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Musica

I migliori "Rimo da quando" di Gué Pequeno

In realtà il titolo giusto sarebbe "Tutti i Rimo da quando di Gué", ma anche così va bene: rendiamo omaggio ad alcune delle barre più iconiche del rap italiano.
gué rimo da quando

L’articolo è stato aggiornato il 2 dicembre 2021 per includere i “Rimo da quando” a partire dal 2018 in poi.

Per quanto questi siano i giorni in cui la gente si sta uccidendo per avere la ristampa in vinile di SxM (Tannen Records, se ci leggi e ci tieni a farmi un regalino in fondo trovi i miei social e l’indirizzo per inviarmi il tutto), se penso al rap italiano, non posso che pensare — tra gli altri — a Gué Pequeno. Complice probabilmente l’età che ho e il fatto che per forza di cose un sacco di dischi e tracce io le abbia dovute recuperare come fossero dei compiti a casa, sono molto affezionato a tutti quei rapper che in qualche modo ho visto “crescere” nella loro carriera artistica. Gué è uno di questi. L’ho sentito ringraziare D’Argento per avergli insegnato a tenere un microfono, l’ho visto rispondere male alla gente su Twitter, ho fatto mille vasche in via Mora sperando di incrociarlo al Berlin, l’ho visto in live da solo e con i Dogo.

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E se si pensa a Gué Pequeno, almeno fino a un lustro fa, anno più anno meno, non si può non pensare a “Rimo da quando”, che era un po’ la tag del nostro, una di quelle frasi che ti facevano sentire a casa non appena sputate nelle orecchie.

Visto che Facebook ha deciso di ripropormi un imbarazzante post del 2012 in cui cercavo di fare un recap di tutti i migliori “Rimo da Quando”, ho pensato che riproporre questa lista a un pubblico più ampio fosse un ottimo modo per combattere l’imbarazzo e rendere il giusto omaggio a Gué.

"Rimo da quando le zarre mettevano le prime Buffalo
da quando hanno sgamato il primo prete pedofilo"
("Hardboiled" - Club Dogo, Mi Fist - 2003)

Il primo elemento di una lunga serie è probabilmente il più interessante da analizzare. Sarebbe fico cercare di capire come a Gué sia venuta un’idea così semplice, così rap — sembra sostanzialmente mutuata da un freestyle, una di quelle entrate fisse che ti permette di prendere tempo e pensare alla prossima punchline — e al contempo così efficace. Analizzare i “Rimo da quando” permette in qualche modo anche di analizzare i Dogo e Guè e la loro evoluzione. Qua Gué non parla di amici, dei suoi. Parla delle zarre e “critica la società”, in modo netto, chiaro, quasi bambinesco, nella traccia forse più bella di Mi Fist. Ancora ho i brividi quando sento quel fischio.

"Rimo da quando per dire figo dicevan tosto
Milano è nel posto per farti stare a posto"
("Rompiossa" - Guè Pequeno & DJ Harsh, Fastlife Vol. 1 - 2006)

Questo è anche il primo esempio di Gué che decide di camminare sulle sue gambe. Sembra un caso, ma anche "Rompiossa" è a mio modo di vedere la traccia che meglio rappresenta il progetto che la contiene, un po’ per le sonorità che anticipano quello che accadrà, soprattutto per alcune immagini che fanno perfettamente parte di un filone che ora pare attualissimo (penso al Motorola e a questo thread). Il binomio Gué - Milano inizia a delinearsi.

"Rimo da quando i fra' ti rubavano i Woolrich
mi trovi in strada come finte Gucci"
("Puro Bogotà" - Club Dogo ft. Vincenzo & Marracash, Vile Denaro - 2007)

"Puro Bogotà" è ancora oggi uno dei manifesti della Dogo Gang — e di rimando dei Dogo stessi. Per cui non è così strano che questo sia uno dei più citati "rimo da quando", specie perché è il primo in cui si delinea lo “stile” del quale i Club Dogo sono un po’ i precursori nell’ambiente rap. Uno “zanza” ha il Woolrich rubato, le Gucci finte — in pratica è un identikit.

"Schiaccio polvere di stelle zio non leggo XL
rimo dai furti degli scudi specchietti e forcelle"
[…]
"Rimo dai cellulari grossi come Walkie Talkie
sono in assetto, ti resetto, sangue dagli occhi"
("Chi ci ferma" - Montenero ft. Guè P, Jake & Marracash, Milano Spara - 2007)

Più si va avanti, più si capisce quale sia la funzione del “rimo da quando”. Una della critiche più frequenti a Gué Pequeno è il fatto di non essere davvero di strada, vista la sua famiglia. A queste cazzate, Gué, risponde facendo una vera e propria cronaca dei fatti che gli succedono intorno, senza mai dire “faccio”, “sono”, ma semplicemente “vedo”. Gué racconta e questo rende tutto incredibilmente efficace, anche per l’immedesimazione.

"Rimo da quando andava il bomber dentro arancione
vedo che sul sito fai il bomber ma sei un bambascione"
("Benvenuti nella giungla" - Dogo Gang - Benvenuti nella Giungla - 2008)

Una delle rime che più mi gasa degli ultimi Dogo è in “Sayonara”, con Gué che si dispiace di non poter aiutare l’ascoltatore per il banale fatto di avere 900k follower in più di lui. E per quanto possa sembrare del bragging da ragazzino, quella rima mi gasa perché fa parte di una sorta di trasformazione raccontata dai Dogo — e quindi da Gué — nel corso degli anni. Se all’inizio per qualcuno di strada era strano che i leoni da tastiera esistessero, qualche anno più tardi Gué ti dimostra come anche cambiando lingua, riesce a spaccare più di te.

"Rimo da quando il cell è grosso come un citofono
tu non sei un g (ma va!) e la tua tipa è un cofano"
("Tutta roba mia" - Sgarra ft. Guè P & Don Joe, Disco Imperiale - 2008)

Questa cosa dei telefoni grossi deve aver colpito molto Gué, visto che in due anni riesce a ripeterla due volte. Questo è il “rimo da quando” base, potrebbe essere un perfetto paradigma della formula: fatto del passato + bragging + dissing all’ascoltatore/nemico immaginario. Tanto lineare quanto efficace.

"Rimo da quando le tipe non la rasavano
Levi's, motorini elaborati che sgasavano"
("Fattore Wow" - Marracash ft. Guè P & J Ax, Marracash - 2008)

Per quanto faccia strano ammetterlo oggi, questo pezzo è una mina. E il motivo per cui questo brano è nel mio cuore è anche questo "rimo da quando". Mi piace come Gué pronuncia “non la rasavano, Levi’s”, che sentita a un primo ascolto potrebbe sembrare una correlazione, mi gasa il motorino elaborato (specie da quando sono entrato in questo trip qui) e mi gasa l’album nel quale si trova. Anche questo probabilmente è uno dei più iconici, perché qui, molto più che in altri, riesce a descrivere tre immaginari ben precisi in meno di dieci parole.

"Rimo da quando i fra' non c'hanno una lira
Ora c'è l'euro che gira"
("Criminal Minded" - Siamesi Brothers ft. Guè P, Siamesi Brothers - 2008)

Che il benessere economico dei Dogo dipenda anche dal cambio di valuta è ovviamente una fake news, visto che l’euro c’è dall’inizio del millennio. Però anche qui è potentissimo come — a pochi anni dall’estate del 2006 cantata in "Nouveau Riche" — con una semplice contrapposizione Gué riesca a costruire il suo personalissimo “started from the bottom”.

"Rimo da quando il pallone era il Supertele o il Tango
il periodo di moda per i Durango"
("Boing" - Club Dogo, Dogocrazia - 2009)

Per questo ho solo da dire che ho sempre sperato con tutto il cuore che Gué non abbia mai davvero messo un Durango (o parallelamente ho ringraziato il Signore per avermi fatto nascere dopo questo periodo di moda che avrei certamente seguito).

"Rimo da quando c'era la para siringa infetta
ed eri solo una goccia nell'uretra"
("Gunz from Italy" - Club Dogo ft. Kool G Rap, Dogocrazia - 2009)

Questa è probabilmente la strofa migliore di Gué di sempre, per il semplice fatto che sembra un estratto di flow, mega milanesizzato grazie alla continua pronuncia di questa “e” aperta. Sembra che Guè abbia deciso di mostrare le proprie skills a un mostro come Kool G, pensando che se il rapper non avesse capito l’italiano, almeno avrebbe capito il flow, per l’appunto.

"Per la figlia e per la mamma meglio Guè di Vaporidis
rimo da quando i frà dicevano 'zzo guardi? 'zzo ridi?"
("Sgrilla" - Club Dogo, Dogocrazia - 2009)

Questo è il periodo in cui i Dogo iniziano ad affermarsi come simbolo mainstream. Dogocrazia è probabilmente l’ultimo disco in cui c’è ancora il dubbio sul fatto che i Dogo siano più o meno un prodotto per il grande pubblico. Per togliere ogni dubbio, Gué sottolinea come non solo la figlia abbia il poster in cameretta.

“Rimo da quando Ryu faceva Shoryuken in Street Fighter due”
("Trema il Palazzo" — Gué Pequeno, Fastlife Mixtape Vol. 2 - 2009)

I Fastlife sono sempre stati la palestra personale di Gué, grazie alla quale è arrivato a essere il Gué che conosciamo ora, da Ragazzo d’Oro che potrebbe essere benissimo un Fastlife vol. 4, a dischi come Vero e Gentleman. Questo Rimo da Quando è abbastanza didascalico, anche se mi ha sempre affascinato il binomio rap — Street Fighter.

“Rimo da quando i frà ti staccavano lo stemma alla Mercedes
Il Dogo è la mia fede”
("Spaccotutto" – Club Dogo, Che Bello Essere Noi - 2010)

Personalmente — e non solo personalmente — Che Bello Essere Noiè il disco che più di ogni altro disco dei Club Dogo rappresenta lo spirito dei Club Dogo, con quell’unione tra il bragging e l’ostentazione sfrenata, la tecnica di Jake e le rime di Gué. Non è un caso quindi che “Spaccotutto”, primo singolo dell’album, contenga un “Rimo da Quando” che rispecchia tutti i crismi del passato (Gué che fa la cronaca di un fatto molto comune per chi, almeno una volta, ha avuto anche solo un amico zarro), ma si conclude probabilmente nel modo più auto-celebrativo possibile, ovvero con un paragone tra il Dogo e una fede vera e propria.

“Rimo da quando i frà non digitavano ma litigavano (ooh)
Gremo e spiro nebbie di Avalon”
("Grezzo" — Gue Pequeno ft. Vincenzo da Via Anfossi e Montenero, Il Ragazzo d'Oro - 2011)

Come detto prima, Il Ragazzo d’Oro nella sua struttura (molti featuring, posse track, molto Dogo) potrebbe quasi essere un "Fastlife Vol. 4". Per cui è quasi normale che anche qui si recuperino dei temi già affrontati: per quanto — come già detto — Gué ha 900k follower in più di te, lui conosce anche la “vita prima”, sottolineando il tutto con una sporca da occhi a cuore.

“Rimo da quando Fritz ha comprato il suo primo Akai”
("Never" — Fritz da Cat ft. Gue Pequeno, Nitro e Madman, Fritz - 2013)

C’è stato un periodo in cui Gué — nei suoi featuring — omaggiava attraverso una o due barre colui che l’aveva ospitato. E omaggiare Fritz da Cat con un “rimo da quando” vuol dire riconoscere al producer un ruolo di rilievo nella scena. D’altronde il Gatto era tornato dopo tanto tempo a produrre proprio per Gué, con “Dichiarazione”.

“Rimo da quando andava la maglietta dentro
Telefonini piccoli, come gli accendini Bic, sì, ti sento”
(“Trap Phone” — Gué ft. Capo Plaza, Sinatra — 2018)

Sinatra, come definito Gué stesso, è una “papponata”, un disco che parla di sesso, droga e soldi, zero pretese, ed è per questo che ci è sempre piaciuto. È l’emblema del Gué più volgare e immorale dei decenni passati. E tra il meglio del peggio della moda dei decenni passati c’è sicuramente la maglietta dentro ai pantaloni—che fosse il periodo delle t-shirt attillatissime con jeans super skinny tipo muta da sub o delle polo 4 taglie più grandi appallottolate nei chino, Gué stava già rimando.

Rimo da quando hanno ucciso Versace
E più la cerco e più non trovo pace
(“Parte Di Me” – Gué ft. Carl Brave, Mr. Fini — 2020)

Partendo dal presupposto che Gué di cazzate non ne dice, noi i calcoli li facciamo lo stesso. Gué ha 40 anni, Versace è morto nel ‘97, significa che rappa da quando di anni ne aveva 17. E infatti è esattamente a 17 anni che, insieme a Dargen D’Amico e sotto il nome de “Il Guercio”, cominciava la sua carriera da rapper.

Rimo da quando andavano gli Evisu
E chi aveva un tattoo in viso forse aveva ucciso
(“VENEZUELA 64 Bars – Gué, Red Bull 64 Bars, The Album — 2021)

Evisu, si sa, è da sempre uno dei brand di jeans preferiti dai rapper, fin dai tempi dei primi di mixtape di Lil Wayne. Sono un vero e proprio status symbol di ricchezza, il denim da invidia per eccellenza. “E una cifra di cloni coi cinquecentouno, solo perché gli Evisu stanno a cinquecento l’uno”, diceva Jake La Furia in “Spacco Tutto”.

Rimo da quando facevano le tre carte (You know)
Sono l’ultimo player prima che la razza si estingua
(“Fast Life” — Gué & Dj Harsh, Fastlife 4 — 2021)

Tra tutti i progetti del rap italiano usciti quest’anno, Fastlife 4 è stato sicuramente uno di quelli che hanno spaccato di più. È un mixtape che ti ricorda bene cosa significhi fare rap per davvero, scrivere le barre e buttarle su una base. Un “rimo da quando”, perciò, non poteva mancare. Il gioco delle tre carte è una truffa secolare, un trucchetto nato come gioco a premi, ma finito per diventare solo un inganno per polli. Per le strade di Milano, a cavallo tra i Novanta e i Duemila,  era facile cadere nella trappola di decine di questi mezzi prestigiatori.

Bonus:

Che il “Rimo da Quando” sia un marchio di fabbrica lo dimostra anche il fatto che con il tempo un sacco di rapper hanno deciso di riprendere questa formula — basti pensare a Turi in Fritz del 2013 o a Clementino in “Quei Bravi Ragazzi”, proprio con Gué. Ce ne sono due, però, che più di altri, spiccano e che quindi mi sembrava doveroso inserire come sorta di bonus track.

“Rimo da quando Gué non diceva rimo da quando”
("Dogodrama" — Dogo Gang, Benvenuti nella Giungla - 2008)

Che Marracash sia uno dei migliori rapper italiani è dimostrato anche dall’eleganza e la maestria con cui al contempo riesce a omaggiare l’amico e collega Gué e rimanere nello stupido gioco del rap. Il suo “rimo da quando” di "Dogodrama" è proprio pura essenza di rap, quasi una strofa di Kendrick in “Control” ante-litteram.

“La prima differenza che c’è tra me e te è che io
rimo da quando nessuno copiava Gué, zio”
("Capo Status" — Emis Killa ft. Gué Pequeno, Champagne e Spine - 2010)

Per molti Emis sarebbe stato alla lunga l’evoluzione naturale dello stile Dogo: più giovane, più zarro, più milanese. Questo featuring a un certo punto sembrava quasi un passaggio di consegne, dato anche dal fatto che appunto, Emis faceva sua una formula tipica di Gué. Le cose sono andate un po’ diversamente, ma questo omaggio resta uno dei migliori.

Tommaso è talmente giovane che rima da quando Instagram era già roba da vecchi. Seguilo comunque.

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