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Cosa ho imparato facendo la shot girl in discoteca

Vendere shot in discoteca non offre nessuno dei vantaggi di cui gode chi fa un lavoro normale (come rapporti con persone non ubriache e la possibilità di indossare dei pantaloni), ma mi ha insegnato un sacco di cose.

Due shot girl a Liverpool; nessuna delle due è l'autrice di questo post o condivide necessariamente l'opinione dell'autrice. Foto di Dave Humphreys

Lavori in un ufficio e sei stanca di massacrarti le labbra a suon di morsi ogni volta che il tuo capo sociopatico ti abbaia contro qualcosa? Mi spiace, ma neanche troppo. Perché qualsiasi sia l’indice KPI da raggiungere per concludere un affare, essere una shot girl ti devasta molto più in profondità, e non offre nessuno dei vantaggi di cui gode chi fa un lavoro normale (come rapporti umani con persone non ubriache e la possibilità di indossare dei pantaloni).

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Devi mantenere un sorriso perfetto mentre ti aggiri per la discoteca con una bottiglia di Apple Sourz in ogni mano. Nel frattempo, l’intera discografia di Calvin Harris ti distrugge i timpani per la terza notte di fila. E devi tirare in mezzo una folla di ingegneri con la camicia sbottonata mentre i piedi ti fanno un male cane e la tua autostima si disintegra come una Rizla a uno schiuma party. Adesso prova a immaginare di dover fare tutto questo da sobrio.

Non immaginavo che sarei finita a vendere shot nei locali londinesi. Dopo essermi trasferita a Londra per un master—che finora mi è servito a poco, se non ad aggiungere una riga in più al mio curriculum—mia sorella mi ha introdotta al lavoro di promoter. Si tratta di una professione molto ampia: ho fatto volantinaggio (6 sterline all’ora per buttare una pila di carta nel cestino), ho lavorato come hostess in discoteca (8 sterline all’ora per fingermi amica di un mare di sconosciuti) e ho controllato i nomi sulle liste all’entrata dei locali (che nella mia esperienza corrisponde a 10 sterline all’ora per ascoltare i buttafuori fare commenti razzisti a temperature che spesso scendono sotto lo zero).

Vendere shot è l’unico lavoro pagato bene. Il lavoro funziona su commissione, quindi le discoteche più grandi e più frequentate comportano un guadagno più alto—ma si guadagna bene anche quando si finisce in mezzo a una competizione tra banchieri che si sfidano per vedere quanti soldi riescono a spendere in shot. E ho sentito di ragazze disposte a lavorare a Natale e Capodanno che guadagnano anche il doppio rispetto alle serate normali.

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Ma non è tutta una figata fatta di incontri con gente che si crede Dan Bilzerian pronta a farti piovere addosso le banconote, anzi. È il lavoro peggiore che abbia mai fatto. Vendendo consumazioni a chi è troppo lontano dal bancone del bar o troppo pigro per affrontare la coda, e facendolo ogni sera, ho imparato un sacco di cose. Nella speranza di suscitarvi un po' di simpatia per le mie colleghe vi farò una lista delle cose più importanti che ho capito facendo questo lavoro.

SONO LE CHIACCHIERE, E NON LE TETTE, A FARTI GUADAGNARE DELLE BUONE MANCE

Come ovvio, il lavoro da shot girl richiede una certa abilità nel socializzare. Limitarsi semplicemente a sbattere le ciglia non servirà a nulla, perché normalmente insieme a te ci sarà un'altra ragazza e ci sono buone probabilità che sia più carina e che abbia meno goccioline di sudore all’attaccatura dei capelli.

Anche il movimento è fondamentale. È importante spostarsi continuamente—e tenere un occhio puntato su quello che fa l’altra ragazza, sulle persone con cui sta parlando, in modo tale che se lei non riesce a coinvolgerli puoi entrare tu in azione—per fermare subito i nuovi arrivati. Non si può semplicemente restare in un angolo a cercare di convincere un ragazzo: i soldi si trovano dove ci sono i gruppi di persone.

I gruppi specifici, tipo gli addii al nubilato, sono il Santo Graal. Dove gli altri vedono solo diademi pacchiani e cazzi gonfiabili io vedo la soluzione alla bolletta del riscaldamento. Perciò, se state pensando di scendere nell’arena delle shot girl, vi consiglio vivamente di puntare dritta alla sposa appena questa si presenta all'orizzonte.

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Foto di Jess Cole

PUOI GUADAGNARE BENE, MA DOVRAI SGOBBARE

Vendere shot può farti guadagnare un bel po’ di soldi, ma devi essere pronta ad assumerti un minimo di rischi. Ad esempio, quando lo facevo io la regola era che fossimo noi ragazze a comprare le due bottiglie di alcolici, alla assurda cifra di 70 sterline l’una. Così, ancora prima di iniziare ero già sotto di 140 sterline. È un po' come comprare e rivendere auto usate, come se trattare Pontiac di 40 anni fa volesse dire avere più a che fare col vomito e meno con la gestione di un'incipiente crisi di mezza età.

Almeno è un incentivo a lavorare. Non passi tutta la serata a Diamond Digger se la busta dell'affitto è lì a occhieggiare dal tavolo. E le conseguenze a cui vai incontro se non ce la metti tutta non sono esattamente l’ideale. Anche se non ho mai incontrato una ragazza che è andata in perdita dopo una serata, ne ho viste molte spaccarsi la schiena per ore e nonostante tutto ritrovarsi con appena 30 sterline in mano una volta ripagato il locale.

DA UBRIACHI, TANTI UOMINI SONO PROPRIO COME TE LI ASPETTI

Quello della shot girl è il classico lavoro da venditrice per corrispondenza: usi la tua personalità per trarre un profitto. Tuttavia, a differenza della maggior parte dei lavori che implicano un rapporto venditore-acquirente—lavori che vengono condotti dalla sicurezza di un cubicolo in periferia o alla luce del sole—in questo caso sei in una stanza buia, alla portata di palpate e strusciate più o meno volontarie.

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Generalizzare è sbagliato, ma qui sarò abbastanza precisa. Ci sono due tipologie di etero ubriachi: quelli che ti vedono come oggetti malleabili più o meno convincibili a proseguire la conoscenza a letto, e quelli che ti vedono come persone uguali a loro, solo con meno genitali. La shot girl opera sulla prima linea di questi appiccicosi campi di battaglia, trovandosi continuamente ad avere a che fare con i membri del primo gruppo e i componenti del loro battaglione.

"Ehi, quand'è che ti fermi un attimo e parliamo un po'?" Non appena capirai che non ho intenzione di venire a letto con te, caro.

Gente che si diverte. Foto di Jake Lewis

RIMPIANGERAI TUTTE LE ORE DI MATEMATICA CHE HAI VOLUTAMENTE IGNORATO

Se fai un lavoro del genere, devi essere brava coi numeri. Normalmente ti trovi a vendere diverse tipologie di shot—un misto a 3 sterline, uno "straight" (non diluito) a 3.50 e una Jägerbomb a 5—e spesso per invogliare i clienti applichi un qualche tipo di offerta—tre "straight" a 10 sterline, per esempio. Ma devi essere rapida a fare i calcoli, o ti ritroverai a perdere quei pochi soldi rimasti dopo l'acquisto di quelle due enormi bottiglie di alcolici.

TI SENTIRAI IN COLPA PER TUTTI I SOLDI CHE FREGHI ALLA GENTE

A volte, non senza una certa vergogna, per massimizzare i profitti ricorrevo alle trovate più disparate. Per esempio, nel preparare una Jägerbomb, posizionavo lo shot nel bicchiere prima che il destinatario avesse la possibilità di accorgersi che era pieno solo per tre quarti. Qualcuno aveva chiesto un misto? Ne tenevo sempre uno o due già pronti, così da non far notare al malcapitato che si trattava più di succo che altro. A volte quando andavo a prendere i bicchierini al bar sceglievo quelli appena lavati, così da trovarmi qualche goccia d'acqua già sul fondo.

Diluire gli alcolici direttamente dalle bottiglie non rientrava nei miei piani. Principalmente perché se mi avessero beccata sarei stata licenziata all'istante.

Vendere consumazioni diluite con acqua a prezzo pieno non è la cosa più etica che abbia mai fatto, ma in mia difesa posso dire che sbronzarsi ogni sera non fa bene alla salute, e comunque lo facevo solo alle persone troppo ubriache per essere completamente vigili. Quindi non preoccupatevi per me. Riesco ancora a dormire la notte.

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