Lunedì, a meno di 24 ore dai risultati delle presidenziali successive alla morte di Chávez, i manifestanti si sono riversati nelle strade di Caracas seguiti a ruota dai poliziotti chiamati ad arginarli. I sostenitori dell'opposizione si sono riuniti per esprimere il proprio disappunto nei confronti della vittoria del delfino di Chávez Nicolás Maduro su Henrique Capriles Radonski per un margine di 1,6 punti percentuali, equivalenti a 235.000 voti. L'opposizione, che è rimasta in attesa per tutti i 14 anni del governo di Chávez, ha parlato di brogli e chiede un nuovo conteggio. La polizia ha usato lacrimogeni e pallottole di gomma per disperdere la folla.
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Durante una conferenza stampa Capriles ha chiesto ai sostenitori di indirizzare pacificamente le proprie rimostranze verso gli uffici elettorali, e di limitarsi a scendere in strada con pentole e coperchi, in una forma di protesta conosciuta in tutta la regione come Cacerolazo. Alcune ore dopo la proclamazione, anche Maduro ha invocato proteste: "Invito la gente a mobilitarsi pacificamente in tutto il Paese." Eppure non è difficile ipotizzare che presto entrambe le parti potrebbero perdere il controllo. Nel frattempo il conto delle vittime è arrivato a sette, e in previsione di nuove manifestazioni, molti credono potrebbe ulteriormente salire.Altro sul Venezuela: Metallo bolivarianoVaya con Dios, Hugo
