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Musica

Quentin40 ci ha raccontato in anteprima '40', il suo primo album

Il primo album di Quentin40 esce tra una settimana, ma potete ingannare l'attesa leggendo quello che lui ha da dire su ogni sua singola traccia.
quentin40
Fotografia di Arianna Canali

Quentin40 aveva in testa qualcosa di più grande di un disco rap. O almeno questa è l'impressione che mi ero fatto quando avevo passato un pomeriggio con lui e il suo beatmaker, il Dr. Cream, nel quartiere di Milano che lo ha accolto quando ha potuto andarsene dalla sua Acilia. Mi parlava della dolce e ritmata "Fahrenheit" come di un "suicidio", ma "non un tentativo di prendere chi ascolta reggaeton", perché "si trattava di andare contro le tendenze." E ancora: "Ad ascoltare solo 'Giovane1' sarei dovuto diventare il cowboy di quartiere che da lì non riesce a uscire, sempre incazzato nero."

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Il suo primo album 40, fuori il 29 marzo, vive di questo contrasto tra rabbia e distensione. "Thoiry" è parte del passato ma il suo impeto riverbera ancora tra le note del disco, imbevute della vaga nostalgia introdotta nella sua opera da "Scusa Ma". Abbiamo potuto ascoltarlo in anteprima e potremo dirvene di più il giorno dell'uscita, ma intanto Quentin ci ha regalato un pensiero per ogni canzone che compone il suo album, così da spiegarvi bene quello che potrete ascoltare tra una settimana.

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La copertina di 40 di Quentin40, fuori il 29 marzo.

"Botti"

È il primo pezzo che abbiamo concepito, quando lo portavamo nelle prime serate da due soldi. Cercavo un brano di impatto che mi raccontasse al meglio: tra le righe ci sono anche riferimenti a fatti divertenti della mia vita, modi di dire e lo slang che utilizzavo coi miei amici. Mi rimanda a più di due anni fa, a quel periodo…

"Giovan8"

Abbiamo cercato di fare una tracklist che risultasse coerente a livello cronologico ed estetico e “Giovan8” è un pezzo più o meno della stessa fase di “Botti”: rap con influenze Old School. Racconto sempre una parte della mia vita, ci sono varie storie parallele e nel ritornello accenno a quella in cui ho fatto un incidente con la macchina nel quartiere dove sono nato.

"Luna Piè (Extended Version)"

Con questo brano si inizia ad avere una prima idea del disco. È un pezzo che abbiamo concepito sul treno, sia la strumentale che il testo (che ho scritto molto velocemente). Stavamo tornano a casa dopo essere stati a Milano, che vedevo per la prima volta. È un pezzo molto dinamico, da club, con la cassa dritta… venivamo da “Thoiry” e volevamo ricollegarci a certe atmosfere. Un’altra versione di “Luna Piè” era già uscita ma questa extended version ha una parte nuova che abbiamo inserito e che, in precedenza, faceva parte proprio di un altro pezzo, inoltre ho rivisto un po’ la strofa.

"Tiki Taka"

Questo è il singolo che ha anticipato l’uscita del disco. È un breakbeat un po’ anni ’90 con un ritornello in cui mi sono lasciato andare e in cui ho giocato con le parole come se fosse un freestyle. È anche uno sfogo su alcune cose che non mi piacciono… mi sono tolto qualche sassolino dalla scarpa.

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Uno screenshot dal video di "Giovan8" di Quentin40, cliccaci sopra per guardarlo su YouTube.

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"666GAP (feat. Fabri FIbra)"

Fabri Fibra aveva scritto due strofe per due pezzi del mio disco ma uno, “Se ne va”, abbiamo deciso di pubblicarlo prima, mentre questo è inedito. Il titolo sta per “666 Giro A Piè”. Si tratta del pezzo più di impatto del disco, con un campionamento del suono di un livello quasi insuperabile dei Pokemon che, quando la gente lo riconosce (l’ho già suonato dal vivo), impazzisce.

"Le darò 1 passà"

Questa traccia fa parte di un filone più malinconico legato alla trap e che abbiamo prodotto prima di trasferirci a Milano. È un pezzo a cui tengo particolarmente perché musicalmente mi piace molto.

"Mamma Mia"

Questo è il primo pezzo in cui ho troncato le parole e, nonostante l’abbiamo concepito più di due anni fa, resta una delle nostre produzioni preferite…

"Scusa Ma"

Questa l’abbiamo concepita nello stesso viaggio in treno in cui abbiamo prodotto “Luna Piè”. Rispetto a “Mamma mia”, si nota il cambiamento di vita che stava avvenendo con il trasferimento a Milano e la possibilità di fare musica a livello professionale; per questo abbiamo messo le due tracce una dopo l’altra. È anche la mia canzone con più streaming, che tra l’altro ho portato ai Wind Music Awards.

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Uno screenshot dal video di "Scusa Ma" di Quentin40, cliccaci sopra per guardarlo su YouTube.

"Piatto di pasta"

Qui parlo del primo periodo a Milano, quando abbiamo iniziato a produrre i brani nuovi. Lo considero una specie di descrizione della mia vita dell’ultimo anno e mezzo.

"Inverno"

Nel testo di “Inverno” c’è un messaggio che passa chiaro con una frase ripetuta: “gli ascolti uccidono i contenuti”. Dopo i pezzi che abbiamo concepito per i club ci piaceva fare un brano più rap, ancora una volta con qualche influenza old school.

"Giovane1"

Questo è uno dei pezzi che mi rappresenta di più sotto molti punti di vista, anche perché è proprio lo stile che volevamo fare e che volevamo portare in giro per l’Italia quando ci siamo messi sotto a produrre musica.

"Fahrenheit"

Questa l’abbiamo realizzata l’estate scorsa qui a Milano, si chiama come il tour che stavamo facendo in quel periodo ed è proprio una traccia estiva, anche se il beat non è che sia proprio catalogabile. Era un periodo in cui stavo prendendo coscienza di cosa volesse dire esibirsi dal vivo e di come volevamo strutturare il live. Dal testo, inoltre, si capisce bene che stiamo a Milano…

"40"

Ho messo “40” alla fine perché è il pezzo che racchiude un po’ tutto il viaggio, e non solo di questo disco, anche del periodo precedente, quando ancora molti non si erano accorti di noi. In qualche modo è dedicato a chi ci ha messo in play già tre anni fa, quando abbiamo iniziato.

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