Come stanno reagendo i media in Russia alla serie 'Chernobyl'

"I produttori penseranno che il pubblico sia fatto di idioti analfabeti che non si pongono domande."
Chernobyl HBO
Sam Troughten e Paul Ritter, nella miniserie di HBO Chernobyl. (Foto: Liam Daniel per HBO/The Hollywood Archive) 

Ormai è abbastanza chiaro a tutti: Chernobyl, la serie tv sul terribile disastro nucleare, offre una critica piuttosto severa dei tentativi di insabbiamento operati all'epoca dalle autorità sovietiche. Mentre milioni di tonnellate di gas radioattivo ricoprono la cittadina di Pripyat, nella serie vediamo funzionari impegnati in tutti i modi a ridurre la portata dei danni e la gravità dell'accaduto, nell'orrore di una burocrazia perlopiù incomprensibile e con conseguenze inimmaginabili.

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Se questo trattamento ha ricevuto molti plausi, c'è però qualcuno che non l'ha presa altrettanto bene—soprattutto in Russia, dove molti media stanno facendo il possibile per distruggerla.

La tattica più comune, tra gli articoli russi di critica a Chernobyl, è rivendicare la piena potestà della storia del disastro, accusando "loro" (leggi: gli americani) di impicciarsi nella "nostra Chernobyl" (le nubi nucleari tossiche, lo ricordiamo, si sono diffuse anche su ampia parte dell'Europa).

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La citazione di Leo Bocharov su Sputnik.

Per dimostrare che la serie non è fedele ai fatti, il sito Sputnik ha pubblicato un articolo intitolato "Chernobyl, la loro serie sulla nostra catastrofe," che include un appello alla memoria collettiva per "non dimenticare il patriottismo russo." A sostegno di questa posizione viene citato Leo Bocharov, un ex-ingegnere che lavorava alla centrale nucleare e che dà voce a una delle critiche più importanti del Cremlino nei confronti della serie: Chernobyl non presenterebbe il vero livello di eroismo delle persone che hanno ripulito l'area e contenuto gli effetti dell'incidente.

Bocharov sostiene infatti che il disastro avrebbe provocato conseguenze ben più gravi, se non fosse stato per il patriottismo. "[La serie] non ha fatto altro che spaventare tutti," ha detto Bocharov a Sputnik. "La verità non è presentata integralmente: sembra che abbiano voluto mostrare solo la paura e il terrore." Un'altra critica molto frequente sui media russi è che la serie si concentri quasi esclusivamente sulle bugie degli ufficiali che stavano cercando di salvare la propria carriera coprendo la realtà della devastazione.

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Liquidatori, ovvero civili reclutati per aiutare nella zona del disastro, criticano la serie 'Chernobyl' di HBO.

Ci sono anche accuse secondo cui la serie avrebbe omesso fatti importanti. Diversi giornalisti russi hanno intervistato i liquidatori di Chernobyl—civili che sono stati reclutati per aiutare a gestire le conseguenze della tragedia e hanno contribuito all'evacuazione dell'area.

Molti di questi hanno detto che HBO si sarebbe semplicemente inventata una serie di scene mai avvenute nella vita reale. Secondo quanto riferito al sito russo Lenta.ru dal liquidatore Gennady Zatsepin della città siberiana di Novosibirsk, entrato nella zona di alienazione nucleare quando aveva 21 anni, la serie sarebbe credibile solo per quelli che non erano lì, perché "presenta una versione vuota di quanto è successo realmente." Zetsepin ammette comunque che la serie ritrae in modo realistico l'atmosfera del tempo. "In generale, non direi che è eccellente," ha detto. "Gli darei 4 [su 10]."

Chernobyl punta il dito contro il regime anche in quanto colpevole di aver ignorato determinati protocolli di sicurezza e costruito i reattori in modo economico. Molti presentatori televisivi e opinionisti hanno risposto alla cosa accusando di contro il governo americano, poiché mandante di un piano per riscrivere la storia. In un articolo su Life.ru intitolato 'Non si ricordano i propri [problemi], ma cercano di rimescolare quelli degli altri: Perché gli americani hanno prodotto Chernobyl,' un giornalista scrive: "È la solita propaganda da manuale del tipo 'stupidi russi che rovinano tutto.'"

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L'agenzia stampa RIA Novosti dice che vale la pena guardare la serie, ma aggiunge che contiene "elementi di propaganda americana."

Il Gazeta Express è d'accordo. "Gli americani hanno confezionato un altro brillante prodotto di propaganda. Hanno girato la serie e, ovviamente, tenuto in considerazione gli interessi degli Stati Uniti," ha scritto Yury Tkachev, nell'articolo "La verità sulla miniserie Chernobyl." "I produttori penseranno che il pubblico sia fatto di idioti analfabeti che non si pongono domande," aggiunge.

La vendetta definitiva sulla serie sarebbe comunque ancora in corso. Stando a diverse notizie, è prevista la realizzazione di un contro-film russo su quanto successo "davvero" a Chernobyl, che attribuirebbe la responsabilità del disastro al governo americano, e in particolare alla CIA. Per quanto si possa operare in un universo parallelo, e non stupisca la reazione russa a un prodotto come Chernobyl, almeno la serie ha avuto il merito di avviare una conversazione sui fatti del 1986—e forse già questo aiuterà a far sì che una tragedia del genere non accada mai più.

Questo articolo è apparso su VICE Romania.