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Come Quando Fuori Povia

Un'intervista fiume al renegade delle cause doppiamente perse.

Come direbbe Povia, "Se non si vive per il Piacere, allora qual è il piacere di Vivere." E a noi fa piacere che il suo ufficio stampa ci abbia mandato questa foto.

L'Italia è un Paese in cui una sentenza che inizia con L'Italia è un Paese, solitamente, non è che poi parla di geografia, ma di luoghi comuni, sottoinsieme geografico che riguarda la geografia intellettuale di un Paese in cui i membri dell'industria culturale utilizzano all'incirca il 90 percento delle proprie energie cerebrali per autodescriversi. Soprattutto, queste energie vengono usate per giri di parole inutili come quello che ho appena fatto e che vi riporterà come in un movimentatissimo gioco di società direttamente, di nuovo, al via.

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L'Italia è un Paese in cui i membri dell'industria culturale sono autorizzati ad avere un sottoinsieme altrimenti detto "cantautori impegnati", che hanno un sotto-sottoinsieme "cantautori ribelli", incarnato in alcune figure che nel 90 percento dei casi hanno / hanno avuto / hanno ancora solo in parte i capelli lunghi. Dal momento che la superficie della corteccia cerebrale coperta in tal modo dai capelli lunghi genera molto spesso automaticamente una speciale tipologia di sentenze chiamate, immaginatevi, luoghi comuni, concludo il giro dicendo che in questo Paese autorizziamo ancora una manciata di quarantenni con i capelli lunghi ad essere considerati le "voci fuori campo" dell'industria culturale (musicale) italiana. Fortunatamente c'è un caso in particolare che dovrebbe risvegliare le coscienze sull'aberrante verità. Non sono io, anche se ho i capelli lunghi, ma forse sono anche donna quindi questa cosa mi giustifica (grazie ministro Carfagna). Sto parlando del renegade delle cause perse-perse con la doppia negazione quindi vinte. Di lui. The one and only Povia.

Ultimamente la gestione di Povia della sua marketing-persona e dei messaggi socioculturali che passano attraverso le sue canzoni mi è sembrata abbastanza fuori controllo. Partendo dalle affermazioni sulle famiglie omosessuali, tema che Povia tocca da tempo (gira voce che abbia prestato la propria immagine come strumento definitivo per la riconversione dei finocchi in via di guarigione), fino ad arrivare a quelle sul ministro Kyenge, ancora, o, negli ultimi tempi, a paragoni sillogistici tra lui e Jim Morrison o i Beatles, mi è parso che stesse lievemente sparando la grossona. Quindi ho pensato di intervistarlo, per farmi spiegare un po' delle motivazioni per cui scrive o dichiara certe cose. Dopo 45 minuti di dialogo sono ancora più confusa di prima.

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VICE: Ciao Giuseppe, come stai?
Povia: Bene, grazie.

Senti, come avrai notato la tua pagina Facebook genera abbastanza polveroni ultimamente. Sei tu ad occupartene in prima persona o hai qualcuno che ti gestisce la comunicazione?
No no, sono io. Mi piace tenere la mia pagina, altrimenti mi annoio, e non mi piace parlare solo di musica.


Tranne dove diversamente indicato, le immagini provengono dalla pagina Facebook di Giuseppe Povia

Infatti per esempio l'altro giorno hai pubblicato una vignetta con i Beatles che è stata oggetto di molti commenti. Non l'hai creata tu?
No no, me l'hanno segnalata, lo avranno fatto apposta per prendermi per il culo, ma io l'ho capito sai, però l'ho pubblicata lo stesso. Non è che mi fregano. So che c'è un gruppo di persone che opera per rompermi le palle, ma alla fine se leggi bene il post anche io ho preso in giro chi l'ha fatto.

Infatti per esempio nel paragone tra i Beatles e te la prima distinzione è che loro non sono italiani, è possibile che volessero accentuare la campagna pro-italiani che stai portando avanti ultimamente…
Be' sì, l'Italia è un po' di tutti, tranne che degli italiani. Ho scritto questa canzone "Siamo Italiani", che ha generato un po' di fraintendimenti, come pure quella domanda che mi aveva fatto un ragazzo, mi aveva chiesto che ne penso del ministro Kyenge e io gli ho risposto che per me vengono prima gli italiani, lei non è italiana di origine. Questo lo direbbe anche un marocchino per il Marocco, un australiano per l'Australia… L'Italia dovrebbe essere in mano ad italiani e basta. È come se in Belgio facessero gestire l'integrazione a un italiano con la nazionalità in Belgio: è chiaro che se arrivano un italiano, un senegalese e un belga lui fa passare avanti l'italiano.

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Mah, nel caso del Ministro ti posso dire che non sono d'accordo con te, dato che credo nella meritocrazia più che nella provenienza, cioè credo che anziché criticare un Ministro solo per la sua origine, senza basarsi sulla sua attività, sarebbero da criticare politici nati in Italia che hanno dimostrato di non essere in grado di svolgere il proprio ruolo. No?
Ma infatti io non ce l'ho con lei, ce l'ho con quelli che l'hanno messa lì. Alla fine è laureata in Medicina, potevano farla Ministro della Sanità, non capisco perché l'hanno messa all'Integrazione.

Forse perché se n'è occupata per tanti anni, indipendentemente dal suo titolo di studio.
Ma sì, potevano anche farla Presidente del Consiglio a questo punto. Però capisci che la mossa di per sé è sporca.

Perché?
Perché metti apposta all'Integrazione una persona che non è di origine italiana. Cioè io mi chiedo perché proprio all'Integrazione, dato che per fare la mossa di facciata e vantarsi di avere un Ministro nero bastava che la mettessero a un altro ministero. Oltretutto lei sta portando avanti politiche che non condivido, come quella dello Ius Soli, per cui un bambino che nasce in Italia diventa automaticamente italiano, chiaro che poi vengono tutti a partorire in Italia. Io non sono d'accordo.

Ma tu credi seriamente nel fatto che i non italiani rubino lavoro agli italiani?
No, la cosa è più profonda: c'è un'élite di persone che sta cercando di comandare il mondo e di portarlo alla distruzione. Gli italiani semplicemente non accettano certe condizioni di lavoro, non è che non vogliono fare certi lavori. Se lo stipendio minimo di un lavapiatti fosse di 1300 euro ci sarebbe la fila di italiani fuori dai ristoranti. Invece siccome gli stranieri sono disposti a lavorare per condizioni molto più scomode, il Governo deve ripiegare sullo sfruttamento degli extracomunitari. Ecco perché per portare avanti l'Italia deve far entrare delle persone da fuori, perché gli italiani non accettano più certe condizioni. Non sono gli extracomunitari che tolgono lavoro agli italiani, è il Governo.

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Ma i flussi migratori ci sono in qualsiasi Paese del mondo. Tu hai un esempio di qualche Paese con tendenze autarchiche che secondo te funziona meglio dell'Italia?
Be' io ti posso parlare di economia: l'economia più forte del mondo in questo momento ce l'ha il Giappone. Uno Stato a moneta sovrana non potrà mai fallire. Poi ci sono gli Stati Uniti, poi la Russia, anche noi guarda che fino agli anni Ottanta-Novanta eravamo tra le grandi potenze mondiali, anche perché avevamo la Lira. Poi ci siamo consegnati nelle mani dell'Euro e il Governo, dato che ha un debito, fa entrare gli extracomunitari perché li paga di meno.

Questo problema quindi è nato con l'ingresso nell'Euro.
Eh, direi.

Senti, tu sostieni di essere apolitico, super partes, ecc. Però determinati argomenti che affronti sono, come dire, assimilabili ad alcuni partiti di estrema destra. 
Sì, al fascismo?

O a una forma di neo-fascismo. E tu non è che fai molto per negarlo, ho visto sulla tua pagina Facebook che hai pubblicato una foto in cui alcuni ragazzi a un tuo concerto reggono un cartellone con scritto "Fieramente Italiani" con la F e la N evidenziate…
Forza Nuova?

Eh. Tu credi che pubblicare una foto di questo genere non ti denoti politicamente?
Certo, la gente mi può schierare da una parte o dall'altra. Quando ho cantato "La Verità" che è un pezzo su Eluana Englaro in cui davo ragione al padre ero di sinistra, poi ho cantato "Luca Era Gay" ed ero di destra, poi "I Bambini Fanno Oh" ero di nuovo di sinistra, "Vorrei Avere Il Becco" di destra, e così via. Canto contro i banchieri, negli anni Ottanta-Novanta ero di sinistra, ora sono di destra perché la sinistra appoggia i banchieri. Questo per dire che se uno viene a un mio concerto e scrive "Fieramente Italiani" io leggo "Fieramente Italiani", nient'altro. E anche io sono fieramente italiano. Cioè, io guardo la luna, non guardo il dito. Guardo il messaggio, non il messaggero. Se arrivano i "Gombagni", quelli con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra, portano una bandiera con scritto "Viva la libertà", a me piace la bandiera e la pubblico. Poi magari erano Gombagni quindi viene fuori una collocazione politica. Io guardo i messaggi, non li porto. Cioè io se sono per il ritorno alla moneta sovrana è perché noi ora siamo nei PIIGS, tu sai cosa sono i PIIGS?

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Cosa sono?

Sono i Paesi europei a rischio di tracollo economico.
Ecco, sono i maiali d'Europa, che sono Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna. La Grecia l'abbiamo già persa, piano piano, ci entreremo anche noi nel baratro.

Sì, questo dell'economia e della moneta unica è un discorso molto complicato. L'unica cosa è che non capisco quando poi traduci queste problematiche internazionali in problematiche di priorità di diritti ai gay o agli extracomunitari. Sono due discorsi che non c'entrano una mazza. Cioè non capisco come fai a ritenere che omosessuali e stranieri siano in contrasto con la categoria "italiani".
Come fai a non capirlo? Cioè la Boldrini parla solo di gay e di immigrati, si parla per un mese di Calderoli che ha fatto una battuta sulla Kyenge, si parla per un mese e mezzo solo di Berlusconi che è andato con la Ruby, quando in realtà anche Woody Allen è andato con la sua figlia adottiva, o Pasolini faceva abuso di minori. Ma quando lo fa Berlusconi bisogna condannarlo. Cioè, Prodi ci ha buttato nell'Euro nel '92 e per fare questa mossa chissà quanti soldi ha preso, e non lo dice nessuno. Travaglio è il miglior giornalista italiano ma di economia non ci capisce un cazzo, mentre Barnard che è il miglior economista del mondo non se lo caga nessuno. Qui a Firenze ci sono persone che dormono nei camper, ci sono un sacco di italiani senza lavoro.

Chiaro, però questo non è riconducibile a un privilegio che si dà ad omosessuali o stranieri. Non puoi mettermi tutto insieme, anche il tipo di comunicazione che hai nei tuoi social network, certi slogan che utilizzi, hanno una tendenza semplificatrice. Poi è automatico che generi fraintendimento.
Be' ovvio che in una vignetta si debba fraintendere, sennò non crea una discussione. Però se tanto mi dà tanto, convieni con me, si parla soltanto di questi argomenti in questo momento. Mentre ce ne sono altri che sono prioritari, come la famiglia, la sanità, la ricerca, i problemi economici, io sono un cane sciolto, dico quello che penso. Gli argomenti sui gay che stanno in primo piano potrebbero benissimo passare in secondo piano, anche l'argomento immigrati. Io se vado in ospedale e vedo i bambini morire di tumore quando so che invece la ricerca se fosse ben sovvenzionata potrebbe salvarli mi incazzo, cioè mi chiedo perché si continua a parlare solo di gay pride. Io sono a favore dei gay, anche "Luca Era Gay" è una canzone a favore dei gay, quelli che mi hanno fatto odiare sono le associazioni che li difendono, perché li fanno sentire emarginati, strani, li fanno sentire una categoria, mentre i gay che conosco io sono delle persone serie, non vanno ai gay pride con il culo di fuori sui carri, perché si ghettizzano da soli.

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Non ho capito perché dici che la tua canzone era pro-gay. 
Perché dimostra che se uno vuole cambiare, se non sta bene in una condizione, può farlo. Se io avessi cantato "Luca è ancora gay e non sta più con lei / Luca dice sono come sono / E stanotte io mi faccio un uomo" tutti mi avrebbero detto "Grande! Numero uno! Pugno chiuso, gombagno! Tu lavori io magno!", invece siccome ho cantato una cosa in contrasto, cioè che Luca era gay, che dimostra comunque che se una persona non sta bene in una condizione può cambiare, mi hanno dato del fascista, razzista, contrario ai gay. Ma non è scientifico che un gay resterà sempre un gay, si può cambiare, lo dicono anche le associazioni gay.

Ma sì, però questo è un discorso a parte da quello dei diritti che dovrebbero essere estesi a tutti. Cioè ogni tanto ti ho sentito fare discorsi in cui sostenevi fosse più sano che un bambino rimanesse in una casa-famiglia piuttosto che essere adottato da una coppia gay. 
Per me è così, invece nel Nuovo Ordine Mondiale passano altri messaggi. La pedagogia, la scienza dell'educazione dicono certe cose in modo molto chiaro: i bambini devono avere due figure genitoriali ben distinte, una madre e un padre. Alla fine una casa-famiglia è piena di persone preparate. I bambini che non hanno una mamma e un papà è giusto che vengano affidati a una casa-famiglia e poi, nel caso, ai milioni di coppie eterosessuali che non possono avere figli.

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Ma secondo quale criterio la coppia eterosessuale è più adatta?
Cioè tu, metti che hai un figlio e stai per morire, d'istinto, a chi lo affidi? A una coppia etero o a una gay? Perché, dato che tu pensi che siano entrambe sane, diciamo che sono tutte e due sane. Ecco, d'istinto a chi lo affideresti?

Ma che domanda è? Dipende da tremila fattori questa cosa. 
No, vai d'istinto, entrambe le coppie sono sane, in grado di dargli amore e tutto quanto.

Dipende da come li trovo intellettualmente e moralmente. Il punto è che tu dai un'accezione morale già alla sessualità, però io no.
Devi decidere!

Ok, allora io lo butto dentro a una coppia lesbica.
[Ride] Ok va bene. Chiaro.

Ma scusa, se tua figlia tra un po' manifestasse tendenze omosessuali ti riterresti un padre fallito?
Mi farei sicuramente delle domande.

Cioè, penseresti che hai sbagliato qualcosa.
Ognuno di noi è la somma delle persone che ha conosciuto nella vita, degli eventi, dei film, delle cose che ha conosciuto. Dal momento che nessuna scienza prova che si nasce gay o interisti o scienziati o comunisti, a parte il colore dei capelli, degli occhi e della pelle. Non è che mi chiederei dove ho sbagliato io, mi farei delle domande.

Senti, tu credi che l'industria musicale di cui fai parte sia sbilanciata verso sinistra? Hai subìto discriminazioni?
E me lo chiedi anche? Povia in un Sanremo di Fazio non entrerà mai, perché è reputato, come, tra l'altro, mi sembra di aver capito anche da te, uno di destra. Quando invece sono soltanto uno che ama una Terra che ha inventato il 70 percento delle cose. Cioè, anche tu, si vede dalle domande che mi fai che alla fine su certe cose rimani sempre sulla tua idea, non mi dai ragione.

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Be'.
Comunque sì, tendenzialmente la musica è tutta di sinistra, ma neanche, di finta sinistra.

Non c'è nessun partito in cui ti riconosci?
No, se io dovessi votare, voterei Povia. Io faccio politica davvero, non faccio partitica.

Quindi non vai a votare?
Dal '94, e allora votai Berlusconi. Perché era la novità che avanzava, come ora alcuni potrebbero aver votato Renzi o Grillo, perché sono stufi di una casta politica che ci prende per il culo. Gli unici che possono governare ora l'Italia sono degli economisti, quelli buoni. Solo gli economisti possono contrastare un ordine mondiale di economisti. I politici di economia non ci capiscono un cazzo, a parte Monti, Prodi e D'Alema, che però sono quelli che ci hanno messo nell'Euro.

Ho capito. 
Lì c'è un'élite mondiale che comanda tutto. Poi tutti gli economisti che sono entrati nelle università hanno iniziato a diffondere teorie pilotate che ti facevano credere che il deficit e il debito fossero cose negative, invece guarda l'esempio del Giappone, che è in debito ma è fortissimo, perché il debito è positivo. Nel nostro caso, l'élite mondiale aveva visto che noi italiani stavamo bene con la moneta sovrana, e se tu stai bene non ti fai comandare da nessuno, ecco perché hanno voluto impoverirci. Questo succede in tutto il mondo. Gli stati a moneta sovrana non possono fallire.

Ma tu ti interessi da sempre di economia?
Perché ho un progetto, ma non te ne voglio parlare adesso, è ancora un po' confuso. A breve darò una notizia musicale forte. Forse a settembre. Intanto sto studiando.

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Hai studiato economia o cose del genere?
No io c'ho la terza media e vengo anche preso per il culo, ma non è mai troppo tardi per imparare. "I Bambini Fanno Oh" io l'ho scritta senza aver studiato musica. Cioè io ci tengo a far capire che sono sopra le parti, un giorno scrivo una canzone sull'eutanasia e vengo attaccato dalla Chiesa, un altro giorno ne scrivo una sull'Italia e dicono che sono fascista. Vai su Internet e cerca cosa dicevano Stalin e Lenin di Mussolini, loro dicevano che era un grande statista e che è l'unico che avrebbe potuto salvare l'Italia. A parte poi l'alleanza con Hitler e il resto, se io dico ora che Mussolini era un grande statista subito vengo accusato. Cioè, anche Che Guevara, un idolo dei gay, ma i gay li metteva nei campi di sterminio. La sapevi questa?

Non sapevo che fosse un'icona gay. 
Invece sì.

Sarà per via del sigaro. Senti, ma quindi io sbaglio se leggo echi fascisti nella frase "Siamo italiani, su le mani" e "Non molliamo mai"? Non c'è riferimento al saluto romano o a "Boia chi molla"? 
Ma allora non posso nemmeno più dire Forza Italia. Era troppo facile scrivere una canzone che parlasse male dell'Italia, cioè noi abbiamo avuto la migliore letteratura e poesia di tutti i tempi, abbiamo inventato la nitroglicerina, il primo Personal Computer, la Vespa, la Ferrari, la Lamborghini, la Maserati, la banca, la cambiale, l'autovelox, Pinocchio. Siamo il popolo più creativo e più bello del mondo, perché dobbiamo deperire per colpa di quattro deficienti? Non si tratta di xenofobia, ma di dare l'Italia agli italiani. Torno a farti l'esempio del Ministro: se tu diventassi il ministro all'Integrazione del Belgio e avessi davanti un italiano, un congolese e un belga chi faresti passare? L'italiano ovviamente, perché è della tua nazione.

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Ma non credo, io non sono così nazionalista come te…
Ma per istinto lo faresti. A parole siamo tutti bravi. Come il discorso di lasciare un figlio alla coppia gay, io non ci credo che lasceresti tuo figlio a una coppia gay.

Lo lascerei a una coppia gay congolese.
Mah.

Senti, come sta andando il tour?
Bene, lo spettacolo che porto in giro è positivo, ci sono spunti di riflessione, momenti di satira, messaggi anche abbastanza provocatori e questa cosa piace. A me piace coinvolgere il pubblico. Poi quest'anno abbiamo un'innovazione, sono il primo a fare questa cosa: alla fine del concerto si può acquistare una chiavetta USB con dentro il concerto audio-video.

Poi, insomma, niente a che vedere con Jim Morrison, cantante sfattone. Anche quella vignetta non l'hai fatta tu?
No, quella l'ho fatta io. Per fare, diciamo…

Per tirarti dietro un po' di insulti a gratis.
Sì, per far incazzare i bimbiminkia, perché il bimbominkia esiste, è cultura POP, è quello che non sa le cose, ma che le ripete per sentito dire. Quella è una vignetta giusta. Le canzoni erano belle ma i messaggi erano negativi. Uno si butta sul palco pieno di droga, tutto fatto di acidi. L'ho fatto anche io in passato e a un certo punto ho capito che se non uscivo da alcol e da tutto il resto mi sarei ammazzato.

Insomma hai un passato da cui ti vuoi liberare.
Per essere un bravo ragazzo devi essere stato anche un cattivo ragazzo, sennò sei un represso. Ora sto bene, ora corro, in passato bruciavo le tappe. Tu sei fidanzata?

No.
Sei fidanzata con una donna o con un uomo?

Ma perché mi fai questa domanda?
Per prenderti per il culo.

Ok, grazie.
Senti ma come si chiama questa rivista?

Si chiama VICE. 
E cosa significa?

Vizio.
Ah, ho capito tutto.

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