Politică

Ormai è diventato impossibile distinguere il Tg2 da un meme di destra

Il tg ha impacchettato un incredibile servizio che mette su schermo il meme "E ALLORA IL PCI?" Buona visione.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
Schermata 2019-07-12 alle 13
Grab via Tg2.

Negli ultimi giorni ha tenuto banco una notizia di caratura internazionale: la pubblicazione da parte del sito statunitense BuzzFeed—che conferma una precedente inchiesta dell’Espresso—di una registrazione in cui Gianluca Savoini, presidente dell'associazione Lombardia-Russia nonché uno degli uomini più fidati di Salvini, chiede a dei politici russi dei finanziamenti illegali per sostenere economicamente la Lega.

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La registrazione risale allo scorso 18 ottobre e si riferisce ad un incontro all’hotel Metropol di Mosca tra Savoini e imprecisati emissari russi, dove si fanno anche i nomi del vice primo ministro russo Dimitry Kozok e del dirigente di Russia Unita Vladimir Pligin—con cui Salvini si era incontrato il giorno precedente.

Non è ancora chiaro come sia finita la trattativa, ma ormai le prove che ci sia stata sono incontrovertibili. Nel frattempo però Salvini ha detto di non aver mai intascato “un rublo da nessuno,” di essere perseguitato da presunte forze non identificate, e scaricato di fatto il suo amico trentennale tramite la portavoce Iva Garibaldi. Quest'ultima, infatti, ha detto che l'associazione di Savoini “non ha nulla a che fare con la Lega” e che “non ha mai fatto parte di delegazioni ufficiali in missione a Mosca con il ministro” (cosa non propriamente vera).

Subito dopo la pubblicazione degli audio, alcuni senatori del Partito Democratico hanno contestato la scelta della presidente del Senato di non aver ammesso in precedenza tre interrogazioni sui rapporti tra Lega e Russia. Casellati ha risposto che “il Senato non può essere il luogo del dibattito che riguarda pettegolezzi giornalistici.” Poi ha parzialmente ritrattato, anche perché la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta che vede indagato proprio Savoini.

Com'era ovvio, di questa questione e dei suoi strascichi si sta parlando tantissimo—e non solo perché alcune parti della registrazione, come quella di “mandare qualcuno dall’Italia” nei "gulag,” sono piuttosto surreali; ma anche perché sembra che, per cercare di rimediare, la Lega abbia cercato di modificare almeno due volte la norma che vieta donazioni dall’estero ai partiti.

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Ecco: tutti i giornali, telegiornali e talk (italiani ed esteri) stanno affrontato questa questione intricatissima. Poi, in un altro campionato, c’è ovviamente il Tg2—ridotto a una specie di TeleSalvini.

Ricordate il servizio surreale su tutti i capi di stato che nella storia recente hanno imbracciato un’arma per cercare di risanare un post di Luca Morisi (senza citare il suddetto post)? Bene.

Con la questione dei fondi russi è successo più o meno lo stesso. Per trattare l’argomento il tg ha impacchettato un incredibile servizio di oltre 90 secondi, che mette su schermo il meme "E ALLORA IL PCI?" e va ancora più indietro nella storia.

La clip—dopo un precedente pastone di dichiarazioni delle varie forze in parlamento sulla question dei finanziamenti russi—viene introdotta (nell'edizione delle 20.30 dell'11 luglio) così dalla conduttrice: "La presunta vicenda dei fondi russi alla Lega richiama alla memoria anche altri finanziamenti, un commento di Tommaso Ricci."

Ricci ricorda che con il crollo del regime sovietico si “scoprì che il Pci riceveva finanziamenti sovietici” che “passavano spesso per canali commerciali” e che “Stalin approvò per telefono l’acquisto di 20mila tonnellate per finanziare l’Unità” e “così avvenne per ingenti commerci di carboni e di pelle.”

Nell’ultima parte del servizio, poi, si ricorda di come l'oratore greco Demostene se la prendeva coi suoi avversari politici “foraggiati” da “Filippo il Macedone”; e infine, si chiude il tutto con una riflessione allo spettatore: “E la spedizione dei mille non fu forse finanziata dalla massoneria inglese? […] E così dai rubli di Mosca al Pci, il vero problema non era l’averli presi, ma cosa se ne voleva fare [coi soldi].”

Ormai il Tg2 ci ha abituato a standard imbarazzanti di propaganda, ma adesso è diventato anche qualcosa in più: un traspositore di commenti su Facebook e meme di destra che circolano sui social. In questo caso, la frase "E ALLORA IL PCI?".

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