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Porno

È giusto che i fan facciano sesso con le pornostar?

L'abbiamo chiesto a Valentina Nappi, che ci ha parlato della noia creata dal fare sesso sempre con gli stessi attori e del futuro dell'industria.
Niccolò Carradori
Florence, IT
Tutte le foto per gentile concessione di Valentina Nappi.

Se esiste un'attività umana da non sottovalutare per abnegazione e devozione, questa è l'onanismo. E come ogni ossessione e pulsione umana, ovviamente, esiste un apparato economico strutturato in modo da drenare reddito: l'industria pornografica.

Negli Stati Uniti il porno genera un fatturato da miliardi di dollari l'anno. Dopo la vittoria sulla censura del governo Reagan e della Commissione Meese negli anni Ottanta e lo sdoganamento dei Novanta, la sua diffusione è stata sempre più ampia, e ha fatto raggiungere il grado di icone ad alcune stelle del settore. Cosa che implicava anche guadagni adeguati. Con l'avvento di internet, però, le cose sono cambiate.

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La domanda non è calata, ma i flussi di denaro e i ricavi non finiscono più tutti a produzioni e attori. Questo è dovuto a una strana anomalia che ha portato al monopolio di alcuni provider come MindGeek, proprietari sia delle principali produzioni che dei tube-site gratuiti che affollano il mercato. In pratica MindGeek è la foce di tutti i guadagni, ma obbliga gli insider dell'industria a lavorare per compensi in continua diminuzione. Così molti hanno dovuto cercare altre strade per guadagnare.

È il caso, ad esempio, delle attrici che decidono di lavorare come escort e degli stratagemmi per ridurre al minimo i costi delle produzioni. Il primo novembre, Adult Verified Video Chat ha aperto un'asta che consentirà ai fan di offrire denaro per girare una scena con Dillon Harper. Non è la prima volta che succede: un'altra asta era stata aperta ad agosto, e offriva la possibilità di "recitare" con Cytherea, la risposta genitale agli incendi boschivi.

L'idea di far pagare dei fan per girare dei porno genera delle ovvie problematiche, come l'interpretazione del confine tra pornografia e prostituzione. Oltre a questo c'è il rischio sanitario relativo all'eventuale immissione nel circuito di persone che hanno fatto il test HIV per l'occasione, ma che non sono monitorati come gli attori professionisti. Infine c'è la questione della qualità: se la cosa dovesse prendere piede potrebbe mettere a rischio la credibilità del settore e dei suoi performer.

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Per capire bene quali risvolti possa avere il fenomeno ho deciso di contattare Valentina Nappi, un'attrice che fa della sua professione quasi una vocazione; una scelta non solo estetica, ma sociale mi verrebbe da dire. Anche Valentina in passato ha lavorato con dei fan, ma la partecipazione era totalmente gratuita e gli aspiranti attori dovevano solo pagarsi il viaggio e i test medici. La Nappi ha poi lanciato un'altra iniziativa per i fan: un concorso su YouTube per chi non era intenzionato a girare una scena filmata, ma voleva comunque fare sesso con lei in privato.

Ieri l'ho chiamata, e abbiamo fatto due chiacchiere sulla mentalità del settore, sulla noia creata dal fare sesso sempre con gli stessi attori e sul futuro dell'industria.

VICE: Ciao Valentina. Innanzitutto volevo sapere un po' come giudichi questa cosa di far pagare i fan per girare dei porno. Anche se un po' già lo immagino.
Valentina Nappi: Penso che sia infinitamente squallido. In nessun altro campo si farebbe una cosa del genere. Nel cinema tradizionale, ad Hollywood, si organizzano eventi in cui si permette a dei fan di pagare per partecipare ad alcune scene, ma sono generalmente delle occasioni per raccogliere fondi a scopo filantropico. Non per far lucrare la tale attrice. Purtroppo nel porno americano esiste anche questo tipo di mentalità bieca per cui si è disposti a tutto pur di far soldi. Quindi quanto più posso fregare il cliente meglio è. E il risultato è pessimo anche dal punto di vista dei soldi, visto che i fatturati nel corso degli ultimi anni sono precipitati.

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Quindi secondo te è anche una forma di raggiro?
Assolutamente. C'è questa idea secondo cui siccome ti sto facendo annusare la figa devo sfruttarti il più possibile. Veramente triste. Cioè tutto sommato in alcuni casi è stato proprio il mondo del porno stesso che si è creato una cattiva fama a causa di questa tendenza a voler approfittare del fruitore. Con una mentalità diversa le cose andrebbero in un altro modo. Non ci sarebbe bisogno di organizzare cose di questo tipo per raccogliere un po' di soldi. I fan vivrebbero meglio l'idea di dover pagare per fruire di un film porno. Questo genere di cose secondo me incattivisce anche il pubblico.

[Mentre parliamo controlla la cosa sul pc]… Ah ma poi è proprio un'asta!

Sì. Chi offre di più girerà la scena con Dillon Harper.
Non avevo capito che era una cosa del genere, credevo ci fosse un prezzo fisso! Ecco così è veramente una cosa accattona, perché fra l'altro Dillon Harper adesso va tantissimo e non ne avrebbe proprio bisogno. Non è una situazione del tipo "sono senza soldi, non so come fare." Poi vedo che non sta facendo neanche tanto, perché per ora l'offerta è solo 2500 dollari.

Esatto. Cytherea, che l'ha fatto prima di lei e che non è proprio l'ultima arrivata, ha incassato 3600 dollari. Che tutto considerato non è una cifra altissima.
Ma poi io mi immagino che gli arriva magari un tizio minidotato…o che non gli si alza in quel momento. Come fa?

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A quanto ne so Dillion Harper ha messo delle clausole, tipo sull'età. Ma comunque c'è da dire che se un trend del genere dovesse prendere piede, per gli interessi e i costi ridotti, l'industria rischierebbe di sputtanarsi anche a livello di intrattenimento. Per la qualità dei performer.
Perché in questo modo ti basta essere quello che paga di più per farlo. Sì sono d'accordo, si rischia di farla diventare una cosa veramente scadente. Avrebbe tutto un altro senso se si trattasse di un percorso formativo… che è una cosa che nel nostro settore manca. La formazione, intendo.

Un altro rischio è quello di travalicare il confine fra porno e prostituzione. Tu cosa ne pensi?
Mah… io non mi sento di fare un discorso di questo tipo. Cioè, io non andrei tanto in questa direzione. Per la legislazione italiana, ad esempio, esiste prostituzione solo quando c'è un rapporto di transazione fra cliente e prostituta, ovvero quando ci sono io che pago te per fare sesso. Nel momento in cui due o più persone vengono pagate per creare un video, qualsiasi cosa facciano, non si parla di prostituzione. Perché non c'è il rapporto sinallagmatico che si crea fra chi viene pagato e chi paga.

Ok. Ma anche se la cosa è mediata da un terzo, in questo caso Adult Verified Video Chat, c'è comunque qualcuno che paga per fare sesso.
Sì, un attore non dovrebbe mai pagare, nel mondo più assoluto. Ma da un punto di vista etico il problema di quello che sta facendo Dillon Harper non è tanto la prostituzione, ma che è una schifezza nei confronti dei fan. Cioè, per come la vedo io, se la Harper vuole fare la escort e lo fa benissimo ben venga! Per quanto mi riguarda può benissimo farlo. Se lo fa a un prezzo accessibile a tutti, e offre un buon servizio facendo del bene ad un altro essere umano, io le batto le mani! Invece in questo caso sfrutti solo l'ingenuità delle persone. È brutto anche… cioè se tu hai una cosa bellissima, perché dovresti darla solo a quello che ha pagato più di altri? Proprio dal punto di vista estetico. È molto americana e triste questa cosa. Non stiamo parlando di un investimento. In questo modo la pornostar diventa semplicemente una figa di lusso. E invece il bello del porno è che tutti possono masturbarsi su di te. Il fatto che io debba dare la figa a chi ha pagato di più su un'asta fa veramente schifo.

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Ah quindi è una cosa già successa…
Sì. In Europa andava molto di moda negli anni Novanta far pagare i fan per partecipare ai casting. In America non ricordo episodi recenti, ma sicuramente è stato fatto. Non è assolutamente qualcosa che potrebbe minare la fruizione o l'incolumità dell'industria porno… a meno che non si inneschino delle dinamiche incontrollabili che mi sono sconosciute. Ad ogni modo è una cosa schifosa e, in Italia, probabilmente illegale.

Be' forse in questo caso la cosa può essere amplificata dal fatto che nell'industria, a causa del monopolio di alcuni provider, girano sempre meno soldi. E si devono organizzare queste cose al ribasso.
Ma non è tanto per il monopolio. La questione è molto più complessa… se il porno potesse guadagnare con la pubblicità così come fanno tutti gli altri contenuti video su internet, il problema non si porrebbe proprio. Le persone sono abituate ad avere contenuti gratis, ma ad acquistare beni materiali. Per cui si guardano un video su YouTube e poi si comprano un paio di scarpe che hanno visto nelle pubblicità del sito. Nei siti porno invece si fa pubblicità solo ad altro porno o a servizi per adulti che sono terribili. Tipo quello "anche le ragazze brutte vogliono scopare".. che in realtà ci sta anche perché dal punto di vista mediatico si vedono soltanto fighe. Ma quei banner tipo "basta masturbarsi, scopa stasera"… quello si che è un cane che si morde la coda.

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Io sono entrata nel porno con la piena consapevolezza che il settore fosse in recessione. Ma da un certo punto di vista penso che sia positivo il fatto che molti siano in grado di vedere i miei video gratis, anche se allo stesso tempo questo mi impedisce di fare cose che richiedono un certo budget.

Io lo faccio perché mi piace… e penso che prima o poi il porno si sdoganerà definitivamente e cominceremo a guadagnare con la pubblicità come fanno tutti gli altri. Quindi nel momento in cui YouPorn guadagnerà come YouTube non ci saranno più problemi.

Delle attrici porno che si prostituiscono sui siti di escort cosa pensi?
Che in un certo senso alcune sono obbligate, se vogliono guadagnare bene. Secondo me, però, sono persone che non avendo attitudini dovrebbero fare altro. Ce ne sono una marea. La maggior parte delle attrici guadagna benino per la prima parte della carriera, poi dopo, siccome le ragazze rispetto a un tempo sono di più, c'è un riciclo enorme. Quindi dopo un po' di mesi se non sei molto brava ti chiamano in pochi e quindi cominciano a fare le escort e fanno un video ogni tanto. Il porno diventa la loro attività secondaria perché serve a mantenere una certa popolarità e avere più clienti come escort.

Capisco. Parlando invece della tua esperienza direi che è esattamente l'opposto. Anche tu hai girato con i fan, ma era tutto gratuito. C'è stata poi quella storia del concorso lanciato su YouTube per fare sesso con te in privato. Sembra quasi che tu la viva come una vocazione.
Per quanto riguarda l'aspetto "social", devo dire che all'inizio non avevo alcuna intenzione di essere una pornostar "social". Volevo essere la pornostar più antisocial di tutti i tempi. Ma nel momento in cui vedi le altre che hanno questi comportamenti da fighe di legno, senti l'esigenza di contrastare tale mentalità anche da un punto di vista mediatico. Per quanto riguarda invece la ricerca di nuovi pornoattori o semplicemente scopamici, è stato anche per trombarsi qualcuno di diverso. Perché in Europa il circuito dei professionisti è ridottissimo, gli attori sono sempre gli stessi e quindi a quel punto è quasi meglio scopare con il fidanzato. Perché uno può anche scopare benissimo, ma poi diventa… noioso. Io sono entrata nel porno per fare le gangbang, per scopare sempre con ragazzi diversi. Mentre dopo un po' hai a che fare sempre con gli stessi attori. Quindi fare queste esperienze con i fan e fare i casting è anche un modo per cambiare pisello. Questa è una motivazione importante.

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Poi quando vedi che ci sono queste pornstar americane fighe di legno o in generale queste tizie che si elevano a star e si siedono solo sui cazzi professionisti, ti viene voglia di dire "ma vaffanculo ora me ne scopo una decina a gratis alla faccia vostra."

E come è andata?
Be' è sempre molto impegnativo, perché non stai scopando in privato ma allo stesso tempo non sei con dei professionisti. Già farlo con un fan in privato è complicato perché si fa venire ansie da prestazione; davanti alla telecamera poi diventa molto più difficile. Perché generalmente il fan interpreta male quello che vede in video e quindi non sa posizionarsi: per accarezzarti il viso ti mette la mano davanti alla faccia e non ti si vede in camera… o magari ti prende da dietro e si mette su di te di peso, quindi non sei in grado di praticare la fellatio a chi hai di fronte. Tutta una serie di difficoltà tecniche. Poi è molto difficile organizzare: alla gangbang che feci a Roma nel 2012 ne selezionai 150, mi dettero la conferma in 30 e si presentarono in 12. Quando cominci a chiedere analisi e qualche foto spariscono tutti. Però poi fu una cosa abbastanza positiva.

L'atmosfera era molto rilassata… io mi ero chiusa in bagno per prepararmi e loro hanno avuto il tempo di fare un attimo amicizia. È andato tutto molto bene fino a quando un deficiente non mi ha tagliato il collo dell'utero con un'unghia. Ho cominciato a perdere sangue come se avessi le mestruazioni. Ancora oggi quando vado dal ginecologo mi chiede "Vale, ma ti sei operata all'utero?"

Oddio, non proprio benissimo quindi. Comunque vedo che continui a provinare fan e girare scene con loro.
Sì. Recentemente ho postato dei video su Clip4Sale. Vedi, anche lì mi sono posta in maniera diversa rispetto ad altre. Nonostante la mia popolarità in Italia, i video li ho messi su un sito che solitamente viene usato per contenuti amatoriali. Con questo tipo di atteggiamento si crea una fruizione diversa.

Capisco. Ma se lo sdoganamento culturale che auspichi non dovesse concretizzarsi e il settore dovesse sempre di più affidarsi ad espedienti come quello di Dillon Harper, che futuro prevedi per l'industria?
Io sono fermamente convinta che avverrà questo sdoganamento culturale. Ma se non dovesse andare così il porno morirà e ci drogheremo di film amatoriali girati da coppiette con la mascherina. Che poi che tristezza 'sta cosa della mascherina, esiste solo in Italia.

In realtà in queste aste su Adult Verified Video Chat è possibile scegliere di indossare una maschera per le riprese, nel caso si faccia l'offerta migliore…
Ah sì? Paghi tutti quei soldi e non ci metti nemmeno la faccia? Allora è veramente il massimo della tristezza!

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