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Ho provato varie droghe in ufficio per vedere come sarebbe cambiato il mio lavoro

Lavoro nel call center di una banca, e i ritmi sono sempre serrati. Ho provato un po' di tutto, dall'hashish al Modafinil all'LSD, per capire come cambia il lavoro sotto l'effetto di droghe.
Foto di Michael Segalov.

La sapete quella dei tizi dell'alta finanza che vanno pazzi per la cocaina? Immagino di sì, perché ormai è un cliché: i cattivi di oggi che pippano righe pantagrueliche da tavoli di marmo mentre lanciano i dadi del nostro destino, mentre litigano su chi ha l'abito in fresco lana migliore.

Per quanto sia un'esagerazione, senza dubbio c'è una parte di verità. "La cocaina ti rende meno sensibile alle esternalità e velocissimo a fare le cose," mi ha spiegato Philippe*, Junior Portfolio Manager in una delle principali banche europee. "Hai appena il tempo di capire cosa devi fare, che hai già cominciato a fare tutto."

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Ho passato più di un anno a lavorare ai piani bassi di una banca, lontano dai vertici ma pur sempre nel vivo: al call center. Nonostante non avessimo niente a che spartire con i tizi di cui sopra, anche tra noi banalissime cavie del servizio clienti c'era chi faceva uso di cocaina per affrontare la giornata.

Non che coi nostri stipendi potessimo permettercelo. Ma forse è parte del meccanismo: vestiti come nel lavoro che vuoi arrivare ad avere e prendi le droghe che speri un giorno di poterti permettere senza problemi. Tra gli habitué c'era un manager, un uomo basso e calvo talmente energico che era difficile dire quanto fosse colpa della cocaina (secondo me, comunque, un buon 30 percento). Mi capitava persino di sentire il tintinnare delle chiavi nei bagni e qualche sniffata, anche se alcuni più riservati usavano carte di credito al posto delle chiavi e tiravano lo sciacquone mentre sniffavano.

A quanto ne so, i miei colleghi facevano uso di cocaina in risposta alla natura stressante del lavoro. Per me, invece, era colpa della noia, dell'odio che nutrivo nei confronti del lavoro e di un interesse per la sperimentazione con le sostanze. Perciò ho provato altre sostanze durante il turno, e ne ho annotati gli effetti qui sotto (SPOILER: drogarsi al lavoro è uno spreco di droga. Oltre ai rischi per la salute, al costo e al fatto che i cubicoli dell'ufficio non sono un posto adatto ai viaggi psichici, farsi beccare a fare qualcosa di illegale è una strada rapida e sicura per la disoccupazione).

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MODAFINIL

Blister di modafinil. Foto di Hannah Ewens.

Un farmaco relativamente economico che si può reperire tranquillamente online, dà una stimolazione lucida e priva degli effetti nevrotici delle anfetamine o della parlantina della cocaina. Molti dicono che migliori l'umore, che stimoli le facoltà cognitive e che (stranamente) acuisca l'udito. Ha anche un fandom molto esteso, perciò se vi piacciono le conversazioni noiose con gli sconosciuti, c'è il bonus aggiuntivo di finire a chiacchierare su Reddit di dosi e marche e di tutte le altre cose che potreste benissimo cercare su Google.

Alcuni dicono che il Modafinil non abbia effetti collaterali, ma probabilmente dipende dal fatto che non sono ancora stati fatti studi a lungo termine. Io stesso, e altri come me, abbiamo sentito una strana sensazione di freddo. Personalmente ho anche avuto una breve nausea—che potrebbe dipendere dal fatto che quando l'ho preso mi sono dimenticato di mangiare. Comunque, mi ha dato lo stranissimo desiderio di continuare a lavorare senza distrarmi.

ANFETAMINE (RITALIN)

Il Ritalin è essenzialmente cocaina per bambini. È meno rischioso, più economico e molto più discreto, dato che non devi chiuderti a chiave in bagno ogni mezz'ora. Gli effetti collaterali includono mal di testa, tremore diffuso e una fastidiosa coscienza della velocità a cui ti batte il cuore. Al lavoro, mi ha permesso di affrontare le telefonate con enorme attenzione ai dettagli. Questo stesso fervore si riversa tuttavia in qualunque altra attività che non ha a che fare col lavoro, per esempio discutere del rapporto di una collega con i suoi "nipoti ingrati" o cercare le statistiche delle partite di squadre di calcio di infima lega che fino a quel giorno non avevo mai sentito nominare.

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LSD

Foto di Troy Farah.

Il microdosing—la pratica di prendere piccole dosi di psichedelici—non è una novità sul lavoro. Negli anni Sessanta alcuni scienziati ne facevano uso, e il Nobel Francis Crick gli attribuisce i meriti del suo lavoro sulla struttura del DNA. I vip di Hollywood ne prendevano per fare psicoterapia, e la recente moda degli scanner cerebrali ne ha rivitalizzato il potenziale. Se preso in piccole quantità, l'acido dà un effetto stimolante meno pericoloso per l'organismo delle anfetamine. Nella Silicon Valley lo usano per il problem solving.

Un giorno ho deciso di prendermi un quartino (25 microgrammi) prima del turno nella speranza di seguire gli esempi qui sopra. Per qualche miracolo non ho dovuto passare troppo tempo al telefono prima di essere chiamato a fare brainstorming per capire come migliorare il lavoro nel call center. Mi sono ritrovato ad articolare piani veramente ben articolati per migliorare l'efficienza e ridurre i tempi d'attesa delle chiamate. Ho passato il resto della giornata abbastanza di buon umore, riuscivo a concentrarmi e a lavorare bene.

Detto questo, sono consapevole che le cose possano andare molto male. Albert Hoffman non ha chiamato il suo libro LSD. Il mio bambino difficile a caso. La risposta agli psichedelici è variabilissima. Questo quantitativo non mi ha dato problemi, ma avrei preferito mille volte essere fuori al sole o a fare qualunque altra cosa piuttosto che discutere di efficienza.

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VALIUM

I tranquillanti possono far scomparire parte dell'irritazione che viene dal sentirsi mandare ripetutamente a fare in culo, e il Valium mi ha permesso di lavorare in modo controllato e produttivo. Comunque, il problema è la discrezione: se ne prendi per più di cinque giorni di fila puoi ritrovarti dipendente, e smettere di prendere valium può causarti sintomi contraddittori come ansia e irritabilità. Sul lavoro mi ha causato anche annebbiamenti post pranzo e, sulla strada verso casa, mi ha fatto scedere più volte alla fermata del bus sbagliata.

CANNABIS (DA INGERIRE)

Questa è stata davvero una pessima idea. Ho preso una capsula di olio di hashish 45 minuti prima della pausa pranzo per godermi la botta in tranquillità. E così è stato. Sono andato al supermercato, ho fatto incetta di barrette al caramello e le ho ingollate per i 60 minuti di pausa prima di tornare al lavoro. Ma poi, appena ho messo piede in ufficio e sono stato investito dall'aria condizionata, mi sono reso conto di quanto fossi fatto—al limite della paranoia. Se ne sono resi conto anche due miei colleghi, che mi hanno preso da parte e mi hanno fatto il culo per la mia faccia (sembrava che mi avessero tatuato con l'inchiostro rosso i bianchi degli occhi). Sono stato in grado di fare il mio lavoro, ma non voglio ritrovarmi mai più in quello stato d'ansia.

COCAINA

La concentrazione sale e la fatica non si sente. Parli senza sforzo e in tono entusiasta. Tuttavia, ho fatto fatica a trattenermi con i clienti difficili. Devi fare richiamini troppo di frequente per un lavoro che ti tiene molto al telefono e in cui i capi sono severi. I segni di assunzione sono evidenti. Il prezzo alto. I rischi per la salute ancora più alti. Ti fa ricominciare a fumare. Mi sono scordato che avevo scuola guida, e questo dopo un giorno di lavoro passato a farmi. Al volante ero impulsivo, sconclusionato e pericoloso. Poi c'è quel costante desiderio nella parte posteriore della tua testa, quella voce che dice che potresti fartene ancora un po', ora. E ora. E ora.

Ripeto, farsi al lavoro è un terribile spreco di droghe, e un modo immediato per mandare al diavolo le tue aspettative di vita. Dover lavorare per vivere è già abbastanza dura per i nostri corpi.

*I nomi sono stati cambiati

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