Secondo il magazine online Mic il rischio è reale: il liquido innocente è già diventato un “simbolo di purezza razziale” per i neo-nazi del web. Ma come è successo?
Il 20 gennaio scorso, giorno dell’investitura di Donald Trump, Shia LaBeouf ha installato una webcam sul muro esterno del Museum of Moving Image di New York. Il progetto artistico, intitolato He Will Not Divide Us, doveva permettere la diffusione di “uno spettacolo di resistenza o di insistenza, di opposizione o di ottimismo” in diretta su internet fino alla prossima elezione presidenziale.
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Come era prevedibile, le cose si sono messe male piuttosto in fretta.
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