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Droga

Attenzione! Il TGR Piemonte ha scoperto il THC, una "nuova droga dagli effetti tremendi"

Con toni allarmanti, in un servizio del TGR Piemonte si parla della diffusione tra gli adolescenti di una nuova terribile droga: la THC.

Può darsi che ve ne siate accorti anche voi: nell'ultimo periodo in Italia si sono sentite molte più stupidaggini del solito sulle droghe leggere. Non so se sia una semplice coincidenza o il progressivo indebolirsi dell'influsso esercitato per anni da Marco Pannella sul tema, fatto sta che da un mese a questa parte mi sono ritrovato più di una volta a pensare, "Ok, abbiamo toccato il fondo. Non so sinceramente come si possa fare di peggio."

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Uno degli ultimi casi in cui l'ho pensato è stato all'inizio di aprile, leggendo un articolo del Corriere della Sera in cui si racconta la storia di Matteo, un ragazzino di 13 anni che si faceva le canne e poi ha smesso e che viene definito "un tossicodipendente." L'articolo racconta la sua redenzione, avvenuta grazie a un incontro di sensibilizzazione sulla droga, e raggiunge vette notevoli, come quando Matteo dice "sono mesi che prendo più di dieci grammi di fumo o di marijuana al giorno, certe volte mischio tutto con dei farmaci e sniffo" o quando dice "non voglio che mamma e papà soffrano per me. Certi amici mi dicono che a 25 anni morirò." Mentre leggevo queste frasi sentivo risuonare nella mia testa la colonna sonora di Requiem for a dream.

Poche settimane dopo è stato il turno del candidato sindaco di Roma Alfio Marchini, che in un'intervista a Piazza Pulita su La7 ha distrutto in attimo decenni di studi sulla cannabis. Interrogato su cosa volesse fare per contrastare lo spaccio in alcuni quartieri di Roma, Marchini ha spiegato che facendosi le canne "si crea una frattura nel cervello"—teoria dimostrata dal fatto che il figlio di Marchini, finito in coma dopo un incidente stradale, ne sarebbe uscito perché "non si è mai fatto una canna."

Erano entrambe storie che riguardavano persone vere e comparse su quotidiani o reti nazionali, ma il contorno sembrava aver raggiunto i livelli dei meme ironici sugli spinelli di droga che spopolavano un paio di anni fa su pagine tipo No alla Mariuana. Ed è per questo motivo che non mi sono stupito più di tanto quando ho visto per la prima volta il video che sta girando tantissimo su Facebook in queste ore e in cui, in un servizio trasmesso lo scorso 17 maggio dal TGR Piemonte, si parla con toni allarmati della diffusione tra gli adolescenti piemontesi di una nuova terribile droga: la THC.

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Il video, diffuso ieri dalla pagina Facebook del Coordinamento Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa, nel momento in cui scrivo ha circa 60mila visualizzazioni e centinaia di commenti e condivisioni. E scommetto che nelle prossime ore aumenteranno, visto che il servizio in sé è decisamente surreale. Ancora una volta, sarebbe qualcosa di esilarante se non fosse andato in onda sulla Rai.

"Passiamo invece a raccontarvi una storia brutta, perché è una storia di droga. C'è una nuova droga che si è affacciata sul territorio piemontese: si chiama THC," spiega il presentatore del telegiornale, prima di mandare il servizio. Seguono circa 100 tra i secondi più assurdi mai andati in onda sulla tv italiana.

Secondo il servizio, da una nuova ricerca dell'Asl di Torino sarebbe emerso che "più di 67mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni in Piemonte hanno assunto, oltre alla marijuana, la THC, una sostanza psicoattiva […] che ha effetti oltre 10mila volte superiori alla tradizionale marijuana." A quanto pare, sempre secondo il servizio, la nuova droga è utilizzata dai ragazzi "per gli stati d'ansia, per dimagrire o per dormire" e riescono a procurarsela facilmente, perché "la si trova su strada e anche su internet."

Ora, anche lasciando perdere per un attimo l'utilità del farsi le canne per dimagrire, la cosa che risulta più evidente da un servizio del genere è la grande confusione di chi l'ha realizzato. Potrebbe essere andata così: la giornalista conosceva la cannabis ma non sapeva cosa fosse il THC, ne ha sentito parlare tramite lo studio della Asl e ha realizzato il servizio. Forse nel realizzarlo avrà pensato che questa nuova droga sembrasse un po' troppo simile alla cannabis, ma dato che nessuno in redazione l'ha fermata ha continuato per la sua strada.

Anche perché alle assurdità enunciate dalla giornalista durante la prima parte del servizio segue un segmento composto da alcune interviste a due esperti delle Asl di Torino e Bologna, i quali non dicono cose particolarmente nuove o sconvolgenti e soprattutto non parlano di una fantomatica nuova droga chiamata THC ma, appunto, della cannabis. E questo perché, naturalmente, non c'è nessuna nuova droga chiamata THC. Il THC, detto anche tetraidrocannabinolo, è solo il più noto tra i principi attivi della cannabis. Sembra una cosa ovvia, una di quelle cose che non vale nemmeno la pena di specificare, ma a questo punto non si sa mai.

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