Meet the Nieratkos – Ecco cos’ho imparato durante le vacanze di Natale


Allora: sto combattendo la depressione in cui sono piombato dopo aver messo in piedi questa pietosa esposizione di luci natalizie. La mia famiglia sembra aver realizzato che ho sbagliato. I Germains, amici di famiglia, sono appena passati  a casa e per tirarmi su il morale hanno lasciato un pupazzo di neve gonfiabile alto 2 metri e un orso gonfiabile di 1 metro e 80. 

Sono appena tornato da Los Angeles e dappertutto sembrava che le luci fossero più grandi e più colorate delle mie (non ho fatto nessuna foto… ero troppo sconvolto). È stato un colpo al cuore. Los Angeles? Hanno le palme, non gli alberi di Natale. Non dovrei lasciarmi superare da degli hippy ossigenati e abbronzati che presto finiranno sotto terra. Non è assolutamente giusto.

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Ma adesso starò bene e l’anno prossimo sarà un anno migliore e non sto solo ripetendo quello che ha detto l’analista. È successo che, dopo aver aiutato il mio vicino, Tony (l’amico con la casa mega-illuminata), a montare quelle luci pazzesche, mi sono dimenticato tutto quello che avevo imparato. Mi ha infuso tutta la sua conoscenza sul mondo delle luci ed mentre mi raccontava tutte queste cose io lo ammiravo così tanto ed ero in venerazione totale per le spiegazioni che mi stava dando e i suoi consigli preziosi, insomma ero così devoto e grato che mi sono dimenticato che stavo prendendo nota di tutto sull’iPhone. Ho trovato quegli appunti solo oggi.

Ecco qui cosa ho imparato:
—I  riflettori ti faranno esplodere la bolletta dell’elettricità. La maggior parte dei soldi spesi e dell’energia usata verrà  da quei riflettori scadenti da 4 euro. Il mio vicino mi ha suggerito un trasformatore da giardino da 200 watt e delle illuminazioni da giardino da 4-50 watt e di usare quelle per aumentare la potenza. Non fanno aumentare le spese, illuminano meglio il prato e in realtà possono essere usate tutto l’anno.

—Il mio errore più grande è stata la potenza delle luci. Se guardate le linee che ho creato attorno al mio prato con le luci bianche noterete che sono piuttosto deboli. Questo perché ho appoggiato dei fili di luci singoli. Quello che dovrò fare l’anno prossimo sarà mettere più fili di luci insieme, in modo da creare una linea luminosa più spessa e più colorata. È come se avessi tracciato una linea con una penna a sfera invece che con una bomboletta spray.

—Ho bisogno della super pistola per luci. Questa tipo di pistola che sembra un’arma spaziale non solo controlla le luci ma salda anche le lucine morte e i fusibili. Nel garage conservo secchi interi pieni di fili di lucine “morte” (non c’è paragone con la quantità di cestini per la spazzatura e i contenitori per conservare gli oggetti che ha il mio vicino). Invece di buttarle via, con questa pistola potrei risolvere qualsiasi problema possibile semplicemente facendole rinvenire.

—Contare le mie luci. Sembra che chiunque sia serio riguardo alle decorazioni natalizie sappia esattamente quante luci ha: 10.000; 20.000; un tipo in tele ne aveva  180.000! Il mio mentore mi aveva chiesto quante luci avevo e io non ho saputo rispondere. “Un po’…non le ho mai contate”.   Mi sono sentito veramente un principiante. In quel momento ho mostrato quanto sono codardo.  Ma l’anno prossimo, lo saprò. Saprò esattamente con cosa avrò a che fare. E fidatevi, sarà la cosa più spettacolare che abbiate mai visto.

—Creare un tema. Le abitazioni con le luci di Natale possono sembrarvi messe a casaccio, ma dietro ogni lampadina c’è una cura e un’attenzione meticolosissima. Quando Tony mi ha presentato ai suoi figli e ai suoi nipoti, ha detto loro che ero il proprietario della casa all’angolo. Hanno chiesto quale era e ho detto, “Sono il signore con le auto d’epoca. Ho la Deville del ’60 e la El Camino del ’72,” poiché è così che le persone del vicinato riconoscono la mia casa. Sembravano tutti confusi e non avevano capito qual era la casa. “La vecchia Cadillac bianca grande…?”. Ho detto ancora. Non avevano ancora capito. Poi Tony è intervenuto, “È il tipo con i bastoncini di zucchero”. “Oh!” Improvvisamente sapevano qual era casa mia. La gente che ama il Natale identifica le case con le luci di Natale, non le macchine d’epoca. “È un bellissimo tema quello con i bastoncini di zucchero,” hanno detto. Li ho ringraziati, mentre realizzavo che… avevo un tema. Quindi, l’anno prossimo aspettatevi più bastoncini di zucchero.

—Per ultimo, devo creare le mie decorazioni personali. Dando un’occhiata al prato di Tony ho visto diverse decorazioni risalenti anche a tanti anni fa, ma c’erano per lo più oggeti fatti a mano. Io sono uno senza pretese, mentre chi tiene alla decorazione della propria casa preferisce le cose fatte su misura. È qualcosa di cui non so nulla e su cui devo imparare. Velocemente. Grazie a Tony ho conosciuto un tipo di nome Dan. Tony venera Dan nello stesso modo in cui io venero Tony, perciò posso solo immaginare com’è la sua casa. Dan è assolutamente fissato con quelle stronzate fai-da-te. Ci stava dicendo di come setaccia i quartieri cercando vecchi computer che la gente butta via. Li raccoglie e ne estrae i chip elettrici interni, poi li monta su una batteria da 12 volt che potenzia le decorazioni meccaniche e mobili, tutte costruite da lui e personalizzate. Mi ha anche consigliato di andare al cimitero delle macchine e comprare i motori dei tergicristalli delle macchine e usare quelli per azionare le mie decorazioni.

Mentre Dan e Tony continuavano la loro conversazione sul voltaggio ho pensato tra me e me, ‘Quindi è così che devo fare, eh? Comincerò a giocare con l’elettricità e mi fulminerò.’

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CHRIS NIERATKO