le indagini sulla faccenda, avendo anche modo di mantenere la sua pensione e altri benefici. Dare questi risarcimenti agli agenti equivale a lanciare un chiaro messaggio: “Non importa quello che fai o quali diritti calpesti, fai parte di una grande famiglia e noi ci prendiamo cura dei nostri.” Si sentono ancora di più al di sopra della legge. Quel pomeriggio si sentivano intoccabili, per quello hanno reagito così. Pensavano che le loro azioni non avrebbero avuto alcuna conseguenza, e se ci pensi bene è stato così.

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Che cosa pensi significhi questo risarcimento per il movimento Occupy della UC Davis?
La nostra era una protesta contro le tasse universitarie troppo alte, e se guardiamo ai risultati ci hanno perso tutti. Gli studenti hanno denunciato l’università per non aver tutelato i loro diritti, l’amministrazione alla fine ha speso 200 mila dollari in spese di rappresentanza a causa di questa cosa, gli agenti di polizia si sono guadagnati la loro paga e Pike la sua pensione e i suoi 38 mila dollari. Tutti sono stati pagati con soldi andati sprecati, e in realtà lo scopo della protesta era evitare che l’università buttasse via denaro.

Un altro meme del poliziotto con lo spray. (Foto via)

Che cosa è successo ai manifestanti dopo questo evento? Sei ancora coinvolto in qualche tipo di movimento?
Il movimento Occupy non credo esista più. È stato un momento in cui tutto si era allineato e qualcosa è cambiato. Era una cosa che per definizione non poteva durare, ma i cambiamenti che ha portato sì. Occupy ha creato una rete di attivisti. Ha portato una serie di novità in molte città vicine, e visto che è iniziato tutto in un'università vuol dire che un’intera generazione di studenti universitari ha capito l’importanza dell’attivismo. Il movimento gli ha insegnato che le autorità non hanno sempre ragione e loro hanno portato la lezione in tutta la nazione. Le conseguenze che ha avuto e avrà il movimento Occupy sul paese non possono essere definite chiaramente, ma sicuramente dureranno nel tempo.

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Ti senti dispiaciuto per Pike?
Non auguro niente di male a Pike. Penso che si sia torturato da solo con le proprie azioni. Sono solidale con lui come farei con chiunque altro, ma qualcosa mi impedisce di indignarmi per le reazioni pubbliche che ci sono state verso di lui. Parte della valutazione di un poliziotto si basa sul suo profilo psichiatrico, e si è saputo che quando Pike ha parlato con lo psichiatra si è detto arrabbiato del fatto che tutti gli avessero dato torto. Penso che il fatto che non sia stato in grado di capire realisticamente la ragione del suo torto gli impedirà di star bene psicologicamente, in futuro.

Cosa pensi delle minacce di morte che ha ricevuto?
Sono sicuro che le abbia ricevute, ma le ho ricevute anch'io e non sto ricevendo 38 mila dollari di risarcimento! Penso sia sbagliato e offensivo minacciarlo di morte, anche perché si dà un'impressione sbagliata del movimento, che invece rifiuta la violenza. Non ha molti modi per attirarsi simpatie, quindi non lo biasimo se ingigantisce questa storia delle minacce.

Qualcuno ha pensato di protestare dopo la notizia del risarcimento?
Inizialmente avevo organizzato una protesta durante l'udienza per il risarcimento, ma sia l'avvocato di Pike che l'Università hanno deciso poi di svolgerla a porte chiuse. Non ci saranno proteste. Onestamente è una cosa successa due anni fa, quindi se molti di noi avessero protestato avrebbe voluto dire che eravamo fermi lì. Invece ci stiamo occupando di tante cose più attuali e che stanno cambiando il mondo in questo momento.

Segui Jak su Twitter: @JAK_TH

Altre occasioni in cui la polizia non si è comportata benissimo:

Sono stata stuprata, ma la polizia mi ha accusata di aver inventato tutto

Sono stato picchiato e arrestato dalla polizia antisommossa turca