Il Flexi disc è uno dei formati più inusuali in cui proporre musica. Si tratta di un disco del tutto simile a quello in vinile ma molto più sottile e, appunto, flessibile, ma anche più facile. Non so bene come stiano le cose ora, ma un tempo incidere un flexi era molto più semplice e meno costoso di un normale 7″ o 12″, motivo per cui veniva usato spesso per produrre dischi da allegare a riviste e prodotti vari. Addirittura i Crass lo usavano come burla culturale, infilando loro dischi nelle buste della roba commerciale.
Nonostante tutti i ritorni di fiamma nei confronti dei formati più disparati (VHS comprese), di etichette flexi-only non se ne erano ancora viste, fino all’arrivo di Key lime High, una “label flessibile” in più di un senso, basata a Milano e gestita dalla ex-socia e cofondatrcice di Hundebiss Records Barbara Bertucci, una delle poche persone che in questa città dovete ringraziare se si fanno ancora concerti decenti ogni tanto. I dischi che produce sono generalmente roba luccicante e colorata come uno svarione in IMAX, e contengono musica che viene dal lato più pop, acido e danzereccio di quello che un tempo si chiamava noise. Metalli flessibili e dolci, la gelatina informatica della realtà vissuta su facebook e col linguaggio dei meme. Anche se finora ha fatto uscire solo un paio di 7″ (il veterano Carlos Giffoni e i caramellosi Big Muff), il suono e l’identità della label sono più che chiari e coerenti: figuratevi che l’unico showcase degli artisti usciti su KLH si è svolto su Skype, con chi suonava comodo a casa e il pubblico da un’altra parte, in una specie di versione casereccia e lo-fi di Boiler Room.
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Nonostante tutto, la mixtape che la bionda Barbara ha fatto per noi non contiene neanche un pezzo di musica elettronica ma solo becero punk rock adolescenziale. Secondo lei si tratta comunque di una scelta futurista, ecco come motiva la scelta:
Ho messo del punk rock, di quello che Sk8 e Airwalk, quel punk rock che ascoltavo quando ero molto piccola, ma che non mi ha mai abbandonata perché mi riesce sempre a mettere il sorriso. Ho scelto quei pezzi perché credo che il genere verrà rivalutato e tornerà presto alla ribalta, un po’ com’è stato per il grunge.
Che succeda o meno, voi intanto godetevi la mixtape.
TRACKLIST:
01. Avail – South Bound ’95
02. 7 Seconds -. Young ‘til I Die
03. Strung Out – Bring Out Your Dead
04. Born Against – Half Mast
05. Angry Samoans – Gas Chamber
06. No Use For A Name – Sitting Duck
07. Pennywise – Bro Hymn
08. Gorilla Biscuits – Time Flies
09. The Adolescents – Democracy
10. The Queers – I Hate Everything
11. Propagandhi – Stick The Fucking Flag Up Your Ass
12. Screeching Weasel – My right
13. The Casualties – Punk Rock Love
14. Clorox Girls – The One
15. Oblivians – Sunday You Need Love
16. Bouncing Souls – You’re So Rad
17. Operation Ivy – Bombshell
18. Descendents – Suburban Home
19. The Vandals . Wanna Be Manor
20. Lagwagon – Violins
21. NOFX – Drugs Are Good
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