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I video girati dai manifestanti che raccontano l’assalto al Congresso dall'interno

Gli assalitori pro-Trump aveva caricato centinaia di video sulla piattaforma Parler, poi chiusa. Grazie a un hacker ora possiamo vederli tutti.
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT
Video rivolta pro-Trump 6 gennaio
Grab via YouTube.

Un poliziotto in servizio al Campidoglio di Washington stava cercando di chiudere una porta di sicurezza, quando improvvisamente è stato costretto a scansarsi per schivare una sedia lanciata nella sua direzione.

Così gli assalitori pro-Trump sono riusciti a bloccare la saracinesca e a penetrare in massa nell’edificio. Mentre il poliziotto indietreggiava, una voce gli ha urlato dietro: “Adesso sì che hai paura, stronzo.”

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Sappiamo che ciò è accaduto perché la scena è stata filmata da un utente del social network di estrema destra Parler, ora chiuso. Il video è stato postato appena prima che il sito venisse rimosso qualche giorno fa; tuttavia, una hacker è riuscita a scaricare legalmente il 99,9 percento dei contenuti del sito.

Archivisti e data scientist hanno passato tre giorni a processare tutte le informazioni raccolte dall’hacker conosciuto come @donk_enby. E ora le hanno messe a disposizione del pubblico su YouTube, Twitter e altri social.

Mercoledì sono stati messi online vari progetti che rendono molto più semplice vedere i video girati dentro o nei dintorni del Campidoglio il 6 gennaio e poi caricati su Parler.

Uno sviluppatore chiamato Patr10tic ha creato una mappa interattiva per poter capire in quale punto del palazzo è ambientato ogni video. Un progetto simile ha scoperto ancora più materiale, prendendo i dati da una lista di oltre 1000 filmati postati su Parler.

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Rivolta pro-Trump 6 gennaio Campidoglio Washington

Visto che la quantità di materiale può risultare esagerata per lo spettatore medio, il sito d’inchiesta open source Bellingcat ha compilato una lista di 14 video che danno un’idea abbastanza precisa del caos, della violenza e del terrore scatenati dai seguaci del presidente uscente.

I dati raccolti su Parler saranno anche una preziosa risorsa per l’FBI e le altre forze dell’ordine che hanno già usato le dirette caricate dagli stessi manifestanti per identificarli e arrestarli.

Un manifestante, ad esempio, ha girato un video dentro al Campidoglio in cui confessa di aver rubato uno scudo antisommossa a un poliziotto. “Se volete prendere il controllo del Campidoglio o di qualunque altro posto importante, assicuratevi di avere uno scudo. Uno così si trova solo nelle mani di uno sbirro.”

La colonna sonora dei video sono cori che vanno da “USA, USA, USA” a “Dove sono i traditori?” In uno si sentono i manifestanti gridare “traditore” mentre due uomini cercano di sfondare una finestra.  

Un filmato dall’alto, che riprende la folla che sfonda una porta e si precipita dentro, fa capire bene la portata dell’azione.

Un video di un minuto girato all’entrata principale del Campidoglio che dà sul piazzale Est mostra i manifestanti che bighellonano sotto gli occhi della polizia antisommossa. A un certo punto ne viene inquadrato uno vestito da centurione romano.

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Per quanto molti video mostrino i manifestanti che girano senza meta per le stanze del Campidoglio, più intenti a farsi selfie che a stanare i “traditori”, i momenti di tensione non mancano.

Un video mostra decine di persone intrappolate nella calca, mentre cercano di forzare l’entrata. A un certo punto qualcuno decide di battere in ritirata ma non riesce a farsi spazio tra la folla, quindi comincia a gridare: “Fate passare!”

Alcuni autori dei video si sono auto-identificati nei filmati dicendo di essere “dentro il Campidoglio”, come l’uomo che ha ripreso la scena con lo “sciamano di QAnon” che affronta i poliziotti a viso aperto.

Un altro video mostra un gruppo di manifestanti che invadono i corridoi del Campidoglio e cercano di sfondare porte a caso urlando “1776” (la data della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti) e “Paura degli Antifa [un movimento antifascista americano]? Guarda un po’, l’America ha risposto.”

In certi video, è chiaro che alcuni dei manifestanti non sono d’accordo con tutto quello che sta succedendo.

In una breve clip si sente qualcuno gridare “Questa è casa nostra” e dopo pochi secondi appare un altro manifestante che cerca di placare la situazione dicendo: “Calmati, amico, non abbassiamoci a questo livello.”

In un altro filmato, si sente una donna che rimprovera un altro manifestante per aver danneggiato l’edificio. “Ehi, non è per questo che siamo qui,” dice.

Martedì Donald Trump ha detto ai giornalisti di non aver alcuna responsabilità per le violenze al Congresso, affermando che il discorso che ha tenuto quel giorno—e che secondo molti avrebbe incitato la folla ad assaltare il Campidoglio—sia stato “totalmente appropriato.”

Tuttavia, uno dei video caricati su Parler smentisce totalmente quell’assunto: si vede infatti un manifestante fuori dal Campidoglio, intento a urlare verso la polizia che “siamo stati invitati qui dal presidente degli Stati Uniti.”