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Cibo

Bere Vodka on the Rocks è molto strano

Da quando è di moda ordinarla?
Foto credits dell'utente FlickrMichael Nukular.

Qualche notte fa sono venuto a conoscenza di una tendenza piuttosto insolita grazie a un amico barista. I clienti del bar in cui lavora (parliamo del classico posto giusto in cui la classica gente giusta, tipo artisti o professionisti della comunicazione, passa il tempo), avevano iniziato a ordinare un drink decisamente interessante: la Vodka on the Rocks. No, nessuna Vodka soda né tonic. E nemmeno shot di vodka. Proprio Vodka on the Rocks.

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Io e il mio amico ne eravamo turbati e divertiti allo stesso tempo. L'idea di bere Vodka on the Rocks suonava strana, ma non ne capivamo il perché. Di lì a poco, però, ci balenò in testa una nuova domanda. Quanto è davvero strano ordinare Vodka on the Rocks? Qual è il modo migliore per bere la Vodka?

La risposta non sembrava proprio essere on the rocks, cioè con giaccio, sebbene si tratti di un distillato parecchio freddo di per sé. Sia la Tito che la Absolut ci hanno confermato via e-mail che, nonostante i loro spiriti risultino gradevoli al gusto anche immersi nel ghiaccio, il miglior modo per servirli sia rispettivamente con frutta stagionale o con gli agrumi. Nella sua risposta la Absolut ci ha anche consigliato di lasciare la vodka nel freezer e berla poi in forma di shot. "Funziona bene soprattutto in Svezia intorno ai giorni della Festa di Mezza Estate."

Quindi, ricapitolando, le compagnie di vodka non ci fermeranno dal consumare i loro distillati come meglio vogliamo, e una di loro, la Absolut, è ampiamente sostenitrice del Team Shots. Ma come dovrebbe berla un polacco, russo, svedese o ucraino, se volesse consumarla nel modo migliore?

"La vodka va bene per le celebrazioni," esordisce Anna Kovalevska, originaria del sud dell'Ucraina e di casa a Kiev prima di traferirsi negli Stati Uniti sette anni fa. In una e-mail a MUNCHIES ha dichiarato che "non si beve vodka a caso. Non è come la birra o il vino, che puoi sorseggiare mentre cucini o stai guardando una partita. La vodka è fatta per i gruppi di tante persone e per divertirsi."

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Secondo Olga, la vodka deve essere fredda, come menzionato dal Museo della Vodka di Mosca, in Russia (questa è l'unica fonte che ci ha fornito). Stando al museo, infatti, la vodka dovrebbe avere una temperatura fra i 9 e i 10°C.

Anche Kovalevska concorda con Olga e il museo. "Mai bere la vodka quando è calda. È disgustosa." Non appena la vodka è fresca e gli amici sono tutti riuniti, serve uno snack per dare il via alle danze. "Bere vodka a stomaco vuoto è sinonimo di intossicazione immediata. Bisogna almeno aver ingurgitato un piccolo snack prima di iniziare a consumarla," ci ha scritto poi Olga. Cetriolini sottaceto, pomodori marinati, aringhe, bacon, funghi salati, caviale, pane e lardo: ecco chi c'è in prima fila ad aiutarci a non svenire.

Sia Kovalevska che Olga concordano sul fatto che la vodka vada bevuta in shot (sebbene, secondo Olga, ci siano parecchi intenditori buongustai che consigliano sorsi lunghi e lenti), e che i famosi chaser, ossia le bevande bevute per placare gli effetti della vodka, siano da evitare. Invece di bere altro, meglio spezzare i giri di vodka con degli spuntini.

Ogni giro di vodka va consumato immediatamente. Come scrive Kovalevska "mai versarla in anticipo. Va versata subito dopo che qualcuno ha proposto un brindisi o nell'esatto memento in cui si ha voglia berla. Mai tenere il bicchierino da shot in mano per lungo tempo, poi. La vodka va bevuta subito". Secondo Olga i primi tre shot di vodka sono obbligatori per tutti i partecipanti, i restanti sono a discrezione delle singole persone, in base a quanto riescono a reggere.

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Lynnette Marrero, barista del Llama Inn a New York e vincitrice del prestigioso James Beard Award, pensa che la popolarità della Vodka on the Rocks possa interpretarsi come una sorta d'opposizione all'era dei cocktail costosi e complicati.

A tal proposito, Marrero ha rivelato a MUNCHIES che "alcune persone stanno cercando di transitare verso la semplicità." Tradotto per i baristi, questo significa che sebbene ad alcuni clienti piaccia girare per bar e pub, il loro interesse non sempre si proietta verso cocktail complicati. Ed ecco perché poi si ritrovano a ordinare Vodka on the Rocks.

Marrero continua spiegandoci che il ghiaccio aiuta i diversi gusti della vodka a venire allo scoperto, ma che personalmente non raccomanderebbe di berla con così tanto ghiaccio. Lei, al contrario, preferisce abbinare la vodka alle note aspre della frutta o a quelle floreali, più sottili, che si sposano perfettamente al sapore inconfondibile della vodka (che per me è un po' paragonabile a bere il fuoco).

Quindi sì, potrebbe essere ormai diventata una moda. Una moda strana eh, ma comunque una moda. Solo sappiate che, se volete ordinare una Vodka on the Rocks e per caso vi ritrovare vicino qualcuno del settore, potreste guadagnare qualche occhiata storta. E magari ve la meriterete pure.