Mentre si inizia a fare luce sulle circostanze dell’attacco avvenuto nei pressi del Parlamento britannico a Londra, in cui un individuo ancora non identificato ha scagliato la sua auto contro la folla presente sul ponte Westminster e accoltellato un poliziotto, causando la morte di quattro persone e una quarantina di feriti, dalle profondità di Internet emerge un’informazione agghiacciante diffusa dal sito Gizmodo: i dettagli dell’attacco sarebbero stati postati online su 4chan quasi 24 ore prima dei fatti, sotto forma di un messaggio in codice .
Poco dopo che la notizia dell’attacco si è diffusa in tutto il mondo, gli utenti dell’imageboard hanno iniziato a interrogarsi riguardo alla natura di un messaggio postato il 21 marzo alle 15 (GMT), quasi esattamente 24 ore prima dell’attacco di Londra. La sezione /pol/ (‘politicamente scorretto’), allo stesso modo della sezione /b/ ( “random”) è tristemente nota come il luogo in cui il web dà il peggio di sé. L’utente con l’ID n1SoXPxb — che ha pubblicato solo quel post — identificato come danese (anche se con una VPN si può mascherare facilmente l’origine di tutti i messaggi), ha postato una foto di due pistole accompagnata da un messaggio scritto con Paint che indica la sezione “/pol” e la data “21-03-2017”. L’immagine non è originale, ma ripresa dal post datato 2010 — è stato possibile capirlo grazie al “timestamp,” un marcatore temporale che può rivelare agli altri utenti se un messaggio è nuovo. Accanto alla foto, nella zona riservata al testo, l’utente ha inserito una serie apparentemente senza senso di puntini e trattini. Si tratta in realtà di un messaggio in codice binario.
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La comunità di 4chan, i cui membri sono appassionati di enigmi crittografici, ha decifrato in poco tempo il messaggio, che consiste in “gotohttp: //pastebin.com/zluxdmza”. La pagina di Pastebin, ormai offline dopo essere stata visitata più di 4.000 volte, contiene un codice binario che, una volta tradotto, fornisce le coordinate GPS che mostrano la posizione, vicina al Big Ben, in cui il veicolo del aggressore avrebbe terminato la sua corsa dopo aver mietuto le sue vittime sul ponte di Westminster.
Il giorno in cui il post è andato online, un altro utente olandese, il cui ID è EzD04uON, ha decifrato il codice e chiesto semplicemente “Big Ben?”. La risposta è giunta nel giro di 24 ore nel più macabro dei modi. Contattato da Gizmodo, il proprietario di 4chan, Hiroyuki Nishimura, ha dichiarato che “comprende la situazione” e che il sito è “pronto a collaborare con le forze dell’ordine” nel caso in cui desiderassero risalire all’origine del messaggio.
Si tratta di una di quelle coincidenze che solo la serendipity di internet può rendere possibili, oppure l’attentatore di Londra — il cui atto è stato finalmente definito “terroristico” dalle forze dell’ordine britanniche — ha consapevolmente annunciato il suo attacco su 4chan in un infame gesto fatale? Difficile da dire. Vero è che non c’è alcun rischio di ledere la reputazione dell’imageboard, messa già abbastanza male. “Immondizia del web”, epicentro del Fappenning, ventre materno di Anonymous e dell’alt-right fa già molta fatica a tenersi insieme. Ma se dovesse diventare una Hall of Fame per futuri terroristi in cerca di gloria, il sito libertario, schizofrenico, generatore di meme e incarnazione vivente e necessaria del web, potrebbe vedersela piuttosto brutta.