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Come ha notato Andrea Coccia su Linkiesta, ad esempio, alcuni editorialisti italiani hanno arbitrariamente deciso che la traduzione esatta di "Eagles of Death Metal" è LE AQUILE DEL METALLO MORTALE ("nome mai apparso tanto cretino come l'altra sera," scrive Giorgio Dell'Arti sulla Gazzetta dello Sport ) o AQUILA DELLA MORTE ("band americana dal nome inquietante," annota costernato Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera ).
Ma queste definizioni sono niente in confronto a quello che è apparso su Il Foglio . Il 16 novembre Giuliano Ferrara—dopo aver bevuto "litri di caffè," lo scrive lui stesso—afferma che il concerto era "uno spettacolo heavy metal" che "sostituisce le antiche chinoiseries dell'orientalismo musicale."È chiaro a chiunque che si tratti di una frase completamente priva di senso, ma il giorno dopo Ferrara—in un articolo intitolato " Cosa vuol dire uccidere in nome di dio"—è tornato sul Bataclan, ritraendolo come un'"allegra perversa sadiana movida dove si canta 'Kiss the devil', bacialo nella bocca, mentre cominciano a crepitare i kalash," concludendo diverse righe dopo che il compito dell'Occidente è quello di "rinunciare al Bataclan, e intimidire, conquistare la mappa geopolitica del terrore a sfondo religioso, inondarli di democrazia armata e capitalismo."I grandi editoriali della Gazzetta — Jai Fournier (@JaiFournier)November 16, 2015
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Ecco: da più parti in queste ore si è invocato il silenzio, o quantomeno la riflessione ponderata in contrasto con le opinioni prive di fondamento.Purtroppo però stare zitti è un'attività molto difficile, soprattutto quando parlando ne puoi approfittare per fare una terribile figura di merda.Con un brivido nella schiena ho letto quanto Giuliano Ferrara ha documentato sul Foglio e di cui non ho trovato traccia su nessun altro giornale: mentre il male si materializzava al Bataclan con un feroce massacro di vittime innocenti gli Eagles of Death Metals sul palco cantavano il loro amore per il Demonio e il desiderio di baciarlo in bocca. Una terribile coincidenza ma davvero una coincidenza demoniaca per chi crede nell'esistenza delle forze del bene e del male.