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Dopo il divieto dei cortei a Parigi, gli attivisti hanno cercato una forma alternativa di protesta

Col divieto di manifestazioni indetto nel centro cittadino, alcuni attivisti hanno creato una protesta alternativa a pochi metri dal centro conferenze che sta ospitando le negoziazioni sul clima.
Foto di Lucie Aubourg/VICE News.

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Il grande centro congressi che ospita il summit di Parigi sul clima ha aperto le porte al pubblico due giorni fa. Il giorno prima la conferenza aveva preso il via con una serie di promesse e dichiarazioni per combattere il riscaldamento globale da parte dei leader mondiali.

In quegli stessi giorni era stata indetta quella che era stata definita la più grande marcia mondiale per il clima. La manifestazione però è stata poi cancellata dalle autorità francesi in seguito agli attentati terroristici del 13 novembre scorso, che hanno causato la morte di 130 persone nella capitale francese.

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Olivia Teter e sua figlia Jacqueline Puliati, di 20 anni, sono partite da San Francisco per prendere parte alla marcia sul clima di domenica e per aggiungere le loro voci e "quelli che stanno mettendo pressione ai leader mondiali." Ma come molti altri, sono state allontanate da Place de la République dalla polizia, che blocca l'accesso alla piazza. "Ero molto delusa, non era la giusta risposta," ha detto Teter, un attivista per il clima originaria della Silicon Valley.

Ogni speranza che Teter e sua figlia avevano di unirsi alle proteste vicino al centro congressi è stata però spazzata via dopo che martedì la polizia parigina ha annunciato che le manifestazioni intorno a La Bourget saranno vietate fino al 13 dicembre—due giorni dopo la fine del summit.

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A tre giorni da questa manifestazione, avrebbe dovuto aprire al pubblico anche la cosiddetta Climate Generations: si tratta di un'area poi effettivamente inaugurata lunedì, che a detta degli organizzatori dovrebbe riunire 360 associazioni della società civile francesi e internazionali per contribuire al dibattito diffuso ad animare il centro congressi nel corso delle due settimane di summit.

All'interno di Climate Generations ci sono anche 100 stand che mettono in mostra una serie di iniziative pubbliche e private a favore del clima. I visitatori possono anche guardare uno dei 70 film che verranno proiettati nel corso della conferenza, in collaborazione con il Festival Internazionale dei Film sull'Ambiente (FIFE).

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Ci sono diverse mostre fotografiche tra cui scegliere, compresa un allestimento curato dall'organizzazione benefica Occhio per Occhio, la quale promuove scambi fotografici tra i bambini francesi e quelli provenienti da altri paesi. Descrivendo le immagini di fiumi inquinati e cumuli di rifiuti in fiamme, la coordinatrice Claire Mazard ha spiegato che il gruppo ha cercato di stare alla larga da rappresentazioni "astratte" del cambiamento climatico e che i bambini sono stati spinti a catturare la realtà delle loro vite quotidiane.

Secondo Isabelle Jean, responsabile per le iniziative del WWF, una buona parte di coloro che passeggiano per il centro sono "informati e coscenti" delle problematiche e degli interessi connessi al cambiamento climatico.

I visitatori scrivono su dei fiocchi - appesi a un "albero dei desideri" - quali sono le loro paure legate al climate change. (Lucie Aubour/VICE News)

Presente all'inaugurazione ufficiale di Climate Generations ieri mattina, il ministro dell'ambiente francese Ségolène Royal ha detto a un pubblico composto da ambientalisti, policy makers e visitatori che lo spazio sarebbe stato "loro."

"Volevamo che queste aree fossero vicine al centro dei negoziati, allo scopo di incoraggiare il dialogo," ha dichiarato Royal. "Spero che [questi dibattiti] possano influenzare le sorti delle trattative."

Anche Nicolas Hulot, un ex giornalista francese e Inviato Speciale per la Protezione del Pianeta del presidente François Hollande, era presente al lancio. "È la società civile che si assicura che i politici stiano andando nel verso giusto," ha dichiarato Hulot.

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A mezzogiorno il presidente Hollande si è presentato nell'area Climate Generations seguito da un'orda di giornalisti.

Il presidente si è trattenuto un momento al banchetto dell'Atelier 21, il quale mostrava diverse iniziative, tra cui l'impianto audio "Solar" alimentato dalle pedalate di due biciclette. Camille Boble di Atelier 21 ha detto che lo stand interattivo ha avuto successo tra i visitatori. "La cosa bella di essere qui è che hai una grande visibilità."

Il presidente francese François Hollande in visita presso il Climate Generations area. (Lucie Aubourg/VICE News)

Mentre gli attivisti e i sostenitori della sostenibilità continuano a discutere e a mettere in mostra i propri progetti e iniziative nelle prossime due settimane, i negoziatori mondiali definiranno i dettagli dell'accordo universale per affrontare il cambiamento climatico e per mantenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi celsius.

Ma dato che le due zone sono totalmente isolate una dall'altra, non è chiaro come i visitatori possano influenzare chi sta decidendo sul programma climatico che influenzerà il pianeta per i prossimi 85 anni.

In un angolo del Climate Generations si trova un albero dei desideri. Ai visitatori viene chiesto di scrivere su una striscia di carta quello che temono di perdere a causa del cambiamento climatico, e di legarla con un nastro ai rami dell'albero. Per molti visitatori - tra cui Teter e sua figlia - aggiungere la propria voce all'albero dei desideri sarà l'unica azione possibile per "mettere pressione" ai leader mondiali.

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