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reportage

Il traffico di cadaveri dei minatori rumeni

Se i corpi dei vostri cari riposano su una miniera d'oro, questa compagnia estrattiva vi pagherà bei soldi perché li spostiate.

I cumuli di terra dove le tombe sono state esumate sono ormai parte del paesaggio a Roșia Montană.

Fin dal 2004, la Roșia Montană Gold Corporation (RMGC) traffica illegalmente cadaveri a Roșia Montană, area montuosa nel cuore—guarda caso—della Transilvania. I cadaveri in questione sono sepolti su una miniera d’oro, su cui la compagnia vuole mettere le mani, così quest’ultima sta comprando i corpi dalle famiglie dei deceduti per spostarli in un altro terreno di sepoltura, pagando le spese dell’intera operazione.

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Sono stata a Roșia Montană otto volte nel corso dell’anno passato per cercare di capire come questa morbosa caccia all’oro stia coinvolgendo l'intera comunità locale, sia sopra, sia sotto terra.

Le riesumazioni sono iniziate nove anni fa, e il primo è stato il defunto marito di Gabriela Szekely, insegnante in pensione. L'ho rintracciata a Cluj-Napoca—città che si trova a un paio d’ore da Roșia Montană, dove si è trasferita dopo che la RMGC ha comprato la sua casa—e l’ho trovata, sola nel suo appartamento, unica abitante del condominio.

“La riesumazione era menzionata nel contratto [di locazione] firmato con la compagnia mineraria,” mi ha raccontato, “ma l’ho notato solo un anno dopo. Gli ho detto che volevo portare mio marito dove vivo il più presto possibile. Loro si sono occupati di tutto e io ero molto contenta. È un'operazione molto costosa—circa diecimila leu (più di 2.300 euro).”

Una parte del denaro è stata reinvestita per una nuova tomba per la signora Szekely e suo marito nel cimitero centrale, il più costoso di Cluj-Napoca. Mi ha detto, “L'hanno scavata così profonda, che ci starò anche io.”

La mappa mostra i siti dove vengono trasferiti i corpi. (Mappa disegnata da Luminita Dejeu)

Dopo la prima esumazione, le dicerie sui “morti che se ne andavano” hanno iniziato a circolare a Roșia Montană. Il desiderio di avere “vicini i propri morti” si è diffuso tra coloro che si erano trasferiti dopo aver venduto le loro case alla compagnia, e il cimitero di Roșia ha subito cominciato a riempirsi di cumuli di terra, man mano che i corpi venivano riesumati e ri-seppelliti nei paraggi delle nuove residenze dei famigliari.

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Le malelingue suggeriscono che la cifra che la compagnia versa per la riesumazione dei defunti dal cimitero di Roșia Montană (circa 2.000 euro) potrebbe avere un ruolo nell’improvvisa necessità delle persone di avere “i loro defunti più vicini”.

Sorin Jurca, proprietario di un piccolo negozio a Roșia, mi ha raccontato: “Mia zia ha fatto riesumare i miei nonni senza dirmelo. È stato uno shock. Mi hanno detto che sono troppo sensibile, e di rilassarmi perché non si sono presi i soldi, anche se non gliel’avevo neanche chiesto.”

Ho iniziato a realizzare quanto la situazione stesse andando oltre ogni limite quando Andrei Gruber, il proprietario dell’ostello di Roșia in cui alloggiavo, mi ha informato di un altro benefit che la RMGC era pronta a offrire alle famiglie dei deceduti. “Per ogni esumato, la compagnia offre una tomba extra,” mi ha raccontato. “È così che convincono gli anziani, perché in questo modo possono smettere di preoccuparsi per il proprio funerale.”

Da un lato, certo, la compagnia permette alle persone di sistemarsi con tombe di valore—che altrimenti dovrebbero pagare da sole. Dall’altro, però, stanno facendo un commercio dei morti—disturbando la pace dei cari di qualcuno per continuare a cercare l’oro. Così facendo, distruggono anche l'ambiente, a discapito di chi ha deciso di non far riesumare i propri morti, e vuole continuare a visitarne in pace le tombe. È irrispettoso, opportunista e soprattutto veramente grottesco.

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Dorel, che esercita la professione di necroforo seppellitore a Roșia Montană dal 1975, mi ha detto, “Una volta una famiglia ha fatto riesumare dieci corpi in una volta sola. Cara mia, il denaro ti rende avido. Tutti dicono che non ne traggono nessun guadagno, e invece sì. Io non sposterei mio padre e mia madre neanche se mi offrissero miliardi.”

Il prete unitariano Arpad Palfi, in piedi accanto alla tomba di Josef Szekely, il cui corpo è stato il primo a essere riesumato dalla RMGC.

Suo padre e sua madre sono salvi nelle loro tombe, ma questo non significa che Dorel non abbia avuto il suo ruolo nelle esumazioni. Una domenica del 2004, il prete unitariano Arpad Palfi l’ha fatto chiamare per “tirare fuori una donna”.

“Se posso seppellire, posso anche riesumare!” mi ha detto Dorel, difendendo la propria decisione. “Ero con la nipote della defunta, con tre monaci e Arpad,” ha continuato. “Ho iniziato a scavare, e, a circa 80 centimetri di profondità, un monaco mi ha detto di fermarmi. Ho rotto la bara a colpi di piccone, l'ho presa per le gambe, l’ho tirata fuori, messa in un sacco e portata via. Era come quando l’avevo seppellita, solo le unghie e i capelli erano cresciuti.”

È stata l’unica riesumazione di Dorel, ma ha assistito a quella che mi è stata raccontata praticamente da ogni abitante dei paraggi—quella di Alexandru Toderas, ex direttore della miniera d’oro di proprietà statale di Roșia Montană. Dorel mi ha dato la sua versione:

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“Suo nipote mi ha chiamato verso le tre del pomeriggio per assistere insieme a lui e sorvegliare la tomba, nel caso i lavoranti cercassero di rubare qualcosa. Era arrivato con una cassa di birra. Abbiamo bevuto mentre gli operai continuavano a scavare. Hanno fatto un buco nella bara ma, dato che il buco era troppo piccolo, hanno tirato fuori il corpo senza testa. Hanno tirato fuori anche la testa, dopo, con un gancio. Erano passati cinque anni dalla sua morte, e il corpo non si era ancora decomposto.”

La riesumazione di Todera, come molte altre di cui la RMGC si è occupata, erano illegali. La Chiesa ortodossa romena ha l’amministrazione dei cimiteri, nel Paese, e secondo le loro regole, “le tombe non possono essere aperte prima di sette anni dalla sepoltura.” Toderas era stato sepolto solamente da cinque anni.

Altre due tombe violate a Roșia Montană.

Nello stesso statuto si dice che, “in base alla tradizione ortodossa, i riesumati saranno ri-seppelliti nello stesso luogo dove erano stati seppelliti originariamente.” Il direttore è finito in un posto completamente diverso, nella città di Baia Mare. Tutti i corpi che la RMGC ha riesumato sono verosimilmente stati riesumati precisamente per essere spostati in altre località.

In base a un altro codice di leggi, quello dell’Amministrazione dei Cimiteri e dei Crematori, è necessaria una motivazione valida—per esempio, un’autopsia—per riesumare un corpo. Legalmente, non si può farlo soltanto per mettere le mani su un tesoro sepolto.

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La compagnia avrebbe dovuto procurarsi anche le autorizzazioni necessarie sia dal responsabile della sanità pubblica della contea di Alba, sia del Pubblico Ministero della città di Câmpeni, per spostare il corpo di Toderas. Le due istituzioni mi hanno contattato per iscritto per dirmi che non solo non hanno mai autorizzato lo spostamento di Alexandru Toderas, ma non hanno nemmeno mai autorizzato nessuna delle esumazioni di Roșia Montană.

Volevo sapere se il prete che assisteva alle riesumazioni sapesse che ciò che stavano facendo era illegale, così sono andata a parlare con il più anziano dei preti di Roșia, Vasile Oprișa. Mi ha confermato ciò che avevo sentito dire su Toderas (“Sì, è vero che il corpo era senza testa… Ho celebrato io la funzione”), e poi anche ciò che sospettavo: “I figli e la moglie sono venuti da me senza preavviso… e io non ho controllato i documenti.”

Il cimitero comunale di Roșia Montană.

Dall’inizio del suo sacerdozio fino al 2004, Oprișa non ha mai riesumato nessuno—non glielo avevano mai chiesto. Però, quando è arrivata la RMGC, le cose sono cambiate. Oprișa non voleva dirmi quante tombe avesse scoperchiato negli ultimi nove anni, o mostrarmi i documenti che autorizzassero queste esumazioni, ma mi ha raccontato delle storie accadute nei primi anni di attività della RMGC.

“C’è stata una volta in cui ho seppellito e riesumato padre e figlio, insieme. Quando ho visto la carne viva penzolare dalle loro costole, ho dovuto correre via a bere un po’ di jinar [un liquore locale]. Un’altra volta, sono venuti dalla contea di Arad per riesumare 12 corpi. Il cantore [un membro della chiesa] mi ha chiesto “Che cosa stanno facendo queste persone? Sono tutti improvvisamente qui, ora che sanno di poterci guadagnare?”

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Ho parlato col superiore di Oprișa, sua Eminenza Andrei Andreicuț, per avere una sua opinione personale sulle esumazioni di Roșia, considerando che la Chiesa ortodossa romena ha dichiarato di essere ufficialmente contraria al progetto della RMGC. Mi ha detto “la Chiesa ha una sua posizione riguardo alle riesumazioni in generale, non solo su quelle che avvengono a Roșia. Le tombe sono luoghi sacri e, in alcune aree i sacerdoti ammettono le riesumazioni, ma solo dopo almeno sette anni dalla sepoltura. Lavano i resti dei corpi con vino, olio sacro e acqua santa, li mettono in bare più piccole e poi li seppelliscono nuovamente, nello stesso posto.”

Il discorso di Andreicuț è stato volutamente evasivo, e, anche se non si è capito se credesse davvero in ciò che diceva oppure no, le esumazioni a Roșia non hanno niente a che vedere con il rituale che sua Eminenza ci ha descritto.

Il furgone delle pompe funebri Prometeu.

Prima che i sacerdoti possano avvicinarsi ai corpi, un furgone delle pompe funebri Prometeu arriva al cimitero. Un uomo, che ha voluto rimanere anonimo, mi ha raccontato: “Quando lo vedi [il furgone] vicino al cimitero, sai che un altro cadavere sta per essere spostato.” Questo perché Prometeu ha firmato un contratto con la RMGC per occuparsi delle esumazioni, del trasporto e della ri-sepoltura di tutti i corpi di Roșia Montană.

Il proprietario della Prometeu, Bodgan Ion, mi ha parlato a una condizione sottintesa, ovvero che lui può solo ribadire i benefici del progetto, senza parlare del numero di esumazioni, né di quelle in programma, né del costo di questa operazione fino a oggi.

“Non ho idea di quanti ne abbiano esumati, finora,” mi ha detto. “Non ne ho le prove. I bar non hanno l’obbligo di sapere, dopo dieci anni, quanti caffè hanno venduto. Capisci?” Io ho capito molto bene, ma gli ho suggerito che c’è una bella differenza tra un cadavere e un caffè. Ho anche buttato lì che la Prometeu opera illegalmente, senza i documenti necessari. “Non siamo responsabili [per le azioni della compagnia],” ha risposto, come mi aspettavo. “La compagnia organizza le esumazioni, noi scaviamo soltanto. La responsabilità è loro.”

Non sono riuscita a sapere il numero esatto delle tombe esumate né dai sacerdoti né dalle pompe funebri né dalla RMGC, così sono andata dal sindaco di Roșia Montană, il signor Eugen Furdui. Nel giro di un quarto d'ora mi ha ripetuto per tre volte che non erano affari suoi perché “i vivi sono vivi, e i morti sono morti.” Nemmeno lui conosceva il numero dei corpi riesumati, ma era sicuro che—nonostante le numerose leggi evidentemente infrante—fosse tutto legale.

Le esumazioni sono cominciate perché la RMGC potesse avere accesso all’oro di Roșia Montană. Nei nove anni trascorsi, questa vicissitudine è diventata testimonianza di come le persone siano pronte a vendere i corpi dei propri cari in cambio di facili guadagni. La Chiesa si dichiara incapace di intervenire, le autorità ignorano completamente questo fenomeno, la gente si è abituata e la compagnia continua a pagare persone per svuotare i cimiteri.

Nel 2011, la prima volta che sono andata a Roșia Montană, ho scoperto una cittadina i cui abitanti sono obbligati a scrivere “Questa proprietà non è in vendita” davanti alle loro case, dato che è l'unico modo per evitare che la compagnia bussi alle loro porte. Forse la prossima volta che ci tornerò troverò cimiteri pieni di monumenti con su scritto “Questa tomba non è in vendita.” Considerate le testimonianze che ho raccolto, sembra che—citando il sindaco—una volta che i morti sono morti diventano solo altra merce da vendere e di cui poi dimenticarsi.