Ho assunto una persona per darmi uno schiaffo ogni volta che uso Facebook

Per liberarsi della dipendenza da social media, il giovane imprenditore Maneesh Sethi ha deciso di provare un metodo insolito.
Shamani Joshi
Mumbai, IN
Maneesh Sethi schiaffi facebook dip
Foto per gentile concessioned Maneesh Sethi.

Negli anni Facebook è stata accusata di molti atti spregevoli: fornire a gruppi estremisti un ecosistema in cui prosperare, diffondere disinformazione, raccogliere un sacco di dati e rappresentare la scusa perfetta per procrastinare. Nonostante il social network più grande al mondo stia già di per sé attraversando una sorta di crisi esistenziale—legata al fatto che le generazioni più giovani abbandonano Facebook—Maneesh Sethi ha deciso di sfidare la propria dipendenza e liberarsi dalle catene del social usando un metodo particolare.

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Nel 2012 Sethi, imprenditore indiano-americano, ha assunto una persona perché lo prendesse a schiaffi ogni volta che si collegava a Facebook. Quasi dieci anni dopo, il piano bizzarro è ancora virale.

“Passavo troppo tempo su Reddit e Facebook ed era ora di smetterla,” racconta Sethi a VICE. “Dopo aver usato RescueTime [app di gestione del tempo], Ho scoperto che sprecavo 19 ore al giorno, e ho capito che faccio schifo a concentrarmi da solo e che avevo bisogno di qualcuno che mi costringesse a impegnarmi. Così sono andato su Craigslist e ho inserito un annuncio intitolato ‘Dammi uno schiaffo se mi distraggo’, per cui offrivo una paga di 8 dollari l’ora.”

A novembre 2021 Elon Musk, uomo più ricco del pianeta, ha commentato un contenuto di Sethi, facendolo diventare di nuovo virale.

“L’esperimento ha un elemento di viralità naturale, perché è insolito e cerca di risolvere un problema che in tanti hanno o comprendono,” dice Sethi, spiegando perché le persone si immedesimano nel suo comportamento. “È un sentimento ancora più diffuso oggi per via della pandemia e di come molti di noi non ne possono più dell’isolamento dato dal lavorare da casa.”

Per via dei vari lockdown per il COVID-19 e della solitudine che hanno comportato, tante persone, sia adulte che adolescenti, hanno iniziato a passare ancora più tempo sui social media, e il metodo dello schiaffo di Sethi è tornato a circolare. “O le persone pensano che sono completamente pazzo, o adorano l’idea, non c’è via di mezzo.”

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Ma come è nata l’idea? All’epoca Sethi viveva a San Francisco, dove le scommesse di schiaffi erano appena diventate una moda diffusissima. Si tratta di un tipo di gioco in cui chi perde deve accettare uno schiaffo secco, come si vede nella popolare serie tv How I Met Your Mother.


Quando Sethi ha pubblicato l’annuncio, ha ricevuto 20 email di risposta. Alla fine, ha scelto una donna di nome Kara.

“Più della paura di essere preso a schiaffi, sono certo che sia l’elemento di socialità che Kara ha aggiunto alla mia routine lavorativa ciò che mi fa stare concentrato,” spiega Sethi. “Finalmente avevo un capo, per quanto improvvisato, che rendeva l’esperienza nuova. Era d’aiuto non solo perché mi prendeva a schiaffi, ma anche perché ascoltava le mie idee.”

Stando a Sethi, il metodo era così efficace che ha aumentato di quattro volte la sua produttività. Ha lavorato con Kara per qualche mese. Nonostante non sappia dire quanti schiaffi abbia ricevuto in quel periodo, dice che sono stati abbastanza per concentrarsi sui suoi doveri e ricordare il dolore ogni volta che era tentato di scrollare i social anziché lavorare.

“Mi ha insegnato che l’elemento sociale è più importante della paura di ricevere uno schiaffo,” sottolinea. “Avere una persona con cui lavorare, scambiarsi idee, è ideale per concentrarsi e uscire dalla propria zona di comfort.”

L’esperimento ha dato a Sethi l’ispirazione per progettare un prodotto chiamato Pavlok, un dispositivo da indossare, che vibra per ricompensare i comportamenti positivi dell’utente, ma emette un leggerissimo elettro-shock per quelli negativi, come rinviare una cosa da fare. Al momento, l’azienda di Sethi permette agli utenti di scaricare una app per creare un elenco di compiti e accoppiarla con il dispositivo di loro scelta.

Sethi ha ribadito che il suo esperimento gli ha insegnato anche l’importanza di delegare e lavorare in maniera armoniosa col proprio team. È stato, in fondo, lo schiaffo in faccia che gli serviva per rimettersi in carreggiata. “Ho deciso di prendere il controllo e smettere di sprecare tempo per indirizzarlo su cose importanti per me,” conclude Sethi. “Ora, voglio aiutare gli altri a raggiungere la stessa cosa.”