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Entrate in un misterioso abisso audiovisivo

L'ultima installazione dei Visiophone mescola psicologia umana e caos artificiale.

Immagini per gentile concessione dell'artista

In linea di massima, creare un buco nero in casa non è una cosa molto sicura da fare, ma l’artista Rodrigo Carvalho sembra determinato a vivere sprezzante del pericolo. Into the Void, la nuova installazione di Visiophone—il gruppo di cui fa parte—crea una massa triangolare di ombra circondata da pattern di luce bianca, generati grazie ad un algoritmo. L’oscurità al centro della luce attira lo sguardo, un po’ come il misterioso Abstract Painting di Ad Reinhardt, a sua volta assemblato meticolosamente per non mostrare nessuna consistenza riconoscibile—neanche una pennellata—sulla sua superficie aliena. Allo stesso modo, l’ombra centrale di Into the Void cattura l’attenzione più delle fantasie luminose che la circondano.

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Mentre le ombre di Carvalho intrattengono gli occhi dello spettatore, la colonna sonora atonale di André Sousa ne rapisce le orecchie. Il suo design del suono sembra quasi ignorare la casualità delle visioni generate dai LED, creando, tra ciò che si vede e ciò che si sente, una frattura tanto reale quanto il vuoto formato dall’ombra.

In passato, Carvalho ha provato a incorporare la danza nelle sue installazioni, e a sottrarne completamente la figura umana, ma Into the Void è un miscuglio ben bilanciato di psicologia umana e caos generato artificialmente, che supera i suoi lavori precedenti. Guardate l’installazione in azione nel video qui sotto.

Scoprite altre opere del gruppo Visiophone sul loro sito.