A seconda della persona a cui lo chiedi, il Marchese de Sade è l’incarnazione della depravazione umana, un martire del pensiero libero, o qualsiasi cosa nel mezzo. Pasolini ha adattato il suo censuratissimo Le 120 giornate di Sodoma in un film che molti fanno fatica a guardare, e da secoli artisti e psicologi ne fanno materia di studio.
Per Miki Bunge, della casa editrice indipendente Goliath Books, “Il Marchese de Sade era la perversione personificata.” Questo mese Goliath ha pubblicato 101 illustrazioni inedite commissionate nel 1797 dall’aristocratico francese, all’anagrafe Donatien Alphonse François, in un libro che permette di scoprire senza mezzi termini la sua nota immaginazione.
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È difficile stabilire chi abbia effettivamente disegnato le scenette. Alcune delle immagini raccolte nel libro, intitolato Marquis de Sade – 100 Erotic Illustrations, sembrano uscite da un sito porno specializzato in gang bang. Circondati da boiserie, colonne ed archi, squadroni di uomini sprizzanti testosterone e imparruccati si buttano tra le donne. Poi il tutto si fa più kinky, con preti che fanno sesso con suore, due donne che si masturbano alla vista di un incendio, e un’altra appesa al soffitto per i polsi.
Oscenità tali non erano solo inaccettabili, allora, ma erano illegali, quindi non stupisce che le illustrazioni non siano firmate. Quattro anni dopo averle commissionate, de Sade fu messo in carcere da Napoleone per i suoi libri Justine e Juliette. L’autore delle illustrazioni voleva sicuramente evitare una fine simile, cosa che ha reso impossibile identificarne il creatore. “Oggi crediamo che non siano tutte opera dello stesso illustratore,” spiega Bunge. “A quanto ne sappiamo, le abbiamo raccolte tutte qui.”
Le illustrazioni provengono sia dai libri di de Sade pubblicati negli anni Settanta sia dagli originali acquistati dallo stesso Bunge, e l’obiettivo del volume è offrire un nuovo punto di vista sull’eredità del provocatore settecentesco.
Ma qual è la sua eredità? De Sade affascina da secoli artisti e psicologi, ma a guardare le illustrazioni più spinte del libro, la decisione di Napoleone di incarcerarlo non sembra del tutto irragionevole. Anche Bungle non sa bene da dove cominciare. “Le immagini sono molto esplicite, soprattutto per il tempo,” ha detto. Forse la cosa che più fa rabbrividire è che la Goliath abbia dovuto modificare alcune illustrazioni, “soprattutto quelle con bambini,” per renderle accettabili anche per il pubblico del 2018.
Ciononostante, Bunge sostiene che de Sade sia necessario alla nostra cultura. “È chiaro come diverse società si siano relazionate diversamente alla sua opera nel corso dei secoli,” ha detto. Per capirlo, basti sapere che dopo la morte la figura di de Sade era stata nascosta al punto che i suoi stessi discendenti scoprirono le sue opere tramite uno storico che era andato a chiedere loro informazioni.
Nemmeno Bunge si è fatto un’opinione univoca dell’eredità del marchese, che ritiene viva in quell’area grigia tra condanna e compiacenza. “Penso che il Marchese de Sade fosse un ricco viziato che poteva permettersi tutto quello che voleva grazie alla sua posizione. Incluse molestie e stupri. Ovviamente non si può non condannare,” dice. “Ma la possibilità di esprimere liberamente la propria opinione è alla base di qualunque società in cui valga la pena vivere. Quindi, il Marchese de Sade e tutto quello che ha a che fare con contenuti demonizzati è di grande attualità.”
Detto questo, qui sotto trovate una selezione (molto NSFW) di immagini da Marquis de Sade – 100 Erotic Illustrations.
Marquis de Sade – 100 Erotic Illustrations è uscito per Goliath Books.