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Il cantante dei Lostprophets avrebbe provato ad adescare una bambina dal carcere

Una donna ha perso la custodia di sua figlia dopo aver visitato più volte in prigione Ian Watkins, condannato a 35 anni per pedofilia.
Fotografia via South Wales Police

Stando a quanto riporta—e ci dispiace davvero usarlo come fonte—il Sun on Sunday, l'ex cantante dei Lostprophets Ian Watkins, arrestato qualche anno fa per pedofilia, avrebbe cercato di adescare la figlia di una sua fan dalla prigione. La donna, che incontrò Watkins quando aveva sedici anni, gli avrebbe scritto dopo il suo arresto e lo sarebbe andato a trovare in prigione. Durante una visita, lui le avrebbe chiesto che cosa avrebbe fatto se sua figlia, una bambina di due anni, "fosse entrata nella stanza mentre facevano sesso". La bambina in questione è stata tolta alla donna e messa in affidamento lo scorso dicembre, dopo che questa aveva visitato Watkins in diverse occasioni. Watkins avrebbe suggerito alla donna che l'anello che indossava durante una visita potesse diventare il loro "anello di fidanzamento". Watkins è stato condannato a trentacinque anni di prigione nel 2013 per diversi reati legati alla pedofilia. Mentre era in libertà, aveva convinto diverse ragazze madri a dargli fiducia così che lui potesse avere un rapporto con le loro bambine. Alcuni ufficiali della prigione di Wakefield, dove sta scontando la sua pena, hanno detto che non hanno riscontrato "niente di improprio" nella corrispondenza tra Watkins e la donna, mentre la polizia del Lincolnshire (l'area dove vive la donna, secondo l'articolo) avrebbe detto al Sun che "agirà sempre per proteggere adulti e bambini vulnerabili". La NSPCC, un'associazione benefica per la salvaguardia dei bambini, ha condannato la polizia per aver permesso a Watkins di continuare ad avere rapporti con persone che avrebbe potuto mettere in pericolo: "Siamo inorriditi. È completamente assurdo che abbia potuto continuare a cercare di adescare qualcuno. Dimostra disprezzo nei confronti dei bambini di cui ha abusato, e pone delle serie questioni sulla supervisione nei suoi confronti".

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