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Musica

Recensione: Cor Veleno - Lo spirito che suona

Facciamo un favore a Primo, Grandi Numeri e Squarta e proviamo ad ascoltare questo disco come se fosse "semplicemente" un disco dei Cor Veleno.
cor veleno spirito suona

Diciamolo subito: è impossibile fare finta che questo sia un disco qualsiasi. Questo è un disco che esce a due anni dalla morte di Primo, che dei Cor Veleno era uno dei due MC, ma non è un disco senza di lui. I suoi soci Grandi Numeri e Squarta hanno realizzato Lo spirito che suona lavorando sulle registrazioni che ha lasciato ed è quindi impossibile non leggerlo anche come un tributo e non farsi toccare da questa prematura, drammatica, scomparsa mentre lo si ascolta.

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Il gesto di maggiore rispetto che possiamo rendere a questo lavoro è però cercare di valutarlo a prescindere da questo, considerarlo "semplicemente" un disco dei Cor Veleno. Il trio romano è una delle colonne dell'hip hop italiano più genuino, verace, old school. Se questi aggettivi definissero un genere, nella lista dei migliori pezzi della sua storia non potrebbe mancare la loro "21 Tyson". Se cercate la trap o il suono del momento non è qui che lo troverete. Qui troverete barre sputate su beat potenti, come da manuale. Ma anche qualcosa d’altro, nella ricercatezza del suono e nei beat. Ci troverete una bella lista di ospiti che hanno invece indubbiamente voglia di rendere omaggio a Primo, ma sono più o meno tutti in discreta forma a prescindere da questo. Ci sono le chitarre di Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion, l'evocativa tromba di Roy Paci, le voci Madman, Gemitaiz, Coez, Johnny Marsiglia, Mezzosangue, Marracash, Danno dei Colle Der Fomento, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.

I pezzi in cui i Cor Veleno splendono maggiormente sono quelli più essenziali e diretti ("Sacrosanto", "Tutta la vita", "Città di vetro" e "Rap the casbah"), ma è da notare anche la ricercatezza de "In nome del tuo esercito". Ci sono però momenti in cui qualsiasi proposito di oggettività crolla e valutare Lo spirito che suona a prescindere dalla storia che si porta dietro diventa davvero impossibile. È il caso per esempio di quando, in "Conta su di me", Coez canta "Quando non ci sarò ti resteranno dentro / Tutte le mie canzoni e tutto questo tempo / Che ho speso per essere immortale / C’è un peso da portare, puoi contare sempre su di me". E allora tocca ammettere che, pure provando ad affrontarlo nella maniera più distaccata possibile, questo non è un disco qualsiasi. È un disco che nasce da tre vite, una finita e due che continuano. Non sarebbe giusto dimenticarselo.

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Lo spirito che suona è uscito venerdì 26 ottobre per Artist First.

Ascolta Lo spirito che suona su Spotify.

Tracklist:

1. L'antifona
2. Non costa niente (feat. Adriano Viterbini)
3. Servono pietre (feat. Adriano Viterbini)
4. Queste strade (feat. Johnny Marsiglia)
5. Qualunque cosa accada (feat. Madman)
6. Niente in cambio (feat. Giuliano Sangiorgi & Roy Paci)
7. Sacrosanto
8. Città di vetro (feat. Mezzosangue)
9. Pepita Bluemoon (feat. Marracash)
10. Rap tha casbah
11. Il nome del tuo esercito
12. Conta su di me (feat. Coez)
13. Lo spirito che suona (feat. Giuliano Sangiorgi)
14. Shut tha fuck up
15. Una rima una jam (feat. Coez & Gemitaiz)
16. Tutta la vita
17. A pieno titolo

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