Mai Mai Mai è arrivato alla fine. No, non preoccupatevi, Toni Cutrone non ha nessun male incurabile e non ha nessuna intenzione di mollare la musica. Si tratta della trilogia di dischi del nostro su Boring Machines, iniziata col suo primo album Theta e proseguita con Delta (saltando così lo spinoff “minerale” Petra, uscito per CorpoC). Il tema della trilogia, se avete ascoltato gli altri due dischi, lo conoscete già: il Mediterraneo, e un interesse a navigarlo esotericamente, come rete di connessioni che porti da un punto all’altro di una mappa interiore, psichedelica, mutante.
Il terzo e ultimo capitolo, intitolato (proseguendo con l’alfabeto greco) Phi, non se ne discosta tematicamente né musicalmente: droni meditativi, bassi elementali, percussioni di materia grezza digitalizzata, uno spirito techno sepolto sotto la sabbia del litorale, frammenti di tradizioni dimenticate e trasportate da un vento nomade… Avremo forse abusato del termine Italian Occult Psychedelia, ma continua a essere la definizione più calzante per un certo tipo di suoni. Il ruolo di Toni e altri è stato però decisamente fondamentale nel portare quello spirito anche in contatto con ambienti che non necessariamente gli appartenevano. Si sente soprattutto in questo nuovo disco, nelle tracce “Magois” e “Lenais”, forse le sue produzioni più spendibili sul dancefloor in assoluto. Non viene comunque meno il legame con il passato occulto, grazie alla presenza di Lino Capra Vaccina, che percuote metalli con la solita maestria in “Akea”.
Ma ascoltate da voi che fate prima, dato che sta tutto qua sotto. Esce oggi in vinile per la cara Boring Machines e a novembre in cassetta per la losangelina Not Not Fun.