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Música

L'ultimo video di Robin Thicke è una stronzata sessista

E se non vi è abbastanza chiaro guardandolo, vi spieghiamo perché.

Mi spiace perché probabilmente l'avrete già visto e ora, per la seconda volta in una settimana, vi costringerò a vomitare sulla vostra scrivania al lavoro o sarete troppo eccitati per alzarvi e scappare se partisse l'allarme antincendio. Ma c’è un’ottima ragione per riguardare la versione "EXPLICIT" del video di Robin Thicke, ormai stabilmente in prima posizione in quasi tutte le classifiche del mondo, e questa ragione riguarda il futuro benessere dell’intero pianeta. O, vedetela come volete, il benessere di metà della popolazione globale, perché questo video è davvero, davvero, davvero sessista. Davvero.

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Lo so che non vi sto aprendo gli occhi all'improvviso. Che il video sia offensivo per il sesso femminile dovrebbe essere chiaro a chiunque abbia incontrato una donna almeno una volta in vita sua, perché il femminismo è incentrato sull’uguaglianza, e starsene a guardare delle ragazze nude che ballano goffamente intorno a maschi allupati completamente vestiti mentre questi cantano “do it like it hurt" rende evidente a tutti la situazione di imbarazzante squilibrio. Pensatela come un’equazione: se X ha <1 vestiti, e Y ha >5 vestiti, Y è un verme disgustoso e dovrebbe marcire in carcere per questo schifo amorale e indecente.

Ma la cosa peggiore è che Thicke e la sua banda di larve probabilmente hanno creduto di fare qualcosa di davvero fantastico per i diritti delle donne, perché la loro canzone parla di emancipare le “brave ragazze” dalle costrizioni patriarcali. "Okay, now he was close, tried to domesticate you / Just let me liberate you." [“Ok, lui si avvicina, cerca di addomesticarti / Lascia che ti liberi.”]  Carino, no? Fa così uomo protettivo. Grazie Robin! Evidentemente la tua canzone numero uno in classifica libererà le donne da quelle relazioni prepotenti che, aspetta, no, scusa, mi sono distratta per… perché sono… Cosa fai con quel… Perché lei non ha addosso… oh. *tut tut tut tut*.

Non sto perdendo il senno e diventando una di quelle donne che si indignano senza motivo, davvero, ma questo è assurdo, e se non facciamo qualcosa saremo risucchiati nel vuoto, e poi intrappolati in un enorme canyon infuocato pieno di stronzi misogini. Davvero volete passare ciò che resta delle vostre vite a starvene intrappolate con uomini che pensano sia giusto scoreggiare e ruttare in pubblico, o indossare la stessa maglietta per tre giorni di fila?

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Ho compilato una lista dei motivi per cui dovremmo tutti vergognarci profondamente del fatto che il video di Thicke sia arrivato in cima alle classifiche, o anche solo fuori dalla sala di registrazione. Thicke e il regista del video, Diane Martel, leggeranno questo mio resoconto, riconosceranno tutti i modi in cui hanno metaforicamente bruciato ogni singola copia di ogni rivista femminista della storia, e porgeranno le loro scuse. Purtroppo questo è fortemente improbabile, almeno quanto è improbabile che quest’uomo trovi il tempo di comprendere le differenze tra l’emancipazione e lo sfruttamento delle donne. Scommettiamo che in questo momento ha in tasca uno dei perizomi color carne indossati dalle modelle nel video? Massimo disagio.

ROBIN THICKE SEMBRA UN ALLUPATO

Non sto dicendo che sia effettivamente un allupato predatore sessuale, come se passasse le sue giornate a seguire donne nel reparto dell’intimo dei supermercanti con le mani in tasca. Ma c’è qualcosa di così terribilmente compiaciuto in quel suo sorrisetto demoniaco e in quella camminata da post-sbornia. In qualche modo, è socialmente ammesso girare per le discoteche profondendosi in alzate di sopracciglio alla Justin Timberlake in “Senorita”, ma pedinare silenziosamente modelle nude, con indosso occhiali da sole e completo, con quella faccia tra l’attonito e l’arrapato riservata esclusivamente ai pervertiti ti fa sembrare un verme sessuomane.

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PERCHÉ LE SPAZZOLANO I CAPELLI? 

E questo cosa sarebbe, TI? Forse è un modo velato per riappropriarsi di una sorta di intimità? Un riferimento a relazioni incestuose tra padre e figlia? Una infantilizzazione di una modella dai chiarissimi attributi sessuali? Ah, e che ne diresti di un riferimento alla cura per il proprio animaletto domestico, perché, certo, "you're an animal"? Forse, non so, forse TI ha intenzione di farti anche il bagnetto, Emily Ratajkowski. Ma solo se fai la"brava bambina". ;)

Mi spiace, ma questa immagine mi fa solo pensare a TI che fa sesso con un animale.

CAVIGLIE NUDE, DAVVERO?

Unico elemento di nudità maschile nell'intero video, questo fotogramma riesce a far sembrare tutto il resto 100 volte più sinistro. Non c'è modo di mettere scarpe evidentemente eleganti senza calzini; perché questo causa nello spettatore un pervasivo disagio, facendogli venire in mente le potenziali vesciche, la puzza, l'umidiccio. In cima alla lista di tratti indesiderabili del masochista senza calze, già di per sé indesiderabile, c'è l'aria da studentello impunito che non si è vestito come si deve la mattina. Probabilmente perché era troppo occupato a pensare alle modelle nude a cui avrebbe pagato fior di soldi perché stessero con lui più tardi nel corso della giornata e a pensare se questo lo avrebbe fatto sembrare o meno un po' perverso. (Sì.)

ASSOLUTA ASSENZA DI SENSO ESTETICO

C’è una sola cosa più snervante di quel compiaciuto imbecille che se ne va in giro tronfio per tutto il video, sbavando dietro a donne mostrate al pubblico come fossero sexy-robot giapponesi. La grafica. È di gran lunga il peggior video che abbia visto da quando la povera Victoria Beckham ha dovuto sopportare questo. Uno sfondo color vomito, hashtag disperati (Mi seguirete? Certo che sì) e tonnellate di palloncini che paiono rubati da una festa dell'oratorio.

Ora siamo in qualche modo arrivati alla conclusione senza parlare della pazzesca iniezione gestita da Robin (un vaccino MPR?), degli animali impagliati, dei giocattoli giganti, delle enormi scarpe da scolaretta e le interminabili facce stupite—il che trasforma il set in un asilo nido. (A parte per la scritta “ROBIN THICKE HA IL CAZZO GROSSO” in lettere maiuscole, composta con enormi palloncini. Che lo rende, diciamo, non proprio il tipo di asilo nido dove lascerei mio figlio.) È un capolavoro di idiozia, e il livello di stupidità e arroganza necessario per creare un video così banale, offensivo e privo di fantasia è impressionante. Ma forse, non è per niente impressionante, a dire il vero. È uno schifo sessista completamente insipido travestito da birichinata, ed è veramente inquietante. Mettetevi dei cazzo di calzini, dai.