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Musica

Le canzoni più romantiche del rap italiano

Le canzoni rap d'amore sono le più belle, soprattutto quando le migliori della storia del rap italiano sono tutte in questa lista.
Juta
illustrazioni di Juta
canzoni rap amore
Illustrazione di Juta

È il periodo di San Valentino, la festa dell'amore che ci portiamo sul groppone ogni anno da secoli a questa parte. Tutti ci siamo innamorati almeno una volta nella vita, anche chi di noi sembra da fuori più duro e impenetrabile. Quindi non c'è da stupirsi se in questa playlist di canzoni rap d'amore che abbiamo preparato ci sono sia artisti truci che si scoprono teneri che artisti teneri che diventano tenerissimi. Tutti, a loro modo, cantano la bellezza dolceamara del ritrovarsi nell'altro.

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Trovi qua sotto la playlist Spotify delle canzoni più romantiche del rap italiano secondo Noisey, e poi una lista in cui spieghiamo perché le abbiamo scelte. Cliccaci sopra per ascoltarla su Spotify. Seguila, manda i tuoi brani preferiti alla persona che ami e limona duro alla nostra salute.

canzoni rap amore romantiche

Clicca sulla copertina per ascoltare la playlist su Spotify.

ACHILLE LAURO - "PENELOPE"

Di rap ce n’è poco in questa canzone, e anche d’amore: c’è semplicemente la condizione umana, alla costante ricerca di un amore che poi non si sa bene cosa sia, di un Paradiso che non c’è, giorno dopo giorno a tessere una tela di verità che si disfa di notte con le bugie, costantemente dilaniati tra il conoscere se stessi e il voler bene agli altri. Non c’è una certezza che sia una in “Penelope”, ma solo domande, invocazioni e dubbi: difficile dipingere un ritratto più fedele dell’homo innamoratus. (GS)

AXOS feat. KINA - “50MILABACI”

L’amore è una roba multiforme, una situazione cieca in cui parole, sguardi e piccoli gesti possono diventare quello che ci pare, tanto vale tutto. In questo pezzo barre come “Baci che sembran maratone, come Nipsey” rappresentano alla perfezione questo concetto, che risulta un po’ complesso da spiegare senza esempi pratici. ‘The Marathon’ per dire limonare per me è più che ok. (MR)

BASSI MAESTRO - "CAPIRAI"

"Capirai", come dice lo stesso Bassi Maestro nella intro parlata, è una delle poche canzoni d’amore di un rapper dalla discografia ricchissima (e infatti la troviamo ne L’ultimo testimone, uno dei suoi album più sperimentali e riusciti). È un pezzo molto dritto, pochi fronzoli e zero retorica, un po’ romantico un po’ grezzo proprio nello stile di Bassi. “Ti voglio un bene onesto” mi sembra ancora oggi una delle cose più belle da dire a una persona a San Valentino. (MC)

CANEDA - "LA VITA SOGNATA DEGLI ANGELI"

Di Caneda, zarro dal cuore tenero, ho già scritto tanto. Questa è una delle sue creazioni più tenere. Il beat di "A Thousand Miles" di Vanessa Carlton, letto morbido su cui lui si lascia cadere ruvido. Come nei film che si riflettono in lui quando fa musica, le immagini sono nitide: i fiori, il paradiso, il sesso, la dipendenza, le sue conseguenze. E le lettere "Tra cento spose io scelgo te", piano piano, si rivoltano come rulli di una slot e si trasformano in "La legge vieta che due angeli siano felici". Hai perso! Metti un altro gettone, tira la leva. (EA)

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CARL BRAVE X FRANCO126 - "ALLA TUA"

Tra tutte le canzoni per immagini che compongono Polaroid, "Alla Tua" è la più dolce. La sfiga e la consapevolezza della fine non se ne vanno, intendiamoci. Ma si fanno contorno, e i colori che le riempiono sono accesi, felici: "E mano nella mano / Si incrocia la mia linea della vita con la tua / Com’edere sul muro che si affaccia sulla via", canta Franco nel ritornello come se fosse in una personalissima "Somethin' Stupid" con la sua lei. (EA)

CARL BRAVE - "CAMEL BLU (FEAT. GIORGIO POI)"

"Camel Blu" è una canzone che, immagino, sarà stata scritta a tardissima ora da un Carl appena rincasato e in pessime condizioni psicofisiche dopo una notte pesante ma già agrodolce a ricordarla: ha proprio il sapore della nostalgia di una cosa appena passata, magari passata da dieci minuti. Però la dedichiamo lo stesso. (MC)

CHIELLO - “ACQUA SALATA”

Niente coca, niente cash, niente rolly, niente ferri: Chiello ha preso e ha fatto la cosa più lontana possibile da tutto ciò che è la FSK, un po’ come Lady Gaga che a una certa s’è messa a duettare con Tony Bennett. Ecco, a differenza dello svarione di Gaga, a Chiello lo stravolgimento è riuscito molto bene e “Acqua Salata” è un pezzo dritto, semplice, onesto, che emoziona, e una volta che si è superata la fase di spaesamento nel sentirlo dire “E tu hai versato le lacrime, hai strappato le pagine / Sei scappata e hai detto: 'Vattene, non voglio combattere / E tu hai versato le lacrime, hai strappato le pagine / Sei tornata e hai detto: Ti amo davvero” non si può non apprezzare la cazzimma di un ragazzo, che con una fan base abituata a gasarsi con testi su droga e crimine, rischia e scrive una ballad romantica a duemila. (CS)

CLAVER GOLD - “LA CICALA”

Frammento di ventricolo risalente a quando me ne fregava ancora qualcosa di quello che dicevano nei pezzi rap. Scritta bene, forse troppo, cheesy e sentita. Di base la roba che mi ascolto quando le tipe non mi scrivono per più di 12 ore. "Dall'alto si scruta il mare del timore mi guiderà l'amore, ma qui non c'è timone." (FN)

CLUB DOGO - "NOTE KILLER"

La cosa buffa di “Note Killer” dei Club Dogo è che il ritornello preso fuori contesto sembra il perfetto inno del fattone. E invece “la droga più potente che c’è” è la ragazza per cui i gangster romantici interpretati da Jake e Guè rubano diamanti e scappano dalla polizia. “Schiverò una pallottola, ma - mio Dio - non sopravviverò al tuo addio”. (TT)

CLUB DOGO - "LLCD (LADIES LOVE CLUB DOGO)"

Quando pensi di esserti perso "l'unica", la "the chosen one", ti ascolti questa e ti rendi conto che per fortuna ti innamorerei di mille altre stupende, il tuo cuore verrà scippato per l'ennesima volta, la tua nave naufragherà ancora, e ti commuoverai risentendoti nelle parole spezzate pronunciate da un volto morbido mentre se ne va—ancora—per l'ultima volta. (FN)

COLLE DER FOMENTO - "MIGLIA E PROMESSE (FEAT. KAOS)"

In un capolavoro che parla della vita a 360 gradi, la strofa di Masito riesce a essere una delle migliori dediche che abbiamo sentito negli ultimi tempi, nonché la prima volta che - in un pezzo fatto di verità pura - si rivolge in un testo alla sua compagna: "Sono triste quando non ti vedo / Ti ho cercata in ogni angolo del mio pensiero / Ho grattato mille volte il nome sopra il muro / Ho imparato a riconoscerti anche nel buio." (FS)

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DARGEN D'AMICO - "BERE UNA COSA"

E adesso una breve fanfiction di San Valentino. "Bere una cosa" è una canzone che Dargen D’Amico, dal vivo, non canta mai. Una volta gli ho chiesto perché e lui ha lasciato che la mia domanda si disperdesse nell’aria, quindi ho provato a colmare quel vuoto con delle ipotesi, scartata automaticamente quella della disaffezione ("Bere una cosa" è stata reincisa due anni fa nel disco Variazioni, che nei concerti veniva riproposto integralmente, o quasi: "Bere una cosa", no). L’ipotesi che preferisco è questa: la ritrosia di Dargen è dovuta ad un patto stretto con la persona a cui è dedicata la canzone, che gli ha permesso di metterla nel disco solo se non l’avesse mai dispersa cantandola davanti ad un pubblico. Ma allora perché pubblicarla? Perché era troppo bella per rimanere solo il provino allegato ad una email. (MC)

DARGEN D'AMICO - "MALPENSANDOTI"

Dargen D'Amico scrive di tante cose, e quindi di D'io, e una delle sue declinazioni è l'amore. E quando D'Amico scrive D'Amore lo fa per tutti, e quindi per ognuno di noi, e quindi ha senso - dato che questa classifica l'abbiamo scritta in tanti - che ognuno di noi abbia una propria canzone d'amore di Dargen preferita, e che quindi qua sotto ce ne siano altre. "Malpensandoti" è la mia: parole di sospensione, una serie di movimenti fisici (da Milano all'aeroporto, percorrendo la tangenziale) e del cuore (che batte più forte man mano che diminuisce la distanza con l'oggetto amato). E poi, quando Dargen la vede, non ci pensa più. E non sa se è lontana o vicina - come i bimbi la TV. Può finire la sospensione, è tornata la terraferma. Sia sotto i piedi di lei che di lui. (EA)

DARGEN D'AMICO - "SMS ALLA MADONNA"

Per quanto mi riguarda la più bella canzone d'amore mai scritta perlomeno da quando esiste l'amore. Il ritornello, nella morbidezza dei suoi accostamenti di consonanti, è la rappresentazione fonetica della sensazione che si prova quando abbracci la tua metà da dietro e affondi il tuo volto scheggiato nei suoi capelli: è successo un pasticcio totale, una creatura mi ha scippato il cuore, la prego Signore forse lei, per favore, riesce a farselo ridare.

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In questo caso impossibile per me non citare la risposta che mi diede Dargen D'Amico in persona quando, anni fa, gli ho chiesto in chiusura di un'intervista per chi fosse "SMS alla Madonna" (che per la cronaca ho dedicato a ogni donna della mia vita): "Nome e cognome? Come sempre capita per le persone, per lo meno per quelle che vivono una vita reale, ci sono dei contatti che ti fanno scaturire un brano. In quel periodo c'era un contatto con la realtà, ma non credo che le canzoni siano delle fotografie di esseri umani, sono più che altro dei ritratti di paesaggi all'interno dei quali ci sono anche degli esseri umani. Se le vai a guardare non saresti in grado di riconoscere nemmeno le persone, perse nel paesaggio. In quel caso però sì." (FN)

DARK POLO GANG - "SPEZZACUORI"

In una scena trap in cui conquistare “la tua tipa” è un atto quasi doveroso, “Spezzacuori” è il manifesto definitivo: “Vestito rosso come fosse San Valentino / Baci Perugina, baci a quel poverino.” (GA)

FABRI FIBRA - “STAVO PENSANDO A TE”

Descritta da Fibra come la hit malinconica di Big Fish “versione West Coast, dopo che ha ascoltato Drake”, la storia d’amore al centro di “Stavo Pensando a Te” è raccontata come una lettera aperta ad una relazione andata male, o forse che doveva andare male, fatta di draghi che volano in spiaggia e di profumo che ti rimane addosso. Il pezzo senza dubbio più romantico di Fabri Fibra è un racconto complesso dei sentimenti e le loro circostanze, che alterna la logica “incontrarci” / “lasciarci” in testa e poi in coda, in un vortice di rimorsi e un flusso talvolta sincero e risoluto, altre in attesa di una risposta. E che ci dice quanto a volte è giusto anche così, ché in fondo la cosa più emotiva per un essere umano è il ricordo. (GC)

FRAH QUINTALE - “DUE ALI”

“Quanto è bello fumare con te / Quanto è buona quest’erba / Se mi scioglierà il caldo che sale ci tufferemo negli occhi a vicenda / Quanto è bella l’estate con te anche se restiamo a casa / Anche il tuo giardino sembra il paradiso / Come fai come fai come fai uh”. Ci voleva Frah per una canzone che parla d’amore preso bene, tutta fumate, scopate, giri in macchina, la spiaggia e fare l’alba. Insomma, un pezzo su i primi sei mesi in cui si sta insieme, con quell’adrenalina lì, che finisce nel momento in cui si lascia lo spazzolino a casa dell’altro, ma nel frattempo balliamo. (CS)

FRAH QUINTALE - “CHANEL”

“Scusa, hai mica da accendere? Ero qui in giro col mio cane – ah ma non ho un cane – e sono uscito senza ganja e cartine.” Potete sempre cavarvela con pochissimo in caso di una cottarella per strada, provando qua e là a buttare l'occhio nella sua borsa di Chanel (anche perché oh, c'avete pur sempre una fame chimica che lévati).

Qui il cuore di Frah Quintale pompa romanticismo e sangue old school – questa Neffa te l'appoggerebbe tantissimo, bravo bravo. Nella sontuosa produzione di Ceri è presente peraltro un sample di LLCD (“Lascia una scia di profumo tipo sacchetto di weeda”). (ST)

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FRANK SICILIANO - "BUONGIORNO"

Frank Siciliano ha una di quelle voci suadenti e un po' maldestre, quelle perfette per accompagnare le mattine - anche se l'acqua emotiva di cui è in buona parte composto, come tutta quella del mondo, si muove grazie alla luna. "Buongiorno", pezzo d'apertura del suo unico album, è la pace di un riabbracciarsi all'alba. (EA)

GEMELLO - "PULPEPRE"

È dagli anni Cinquanta che lo diciamo: night time is the right time to be with the one you love. Gemello lo sa, e vola nello spazio su un fottuto battello interstellare, dove il giorno non arriva mai, così può stare con la persona giusta nel momento giusto per sempre. C’è anche un fantastico congiuntivo sbagliato sul finale, e nulla dice amore e passione come un congiuntivo sbagliato. (GS)

GHEMON - "QUALCOSA PER TE (FEAT. KATERFRANCERS)"

La cosa più bella che Ghemon dice insieme a Katerfrancers, in questo frammento di discorso amoroso via telefono, è "non possono dividerci nemmeno dividendoci". Perché è una frase così semplice che contiene il riverbero di tutte quelle che la precedono e seguono, e annulla ogni cosa con un ceffone di dolce evidenza. (EA)

GUÈ PEQUENO - "BRIVIDO"

Ogni tanto anche G mostra di avere un cuore, e che all'amore in fondo tiene più di ogni altra cosa. Tipo un film, un drink, la marijuana, una miss mezza brasiliana, una hit, una suite a Copacabana e un rave in mezzo alla Savana. (FS)

KETAMA126 feat. FRANCO126, FRANCO CALIFANO - “COS’È L’AMORE”

A interrogarsi cosa sia mai “questo sentimento popolare” (cit.) sono due esponenti della luccicante e sempre più protagonista scena romana rap/trap. Un manuale d'amore esemplare che continuerà ad essere sul pezzo; perché immerso in una macro riflessione dei poeti trasteverini di cui abbiamo bisogno – ma che forse forse non meritiamo. 

Il brano, prodotto da Don Joe, è ormai un cult di quelli veri, anche solo per la preziosa traccia audio inedita del Califfo. A scrivere d'amore so boni tutti, perché “tanto fa rima con il cuore / Ma pochi sanno che cos'è”. (ST)

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LUCHE - "TI AMO"

Quando Luche parla di una cosa specifica non si ferma mai alla superficie e "Ti Amo" è un manifesto della sua voglia di dettagli, particolari, sguardi approfonditi. Il soggetto è la sua relazione con una donna che gli ha insegnato ad amare: lui si trova di fronte a lei e si arrende all'evidenza, "se sono qui è perché ti amo" - qui, alla foce di un fiume fangoso che comincia a farsi limpido, affascinante e spaventoso come il mare. (EA)

MADAME feat. FABRI FIBRA - “IL MIO AMICO”

"Il mio amico" contiene un incipit memorabile: "Il mio amico fa scelte sbagliate con una poesia tale che a volte fa dimenticare cos’è il bene e il male". Mi piace pensare che sia una canzone d'amorenonostante il suo probabile destinatario venga appellato esclusivamente "amico": come in tutte le canzoni di Madame il confine tra attaccamento ed esigenza è sfumato, a tratti sovrapposto. Come Luigi Tenco nel secolo scorso, Madame mette a nudo l'affetto per mostrarne i presupposti fisiologici, i quali si rivelano come i veri ingranaggi che lo regolano: la necessità e il bisogno di avere accanto un corpo amico che ci faccia sentire al sicuro, a casa. (MC)

MARRACASH feat. MADAME - “MADAME - L’ANIMA”

Persona è l’album della messa a nudo di Marra, e di amore tossico, disfunzionale, distruttivo, feroce ce n’è parecchio. Qui, però, siamo oltre la nudità, qui il King ci fa guardare con gli infrarossi dentro, appunto, la sua anima, in un pezzo spiazzante, dove dialoga con Madame, le dice che “Sei l’anima / Sei la mia metà”, ma pure che ha sognato di ucciderla, che l’ha spinta ad essere altre donne, e quando lei risponde “A volte sono tutto (sono tutto), spesso sono niente (sono niente) / Mi cerchi come Dio (Dio), ma quando sei cenere /Ma non potrai dimenticare”, ci sembra di veder scorrere davanti agli occhi un film che oggi potrebbe essere qualcosa di simile a “Malcom & Marie”. Affonda in luoghi oscuri, “L’anima”, è per quel che mi riguarda è da dosare con molta cautela, più o meno quanto i video ricordo di quando andavamo ai concerti. (CS)

MASSIMO PERICOLO - “MISS”

“Miss” è in realtà una canzone che parla di una rottura, ma credo si possa dire che alcune delle cose d’amore più belle si riesce a dirle solo dopo essersi lasciati. Qui Massimo Pericolo fa quel che gli viene meglio, cioè essere crudo e triste e incazzato insieme. Dice: “Non è più mia e lui le sfonda il letto, e a me si sfonda il petto. E io gli sfondo il setto, a quello scemo lì”. Forse non è una frase d’amore in senso stretto, ma in queste parole di sentimento ce n’è parecchio. (ML)

NEFFA - "NON TRADIRE MAI (FEAT. AL CASTELLANA)"

Quanto spacca la prima strofa di "Non tradire mai"? Neffa è stato il più grande di tutti, e lo dimostrava anche nel parlare d'amore con tre parole: "Tu sei la parte che mancava / L'elemento del mio rinascimento / Siamo soci in sbattimento." (FS)

NICOLA SICILIANO feat. KETAMA126 - “RESTA CU ME”

Il napoletano è la lingua dell’amore, si sa, eppure non ha il verbo “amare”. Te vojo bbene, si ‘o core mio, lo si può dire in mille altri modi. Tipo, “Ca quand o ciel è scur c starran e stell a fa luc p te”. Però oh restaci con me, che allor si nun vuò resta m ngazz. (MR)

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NITRO feat. VEGAS JONES - “OSSIGENO”

La cosa più impressionante di questo pezzo è il fatto che “ossigeno” è una parola sdrucciola, cioè ha l’accento sulla terz’ultima sillaba, quindi le rime del ritornello hanno tutte l’accento spostato indietro e suonano sospese, esitanti, proprio come esita il protagonista della canzone, che sa che l’amore fa soffrire ma è necessario e che a volte la persona giusta sembra sbagliata. (GS)

NOYZ NARCOS - "MY LOVE SONG"

Prima di "My Love Song" Noyz non aveva praticamente mai mostrato il lato tenero del suo cuore nero, lacerato, gonfio di alcool e sangue. Ma poi è arrivata una ragazza che ha scelto di non chiamare "sgrilla", che gli ha fatto scrivere le parole "Tu non c'hai idea quanto me manni in fissa / Quando te presenti così fica pari la Madonna crocifissa", che ci ha regalato la canzone d'amore più truce della storia d'Italia. (EA)

PRETTY SOLERO - “CARABINIERI”

E non mi importa più niente di te / O forse mi sembri tutto perché”.

Se proprio ve lo stavate chiedendo: non è una canzone contro l'Arma dei Carabinieri (come giustamente poteva suggerire il titolo). L'anima più romantica della 126/Love Gang mira dritto al cuore con il brano più emozionante di Rione Sentimento. Il pezzo procede attraverso una narrazione frammentaria; tra serate alcoliche di Capodanno e le passeggiate al mare di Ostia. Al suono di sirene spiegate: Pretty Solero scrive, interpreta e racconta – con un trasporto da mozzare il fiato – una vita di coppia che continua a non passarsela benissimo. Ma l'happy ending è assicurato con “Tutti i casini che ho fatto ieri, ah / E oggi sembriamo scemi, ma / Almeno siamo vivi, meglio così”. La fragorosa chitarra sul finale fa tutto il resto – amplificando il climax di questa ballatona travolgente. (ST)

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PRETTY SOLERO - "MAGLIONE BLU (FEAT. GENERIC ANIMAL & POPULOUS)"

Pretty Solero è il componente più sentimentale di tutta la Love Gang, che a sua volta è la gang più sentimentale della scena rap italiana. “Maglione blu” è un pezzo romantico quanto malinconico: il rapper rimugina su una storia conclusa da un anno dopo aver ritrovato l’indumento che la sua ex gli aveva regalato. Se passerete San Valentino da soli ricordate che “pioveranno petali dal cielo”. (TT)

QUENTIN40 - "FAHRENHEIT"

Questa sembra una canzone che parla della Bovisa, e per la maggior parte lo è. Ma è anche, nell'incipit, un incontro. Le parole sono tagliate perché suonano bene o perché non riescono a uscire? Non è facile offrire da bere a guance così quelle. (EA)

ROSA CHEMICAL feat. BORO BORO - “TU MI FAI”

Reggaeton che vale come un biglietto di sola andata per le Hawaii. L'ultimo e umile (soffermatevi su “Vengo dal niente, perciò niente mi basta / Tu sei quel pezzo del puzzle che mi manca”) trasformista della scena, più vicino all'esuberanza latina di Bad Bunny, convoca l'amico Boro Boro per un brano suadente. Romanticismo ad alta quota. E si vola! (ST)

ROSHELLE - “00:23”

Premetto che Roshelle è una mia crush da quando siamo andate insieme al concerto di Achille Lauro e mi sono trovata davanti una delle tipe più intelligenti, curiose e gentili che abbia mai intervistato, ma risolto questo conflitto d’interessi credo che il suo “00.23” sia davvero un pezzo di cristo, che, oltre a farci sentire al massimo la bellezza della voce di Rosh, parla esplicitamente di una storia d’amore tra due ragazze, e trovatemene un altro in Italia. Il racconto è quello che accomuna l’umanità tutta, fatta eccezione per gli assassini seriali di cui è piena Netflix, e cioè quel momento della vita in cui incontri qualcuno che ti fa impazzire, ma quel qualcuno ti tromba e ti molla. Perciò quel “Lei mi prende veramente / Mi bacia ma so già che mente” ognuno di noi lo assocerà ad una faccia che, a seconda del tempo che è passato dall’ultima sfortunata volta che la si è incontrata, potrebbe essere ancora appesa sul muro e bersagliata di freccette, o lontana, alle nostre spalle, che, come di Rosh, “Se penso a com’ero, io non ti vedevo come sei davvero / Adesso penso “meno male, torno alla vita normale”. (CS)

SALMO - "IL CIELO NELLA STANZA (FEAT. NSTASIA)"

“Il cielo nella stanza” è una canzone sdolcinata e imbarazzante. Mi fa sentire talmente a disagio sentirla che è come se mi teletrasportasse fino alla prima superiore, quando limonare era un’attività che ti faceva sudare come una partita di calcio e ti lasciava col mento che colava di bave miste e ascoltare una canzone così avrebbe portato a una lunga sessione di abbracci scomodissimi, con la testa affollata di pensieri. Che cosa terribile e incomprensibile e importantissima che è il primo amore. (GS)

SFERA EBBASTA - "BANG BANG"

La prima frase dice "non è una canzone d'amore", ma a chi vuole raccontarla Sfera? Eccome se è una canzone d'amore, e anche una davvero bella. Certo, l'amore quando si diventa famosi è un bel casino: "Dici che non ho più tempo per noi / Ma se mi cerchi mi trovi, lo sai / Dove vuoi, quando vuoi, ti aspetto giù / Dove andiamo è uguale, decidi tu." (FS)

SLAIT, THA SUPREME feat. MARA SATTEI, COEZ - “ALTALENE”

A che cosa serve un lockdown lungo un anno, se non ad alternare abiti di pile a tute di felpa, riscoprire il potere lenitivo del white russian ed ascoltare canzoni romantiche che parlano di pioggia? Ha colto lo spirito del tempo (infame) che stiamo vivendo, quella coppia micidiale che sono Mara Sattei e Coez, quando ci cantano non solo il ritornello-tormentone del 2020 che ci ha fatto ululare “Non piove più-uh-uh-uh-uh / Quando sei te, con me, qua”, ma pure quel “dici che, siamo in due, ma decido sempre io / Ognuno per, le strade sue, ma mi giro sempre io / E non sento più rumore di questo temporale / Quando sei tu con me qua”. Mara e Silvano hanno colto lo spirito di questo tempo un po’ spietato, che non ci ha reso migliori, ma che di sicuro ci fa sentire più forte il bisogno di qualcuno che ti dica che basti tu, perché le cose facciano meno schifo. (CS)

SOTTOTONO - "TRANQUILLO"

Più ancora de "La Mia Coccinella", questa è la canzone rap romantica per eccellenza. Pomeriggi oziosi fatti di amore, la domenica, il letto. Netflix and chill prima dell'esistenza del concetto di Netflix and chill, ma del resto tormento era Drake prima di Drake. (FS)

SOULCÈ, TEDDY NUVOLARI feat. MECNA - "LASCIAMI ANDARE"

Prima di tutto colgo l'occasione per ricordarmi che, nonostante qualsivoglia periodo buio della mia vita, fatico a trovare conforto nelle parole di Mecna come invece capita a un sacco di gente. Ciononostante, essendo lui un lagnoso come in fondo tutti siamo, ha senso che io questa l'abbia sentita: "Parte della mia vita a fare i conti dei danni a parte della tua vita, dettagli. A parte che ormai è finita, a parte che quando parli tu sei me, anche se non se ne accorgeranno mai gli altri." (FN)

SPERANZA - “IRIS”

Probabilmente la canzone d’amore travagliato più vera del 2020. “Il mio rancore porta un nome / Iris”: il rancore è uno dei sentimenti meno scontati che si possano provare e soprattutto di cui si possa parlare senza mettersi a nudo, cosa di cui i testi Speranza necessitano, sempre. Parla di un “amore senza amore”, una donna “regina del mio cuore e puttana dei miei sogni”, immagini illogiche e fortemente antitetiche che sanno però descrivere bene la circostanza di una relazione tormentata. (MR)

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TAURO BOYS - "VIENI CON ME"

Il concetto di tempo è centrale in questa ballatona del TauroTape2: per conquistare la sua amata Prince si prende gioco dei suoi amici che fanno rap da un anno senza successo, ma gli anni diventano dieci quando Maximilian inizia a fare promesse di una vita insieme. Se la ragazza deciderà di andare con lui avrà “sempre qualcosa nel piatto” (e non parla “di steccarci un sasso”). (TT)

TEDUA - "ACQUA (MALPENSANDOTI)"

Rieccola: allora non sono il solo ad essermi innamorato di Dargen che ama al terminal degli arrivi. Sarà capitato anche a Tedua, che gli ha reso omaggio ripetendo le sue parole. E le ha usate come cardine attorno a cui roteare la sua educazione sentimentale. Lei si vuole scopare "uno zarro di quartiere", lui è se stesso: "infatti ho fatto Tedua". Ma ora lui è indurito, lei si è fatta più sottile; lui "roccia"; lei "fiore che sboccia". E ora - come in un sasso, carta, forbice del cuore, come bambini - giocheranno a farsi male. (EA)

TEDUA - “SAILOR MOON”

Tedua in questo pezzo torna a essere il Ryan di Aspettando Orange County. Parla di un amore giovane, e descrive un piccolo idillio, ambientato in Corso Buenos Aires e zarro quanto basta: «Ricordi quel bacio dato al semaforo, sul mio cinquantino con la marmitta truccata?». Poi però è finita, e lei si è presa una sua felpa. A lui che «ci teneva abbastanza» restano soltanto i ricordi delle «esperienze, quelle fatte assieme» che non vuole e non può scollarsi dalla pelle, come il profumo di una persona che hai tenuto stretta dopo che è ora andata via. (ML)

THE NIGHT SKINNY feat. RKOMI, QUENTIN40 - “FARE CHIASSO”

“Fare chiasso” è un pezzo che ti fa venire voglia di dire «ti amo» per prima, anche se forse è avventato e hai paura che finisca male. Ci sono le voci ruvide e dolci di Rkomi e Quentin40 su un base che campiona “Inside My Love” di Minnie Riperton, che già di suo è tra i pezzi più languidi della storia della musica. Nel ritornello Rkomi ripete “Io non so dire ti amo senza fare chiasso, non so pensarti piano, amore, non svegliarti”—mi piaci così tanto che vorrei urlarlo oppure scrivermelo in fronte: non posso farlo, ma posso metterlo su un beat e dirlo a tutti e quindi anche a te. Quentin40 aggiunge: “Non sembri perfetta, sembri solo tutto quello che mi manca”, che mi sembra la dichiarazione d’amore che si aspetta per tutta la vita—non ti amo perché sei perfetta, ma ti amo perché senza di te mi manca un pezzo. (ML)

TUTTI FENOMENI - "PER QUANTO TI AMO"

“Per quanto ti amo cancello Tinder” è a mani basse la dichiarazione d’amore più sincera che potrete trovare in una canzone rap italiana, nonché la miglior rappresentazione di cosa significa monogamia nel 2019. Se questa sera vi mancheranno le parole giuste davanti al/la vostro/a partner Tutti Fenomeni è qui per salvarvi. (TT)

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