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Porno

Abbiamo chiesto a cinque ragazze italiane di parlarci dei porno che guardano

La scorsa settimana, PornHub ha pubblicato i dati sulle categorie di porno maggiormente cliccate dalle donne. Abbiamo deciso di rivolgerci ad alcune ragazze per capire se sono veritieri.

Se chiedete alla stragrande maggioranza delle vostre conoscenti del loro rapporto con il porno, il quadro che ne esce è piuttosto chiaro: le donne non lo guardano. Poi però ogni tanto arrivano le famose statistiche di PornHub, a ricordarci non solo che quasi un quarto del traffico sul sito è generato da donne (e qui qualcosa non torna), ma che al sito il suo pubblico femminile sta a cuore, e lo conosce nel dettaglio.

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Gli ultimi dati sono stati diffusi la scorsa settimana e ci dicono quali sono i contenuti maggiormente cercati dalla popolazione femminile di tutto il mondo—oltre a informazioni molto interessanti quali la categoria che va per la maggiore in un paese rispetto al resto del mondo (in Italia il Mature Porn, guardato il 110 percento in più che a livello globale) e la durata media della visita nazione per nazione.

Ma soprattutto, da questi dati emerge che in Italia—come del resto nella stragrande maggioranza del mondo occidentale—nelle ricerche femminili c'è un vincitore assoluto: il Lesbian Porn. In seguito all'uscita dei dati di PornHub, abbiamo deciso di rivolgerci ad alcune ragazze che guardano porno per capire qual è il loro rapporto con il tema, cosa preferiscono, da quando e perché. Ecco quello che ci hanno raccontato.

Fantasie irreali

Il primo "porno" di cui ho memoria è un fumetto di Milo Manara, trovato quando avevo circa 13 anni. Quelle scene erotiche fantastiche mi sono sempre sembrate più realistiche del porno mainstream etero, che non sono mai riuscita a capire neanche da adulta—sarà che nella vita reale non mi piacciono le tette finte, le unghie laccate e i tizi palestrati che ci danno come martelli pneumatici.

Per un periodo certi porno lesbo erano effettivamente gli unici che mi intrigavano, ma credo che sia perché nei lesbo non si crea altrettanto facilmente la dinamica di umiliazione femminile che c'è nei porno etero.

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La pornografia da set continua ad annoiarmi e non riesco ad andare oltre la bruttezza cinematografica dell'amatoriale. Gli unici porno che ultimamente trovo arrapanti sono i film erotici deliberatamente assurdi e fantastici, dove gli attori sembrano divertirsi un sacco e se ne fregano di ideali estetici e posizioni impossibili—come certi porno vintage, per dire. Anche certi cartoni animati che rasentano la psichedelia mi divertono, ma sono difficilissimi da trovare nel mare magnum di hentai pieni di scene di stupro. Per un periodo io e il mio ragazzo ci eravamo messi in testa di realizzare un cartone animato porno bizzarro, ma abbiamo congelato l'idea per mancanza di tempo e risorse da spenderci.

In sintesi, trovo che il porno non corrisponda mai a come è il sesso realmente, e se devo guardare una cosa irrealistica, tanto vale che non sia semplicemente la materializzazione di una fantasia maschilista e noiosa, ma qualcosa di davvero fuori di testa.–G

Passioni insospettabili

Il mio primissimo incontro con la coppia porno/internet avvenne a dieci anni, quando con la mia migliore amica scoprimmo Dragonball XXX.

Divenni decisamente più attiva nei confronti della pornografia quando nell'estate dei 16 anni cominciai a utilizzare Limewire per scaricare film. Ovviamente, come sempre, a un certo punto incappai in un porno. Quel porno però, aveva come protagonisti uomini gay. Da lì divenne una sorta di ossessione, di pensiero e di fatto. Il porno con uomini gay presentava diversi vantaggi: primo: non avevo mai visto due/tre/quattro/orgia uomini scopare tra di loro: figo; secondo: se mia madre mi avesse sgamata (poiché utilizzavo il suo computer), potevo sempre dire "mamma guardami, sono una ragazza, perché dovrei guardare uomini gay? si deve essere scaricato per sbaglio, managgia quest'internet!"; terzo: più lo scenario aveva una storia/contesto incredibile, più mi eccitavo. Viva le carceri.

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Ad oggi, pur essendo lesbica e avendo una vita sessuale soddisfacente, almeno una volta a settimana continuo ad usufruire di mamma-PornHub e comunque sempre di porno gay uomini.

Mi chiedo spesso se c'è qualcosa di malsano in questo mio comportamento, ma le uniche risposte che mi sono data sono estremamente pratiche: i porno gay sono fatti meglio, gli uomini lo fanno per davvero, non guardano in camera, non fingono, non c'è una regia "matta" alla Lucignolo, per cui svolgono a pieno la loro funzione: eccitare il prossimo. Alla fine, quello che ci eccita del porno è vedere due corpi che si desiderano e si vogliono—non a caso i porno di lesbiche in tal senso fanno schifo, in primis perché sono interpretati da donne etero e poi perché sono pensati per un pubblico maschile. Mentre tendenzialmente salvo i porno etero, tranne le vecchie o gli shampoo di sperma. Quindi lancio un appello all'industria del porno: fate dei porno di lesbiche per lesbiche. E attenzione: renderle pelose non basta.– L

Meglio dello sport

La prima volta che ho visto un porno ero a casa della mia migliore amica e avevamo 12/13 anni. Non ricordo come, ma abbiamo trovato Sex and Zen e ce lo siamo guardato, ridendo e osservando con gli occhi fuori dalle orbite la poverina costretta a fare sesso con un cavallo (se non ricordo male). Insomma, è stato abbastanza uno shock.

Poi per anni i porno sono spariti dalla mia vita. Ho sempre inseguito l'amore romantico e il sesso mi interessava solo fino a un certo punto. Per fortuna, da una decina d'anni il porno ed io ci siamo rincontrati. Inizialmente avrei voluto condividerli con il mio (ex) fidanzato—siamo stati insieme quasi otto anni—ma lui non ha mai voluto.

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Allora, quando ci siamo lasciati, mi sono goduta i porno come piacere personale. Diciamo che sono abbastanza abitudinaria, ma non mi piacciono quelli troppo soft o "per donne". Preferisco gli interracial, big dick, anal e alcune pornostar che mi stanno simpatiche. In genere evito tutti quelli in cui è palese che la tipa si sta annoiando, non sta godendo e quelli con scene di sesso orale infinite. Servono proprio solo agli uomini per continuare a crederci. Anche le tette troppo finte o in generale le donne troppo rifatte non mi piacciono. Idem per i maschi troppo sfigati. Il cunnilingus vince su tutto, quindi quando voglio andare sul sicuro scelgo quelli. Credo sia lo stesso motivo per cui guardo quelli con donne. A volte li guardo perché ho avuto una giornata pensante e questo aiuta a scaricare. Anche se poi mi capita di passare mesi senza guardare porno e non necessariamente perché è un periodo in cui faccio molto più sesso. Le due cose spesso non sono così correlate, almeno per me.–C

Il porno come scuola di vita

Premetto che sono talmente anziana che è già un miracolo se trovo la forza di andare su Netflix, figuriamoci sui siti di porno. Detto questo, sono consapevole del fatto che nella mia vita ho visto quasi unicamente porno orrendi: i primi sono stati quelli di Rocco, che forse hanno avuto la colpa di alzare l'asticella troppo in alto (!) perché poi nessun uomo ha mai più scopato come scopa Rocco—almeno nessuno di quelli che ho visto attraverso uno schermo. In quel caso però non era nemmeno questione di utilizzare il porno per eccitarsi, era più quasi una scuola di vita.

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Dopodiché ho esplorato credo alcuni degli anfratti più putridi dei porno, dato che i miei amici uscivano pazzi per i film di Falco Rebel e altri porno-freak (ciccione, vecchie, trame incestuose, cacca, pipì, uno addirittura era semplicemente soprannominato "i tombali" dato che i protagonisti sembravano due non-morti). In quel caso la fruizione era puramente estetica, dato che servivano per "campionarne l'audio e farci delle tracce" (è tutto vero e queste tracce esistono). Avevamo così schifo delle immagini proposte che il mio amico Riccardo teneva soltanto il volume alto e rimpiccioliva lo schermo di VLC fino a farlo diventare un francobollo.

Per il resto, ho sempre creduto che la pornografia in generale sia completamente cazzocentrica, e mi stupisce che il sesso tra donne tiri così tanto fra le donne—ma probabilmente si tratta di curiosità, perché di fatto non mi è capitato di vedere mezzo porno lesbo in cui ci fosse un'interazione un po' spontanea. Anzi, forse l'unica volta che ho visto in video una scena di sesso decente è nella Vita di Adele (parere personale: l'unica cosa decente di quel film sono le scene di sesso). Poi so che in Norvegia, o in quei Paesi evoluti del nord, c'è un po' più di attenzione in questo senso e i porno vengono pensati anche in maniera gender-equal, ma non ho mai avuto la fortuna di vederne uno. Mi è capitato invece di guardare porno lesbo con le camionare e i cazzettoni di gomma, ma non è proprio la mia roba. Nel caso preferisco guardarmi i porno gay di gay maschi, soprattutto quando sono belli efebici e senza peli intorno all'ano perché devo dire che il pelo sulla zona perianale è ancora un po' troppo respingente per me—si sa che a volte per noi ragazze l'estetica è tutto. Altre volte invece non è niente, e basta che qualcuno si vanti di aver letto tutto Limonov che il bookporn supera la realtà.–V

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Rischio scesa

L'incontro con il NSFW risale ai miei 11 anni, quando rovistando in una cassapanca nella stanza degli ospiti mi imbattei in quattro o cinque vecchi Playboy. Ricordo di non aver nemmeno mai provato a leggere i testi per controllare cosa ci scrivessero, perché limitandomi a sfogliarli più o meno rapidamente avevo l'impressione non ci fosse nulla di male nel guardare Natassja Kinski con un cuscino tra le gambe.

Il porno vero e proprio, anche con l'avvento di connessioni internet sufficientemente veloci, non mi ha riguardato per lungo tempo. Semplicemente, tutto quello facilmente raggiungibile era composto da uomini in calzini e la testa lucida e donne sedute sugli spigoli del comodino che sembravano masturbarsi in fast forward. Ovvero, nulla per cui valesse la pena perdere tempo. Oggi con la pornografia ho il rapporto che ho con le maschere per il viso o la preparazione di pietanze più elaborate di una carbonara: può anche capitare, ma di solito vuol dire che sono annoiata.

Quando capita (principalmente per caso, e mai per masturbarmi) mi tengo alla larga da POV, sex toy o in generale filmati con gente più giovane o più vecchia di me. Che sia etero o lesbo invece non mi cambia granché—purché ci siano foreplay-con-tette (non finte, non enormi, non cadenti) e sesso orale. –M

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Thumbnail via PornHub.