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Sono più di un milione i migranti e rifugiati entrati nell’Unione Europea nel corso del 2015, via terra o via mare. Tre quarti di loro sono arrivati da Siria, Afghanistan, Iraq. Quelli morti o dispersi, nello stesso arco di tempo, sono stati circa 3.600.
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Stando a quanto comunicato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), sulle 1.005.504 persone arrivate in Grecia, Bulgaria, Italia, Spagna, Malta e Cipro tra il 1 gennaio e il 21 dicembre 2015, la stragrande maggioranza – 816.752 tra uomini, donne e bambini – è entrata in Grecia.
Il 50 per cento dei migranti ‘greci’ proveniva dalla Siria, il 20 per cento dall’Afghanistan, il 7 per cento dall’Iraq.
Al secondo posto tra i paesi con più immigrazione c’è invece l’Italia, con 150.317 persone sbarcate. Di queste, circa 129.000 provenivano dalla Libia.
“Sappiamo che la migrazione è inevitabile, necessaria e auspicabile,” ha scritto la direttrice dell’OIM, Lacy Swing, in un comunicato. “Ma non è sufficiente contare il numero delle persone arrivate e di quelle disperse o affogate. Dobbiamo anche agire. La migrazione deve diventare legale e sicura per chiunque: sia per i migranti, sia per i paesi ospitanti.”
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L’UNHCR è convinta che i migranti continueranno ad arrivare alla stessa velocità anche nel 2016, mentre l’OIM ha preferito non esporsi, dicendo che al momento è impossibile prevedere cosa avverrà in futuro.
“Conterà moltissimo la possibile risoluzione del conflitto in Siria, e le nuove politiche di accoglienza dei paesi europei,” ha aggiunto un portavoce dell’organizzazione.
L’afflusso record di migranti in Europa è un chiaro segnale dell’instabilità politica e istituzionale e della gravità dei conflitti intorno al mondo: il numero di rifugiati e profughi a livello globale ha superato i 60 milioni, aveva detto l’UNHCR settimana scorsa.
“Non capisco perché le persone continuano a dire che si tratta di un problema europeo. È un problema globale,” ha detto Michael Moller, direttore dell’ufficio della Nazioni Unite di Ginevra.
Il responsabile ONU per i rifugiati Antonio Guterres ha chiesto, ieri, una “risistemazione massiccia” di siriani e altri rifugiati in tutta Europa, nell’intento di distribuire centinaia di migliaia di persone prima che il sistema di asilo continentale collassi.
Respingere i profughi musulmani, secondo Guterres, sarebbe “il primo alleato nella propaganda di reclutamento dei terroristi.”
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