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A completare il quadro ha contribuito anche un'intervista ad Anna Carino, la quale ha detto che il marito "si vantava" di aver pestato "quel tossico," e che "è sempre stato così nel suo lavoro: 'ho fatto questo, ho fatto quello', 'ho avuto una missione importante' e così via."È in questo preciso contesto—in cui per la prima volta si conoscono i nomi, le voci e anche il punto di vista di alcuni indagati—che ieri sera Ilaria Cucchi ha messo sulla propria pagina Facebook la foto di Francesco Tedesco, uno dei carabinieri sotto accusa, sostenendo di voler vedere " le facce di coloro che si sono vantati di aver pestato mio fratello, coloro che si sono divertiti a farlo."In breve, sulla bacheca di Ilaria Cucchi sono comparsi insulti e commenti pesanti nei confronti del carabiniere, al punto tale che la stessa Cucchi è intervenuta per placare gli animi, dicendo di non tollerare "la violenza, sotto qualunque forma."Quest'ultima, sempre nella serata di ieri, ha poi precisato in un lungo post il ragionamento che l'ha portata a fare una scelta del genere. Anzitutto, spiega Cucchi, "questa foto non è uno scatto rubato in violazione della privacy del soggetto ritratto, ma è stata addirittura postata dallo stesso sui social network." Da qui parte la decisione di pubblicare la foto, "perché la ritengo e la vedo perfettamente coerente col contenuto dei dialoghi intercettati e con gli atteggiamenti tenuti fino ad oggi dai protagonisti."
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Nel frattempo, l'avvocato del primo carabiniere ha dichiarato che Ilaria sarà denunciata "per le sue affermazioni e per le numerose gravissime minacce ed ingiurie che sono state rivolte a lui e ai suoi familiari a seguito e a causa della signora Cucchi."Questa, in sostanza, è la cronaca di quanto è accaduto in queste ore. Trovandomi però a riflettere sulla scelta di Ilaria Cucchi—e senza giudicare sull'opportunità o meno di mostrare (o non mostrare) quella foto—ci sono almeno due punti fondamentali che secondo me non sono stati sottolineati a sufficienza.Il Corriere della Sera , infatti, ha parlato di "un'Ilaria diversa, per la quale è un po' più difficile provare quell'empatia spontanea che si prova per le vittime e per le loro famiglie." Basta però dare un'occhiata alle homepage di oggi per rendersi conto di come il discorso non valga in assoluto, se applicato alla facilità con cui vengono condivise foto "private" legate a fatti di cronaca. Lo stesso giornale che ha criticato la scelta di Ilaria Cucchi—tanto per fare un esempio—non si è fatto troppi scrupoli ad attingere al profilo Facebook del ragazzo di 21 anni autore del famigerato sms con bestemmia finito sulla diretta della Rai a Capodanno.
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