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salute mentale

Com'è uscire con qualcuno quando hai la sindrome di Asperger

"Il kinky mi coinvolge, perché è tutta questione di regole e confini: è porno pensato per noi."
Foto via Flickr

Avere una relazione è complicato. Avere una relazione quando hai un disturbo dello spettro autistico è… peggio.

Infatti, se la mia esperienza sentimentale fosse un curriculum vitae, sarebbe bianco. Nel corso delle interazioni più semplici con una persona che potrebbe interessarmi, il cervello mi va in overload. Per tutelare la mia salute mentale ho recentemente provato l'online dating, con risultati modesti. Cercare di interpretare il significato di piccoli gesti, la vicinanza o l'assenza, gli alti e i bassi di una conversazione—per me è come cercare di decodificare il codice Da Vinci. Anche solo il pensiero di avere un contatto fisico—dio me ne scampi—con la persona che mi piace mi causa un cortocircuito di calcoli sociali sbagliati e ansia strisciante. Non penso di dover aggiungere che spesso non arrivo nemmeno al secondo appuntamento.

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Le mie batoste amorose mi hanno spinto a chiedermi come se la passano i miei colleghi con l'Asperger. Di certo alcuni devono avere più fortuna di me. Quindi ho fatto quello che deve fare un giornalista (immagino): ne ho contattati un po' e li ho interrogati—con risultati a volte sorprendenti.

LANA*, 31 ANNI

VICE: Dove conosci di solito i tuoi partner?
Lana: Ho avuto cinque fidanzati, quattro li ho incontrati nei locali o alle feste. L'alcol è un ottimo lubrificante sociale.

Quanti anni avevi quando hai cominciato a uscire con i ragazzi?
Quando ho avuto il mio primo ragazzo avevo 16 anni. Non uscivamo nel senso classico del termine. Mi terrorizzava il concetto di incontrare qualcuno con la finalità dichiarata di capire se eravamo compatibili. Quindi abbiamo passato un mese a bere birra, ascoltare musica e limonare.

Quanto serie sono state le tue relazioni?
Diciamo che ho passato gran parte della mia vita adulta da fidanzata. Ora ho 31 anni e da quattro sto con una persona.

Come hai fatto a introdurre il discorso autismo con i tuoi fidanzati?
Mi hanno diagnosticato l'appartenenza allo spettro autistico solo mentre già stavo con l'attuale fidanzato, quindi non ho mai dovuto fare coming out prima. A lui ho solo detto che il mio psichiatra (ci andavo per la depressione) voleva farmi valutare per l'autismo—cosa che mi ha scioccato, non me l'aspettavo affatto. Mi ha risposto che non gli cambia niente. Mi ama per quello che sono, e un'etichetta non vuol dire nulla.

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Qual è la cosa più difficile di avere una relazione, per te?
Non capisco i sottintesi. Tutti spesso pensano che stia flirtando, quando in realtà non lo sto facendo. Ho davvero perso il conto delle volte che ho invitato un amico a guardare un film da me, e poi lui si è arrabbiato quando ha capito che intendevo davvero guardare un film, non andare a letto. Avevo molti amici maschi, ma ne ho persi la maggior parte per fraintendimenti di questo tipo.

Ho anche una forte ansia sociale. Non sono mai uscita con qualcuno nel senso classico del termine, sai, bere qualcosa, andare al cinema, cenare. Divento ansiosissima, soprattutto quando non provo niente per la persona che ho davanti, quindi alla fine cancello. Uscire con qualcuno? Un appuntamento vero? Sobria? Non ci riuscirei mai.

Qual è secondo te la cosa migliore di uscire con una persona con l'Asperger? E la peggiore?
La migliore? Sono bravissima con i quiz. La peggiore è che mi ricordo ogni singola conversazione che abbiamo avuto, e la userò contro di te se litighiamo. Seriamente, non penso ci sia qualcosa di specifico: io per esempio ho alcuni dei "superpoteri" degli Asperger, ma nessuno torna utile in una relazione. Perché in una relazione il mio normale approccio "scientifico" non serve a niente. Tra le cose negative c'è per esempio il fatto che sono inflessibile su alcuni punti: non so gestire ospiti inattesi, né che il mio ragazzo sia in ritardo, né che le cose siano in disordine. Sono una persona molto calma, tranquilla e amichevole, mai violenta, ma quando vivevo con il mio ex una volta ho lanciato un portasalviette perché aveva piegato gli asciugamani nel modo sbagliato.

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Ci sono stati in passato motivi di litigio tra te e i tuoi partner, che fossero legati al tuo disturbo?
Sempre cose legate alla mia inflessibilità. Il mio ragazzo è una persona molto spontanea. Non gli piace pianificare, non sa mai che ore sono, e non sempre risponde al telefono. Io ho bisogno di avere tutto pianificato o mi stresso. Ovviamente non è la combinazione migliore. Quando gli dico che ci vediamo alle otto e mezza, io alle otto comincio a essere stressata, a chiedermi se arriverà in tempo. Poi lui mi chiama alle otto e 45 per dirmi che sta per partire. A volte litighiamo…

Come gestisci il sesso e tutta la parte tattile delle relazioni?
Non è un problema. Mi piace il sesso, in passato sono stata piuttosto promiscua. Non ho problemi a dividere sesso e sentimenti. Non ho problemi a fare sesso con una persona che non mi piace, ma è brava a fare sesso. Questo a volte ha confuso i miei partner, si convincevano che stessimo insieme. Una volta si è creata una situazione orribile, un ragazzo con cui andavo a letto mi ha presentato ai suoi amici come la fidanzata, e senza nemmeno rendermene conto io ho risposto, "Ahah, col cazzo," e lui ha pianto tutte le sue lacrime lì in discoteca, e i suoi amici mi hanno odiato, e io me ne sono andata, chiedendomi come si fosse creato quel qui pro quo. Ovviamente non ci siamo mai più rivisti.

In che modo pensi che lo spettro autistico abbia influenzato il tuo modo di intendere l'amore e il sesso?
Sono bisessuale e un po' kinky, ora in una relazione monogama. Penso che la mia condizione mi renda più disponibile nelle avventure sessuali. Dato che so separare sesso e sentimenti, fare sesso è una cosa divertente per me. Farlo con il mio ragazzo è meraviglioso e ha anche un significato profondo. Il sesso con gli altri è divertente e basta. Il kinky mi coinvolge, perché è tutta questione di regole e confini: è porno pensato per noi con l'Asperger. Ho anche un modo di pensare molto razionale e scientifico sul sesso, l'amore e le relazioni—non so se è la mia sindrome o il mio carattere. Perché anche il mio ragazzo, che è neurotipico, è come me. Siamo tutti e due abbastanza nichilisti.

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BRODIE, 19 ANNI

VICE: Che rapporto hai con il sesso?
Brodie: Onestamente, sono asessuale, quindi non mi interessa avere relazioni sessuali. Abbracciarsi va bene anche al di fuori di una relazione, ma i baci solo in una relazione.

Da quanto tempo non senti pulsioni sessuali?
Tantissimo. Quando ho scoperto cos'era il sesso ho deciso che non lo avrei fatto finché non sarei stato sposato. Di recente invece ho deciso che non lo farò mai, neanche dopo il matrimonio. Praticamente voglio rimanere vergine a vita.

Come sarebbe per te la relazione perfetta?
La relazione perfetta? Per me è molto difficile immaginarla. Direi con qualcuno che condivida i miei interessi. La mia partner perfetta è gentile, dolce, innocente, proprio come la ragazza per cui provavo qualcosa l'anno scorso. È l'unica ragazza che ho pensato fosse perfetta per me.

Da cosa capisci che una persona è perfetta per te?
Nello specifico, durante l'anno scolastico che si è appena concluso ho maturato un rapporto con questa ragazza. Mi dicevo, "Non avrò mai una relazione, non proverò mai niente per nessuno," ma poi all'inizio di quest'anno ho cominciato a parlare con questa ragazza. Sono finito per andare a trovarla nella sua stanza, anche più volte, e per provare qualcosa per lei. Mi sembrava perfetta perché era la ragazza più gentile e innocente che avessi mai incontrato. È l'unica cotta che mi sono preso durante tutta l'università.

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Ci sono dei lati negativi nel frequentare una persona con la sindrome di Asperger?
Una delle mie passioni è inscenare scene di film o di cartoni. Credo che per le persone "normali" invece il roleplaying possa essere fastidioso, strano.

ANNA, 21 ANNI

VICE: I tuoi partner sapevano del tuo disturbo?
Anna: Di solito non lo dico se la cosa non è piuttosto seria, aspetto magari qualche mese. Non mi sono mai trovata in una relazione in cui sentivo la necessità impellente di informare l'altra persona. I miei amici e la mia famiglia mi hanno sempre detto che non devo dirlo a meno che non sia necessario alla relazione.

Qual è la cosa più difficile per te nel rapporto con un ragazzo?
Se penso che l'altra persona sia arrabbiata con me continuo a mandare messaggi su messaggi finché non mi risponde—cosa che non fa che peggiorare la situazione. Di solito l'altro risponde dopo un po' e mi dice di smetterla, cosa che mi fa arrabbiare ancora di più, quindi mando altri messaggi. Un circolo vizioso. Quando le persone mi mandano dei segnali ambigui mi spavento. Ho bisogno di segnali diretti, chiari: interessato o non interessato—tutto ciò che è in mezzo non fa per me.

Quali sono i pro e i contro di uscire con una persona con l'Asperger?
La cosa che mi piace veramente di uscire con qualcuno con il mio stesso problema è che non fanno giochini stupidi come aspettare ore prima di rispondere a un messaggio. Le persone con la sindrome di Asperger vanno dritte al punto. Le loro intenzioni sono molto facili da decifrare. La cosa che invece non mi piace è che non riescono a leggere segnali che altre persone sanno leggere. Per esempio, se una persona neurotipica prova a baciarti al primo appuntamento, ti guarda negli occhi e aspetta un segnale da parte tua. Una persona con l'Asperger non fa niente di tutto ciò, e non capisce come l'altra persona vuole si comporti.

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Puoi raccontarmi la tua esperienza con l'online dating? Lo consiglieresti?
No, non lo consiglierei, perché un sacco di ragazzi online non sono seri. Gli piace fare giochetti, e ho notato che le ragazze come me sono vittime più facili. Se parli con una persona online non vedi la sua espressione, non sai come reagisce alle cose che dici. E poi ti paccano tutti. Quasi ogni volta che ho provato a uscire con un ragazzo conosciuto online mi è ha dato buca.

CLAIRE, 27 ANNI

VICE: Quanti anni avevi quando hai cominciato a uscire con i ragazzi?
Claire: Non so bene come rispondere. Al primo appuntamento avevo 19 anni, ma è stato un evento isolato. A 21 anni ho cominciato a volermi trovare un ragazzo, e a 22 ne ho trovato uno con cui sto da allora. In aggiunta a molti altri, dato che sono poliamorista.

Cosa ti ha portato a sposare questo particolare stile di vita?
Sono sempre stata incline al poliamore. Per un po' però l'ho nascosto, pensando che si trattasse di una fantasia adolescenziale. Le persone nello spettro autistico hanno bisogno di regole e confini molto chiari, e per far funzionare una relazione poliamorosa servono regole e chiarezza. Inoltre il fatto che sia difficile mantenere una relazione di questo tipo rende necessaria una comunicazione molto chiara. Devo assicurarmi che ogni mio partner passi con me abbastanza tempo, e non guidando è tutto più difficile. Dato che dipendo dal sussidio di disabilità, trovare uno stile di vita che andasse bene a tutti è stato… be' diciamo che ancora non abbiamo capito bene come organizzarci.

Tutti i tuoi partner sono a conoscenza della tua condizione? Se sì, quando glielo hai detto e che reazione hanno avuto?
Sono molto aperta. Così aperta che al mio ex non l'ho mai detto esplicitamente, e per sei mesi non ne ha saputo niente. Ops. Per quanto riguarda le reazioni, ne ho viste di tutti i tipi, ma la migliore è stata quella di un partner che mi ha detto, "Non mi spaventa," e la peggiore—be', non è stata tanto la reazione alla notizia quanto alle limitazioni [in ambito sessuale] che venivano a corollario della notizia, e l'ha avuta un mio ex.

Qual è la cosa più difficile per te quando frequenti qualcuno?
Convincermi che la persona in questione non mi farà del male. Rischiare di essere presa in giro ogni volta che un partner scopre quanto poco sono indipendente. Ho avuto alcune esperienze spiacevoli. Uno dei miei ex mi ha accusato di essere un'inetta viziata quando ha scoperto tutte le cose che non potevo fare. Mi sono anche sentita dire il classico, "Ma conosco una persona con l'Aspenger che lo fa…" Altri partner si dimenticano che quando sono arrabbiata ci metto più tempo per processare i pensieri. E mi interrompono.

Come gestisci il sesso e l'intimità?
Con la comunicazione e i compromessi. Non voglio andare troppo nei dettagli, ma la cosa principale è che parlo chiaramente con i miei partner. È triste che molte coppie parlino pochissimo di cosa vogliono o non vogliono. Ci sono alcune cose che non faccio. Ho provato a trovare dei modi per superare i miei problemi e riuscire comunque a dare piacere ai miei partner. Li avviso prima che ci sono momenti in cui resto in silenzio, e che insieme dobbiamo superare quel momento. Durante il sesso soffro spesso di mutismo selettivo a causa di tutti gli input sensoriali ed emotivi. Mi succedeva di più quando ero giovane, mentre ora ho imparato a cercare di gestire l'ansia che lo scatena. Ci sono giorni in cui non succede solo durante il sesso, ma anche quando sono stanca o in ansia.

Se dovessi dire qualcosa a un tuo partner attuale o futuro riguardo alla tua condizione, cosa diresti?
Che ne odio gli effetti quanto te, ma faccio del mio meglio.

*I nomi sono stati cambiati.