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Calderoli vuole "inibire temporaneamente" gli impulsi sessuali di TUTTI i richiedenti asilo

Roberto Calderoli è tornato, e vuole imporre la castrazione chimica su base razziale a chiunque passi dall'Italia.
Roberto Calderoli [ZioDave/Flickr]

Ieri, martedì 5 settembre, l'ex ministro della Semplificazione Normativa Roberto Calderoli ha proposto su Facebook la castrazione chimica per tutti i richiedenti asilo.

La proposta del leghista arriva dopo un presunto caso di stupro a Potenza, del quale potrebbe essere responsabile—secondo alcuni media—un migrante di origine africana.

"Un'altra violenza commessa da un immigrato richiedente asilo," scrive Calderoli sul social. "Perché non somministriamo loro farmaci per inibirli sessualmente fino a quando sono sul nostro territorio?"

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Nel post poi specifica che l'iniziativa servirebbe a "inibire temporaneamente i loro impulsi sessuali" attraverso un "trattamento farmacologico limitato solo al periodo di permanenza" in Italia.

E sì, avete letto bene: secondo un ex ministro della Repubblica, TUTTI i richiedenti asilo—e TUTTI i migranti per estensione—sono dei pericolosi predatori sessuali da fermare con la castrazione chimica.

Proposte del genere non sono nuove. Solo tre giorni fa l'attuale leader della Lega Matteo Salvini, dopo le prime notizie sui presunti colpevoli degli stupri di Rimini, aveva spiegato che "se colpevoli, minorenni o no, castrazione chimica e poi a casa loro."

La proposta di Calderoli, invece, si estende su base prettamente razziale, perfino abbinata allo status di richiedente asilo.

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La castrazione chimica è un provvedimento previsto negli ordinamenti di Polonia, Russia e Macedonia, dove è una tra le pene percorribili da infliggere ai condannati per pedofilia.

Nella stragrande maggioranza dei paesi europei che la prevedono, però, se ne fa un uso molto limitato e subordinato al consenso del condannato—si tratta di Francia, Belgio, Svezia, Germania, Finlandia, Germania, Danimarca, Norvegia.

Quindi quando sentirete di nuovo dire a un leghista—per esempio—che "in Europa esiste, solo in Italia i buonisti non lo rendono possibile," sappiate che non è affatto vero.


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Foto di ZioDave via Flickr, rilasciata su licenza Creative Commons