Quattro canzoni di quattro gruppi sulla nostra playlist del mese

Facel Vega – “Long way down”

I Facel Vega sono un gruppo di giovani ed incazzati gallesi che fanno un sacco di chiasso casereccio, un po’ tipo i Nation of Ulysses ma con un accento bizzarro.

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The Beets – “I wish I knew how my life shoul be”

The Beets si staccano dall’ultima ondata dei fan dei Velvet di New York. Non ho avuto il tempo di interessarmi a gruppi come le Vivian Girls e Crystal Stilts, che sono riusciti a filtrare dalla scena stagnante e gnucca degli ultimi due anni, ma i Beets sono affascinanti. Forse è che i loro pezzi sono folli e un po’ pacchiani, ma forse, più semplicemente, le loro canzoni sono migliori di quelle di altri gruppi, chi lo sa? Io no.

Monotonix – “I can’t take it anymore”

Non ho ancora visto i Monotonix dal vivo, ma da quello che ho trovato su YouTube, riescono a infilarsi da qualche parte fra i Lightning Bolt e i Gogol Bordello. I loro pezzi sono tutto un riff di rock duro e puro e il cantante è un tizio coi capelli lunghi che strilla con l’accento israeliano. Se non vi sembra abbastanza interessante, direi che è ovvio che vi divertite di più di me.

The Mud Hutters – “Coloured glass”

Mi sono casualmente imbattuto nei Mud Hutters in uno di quei momenti in cui mi stavo facendo i cazzacci miei. Mi sembra di capire che vengano da Manchester, e questo circa un paio di anni fa, prima che venisse fuori uno dei miei gruppi preferiti di sempre, i Diagram Brothers. Putroppo hanno entrambi lo stesso sound, il che fondamentalmente significa che una delle mie band preferite, la cui originalità avevo sempre apprezzato come prima cosa, in realtà stava solo scopiazzando questi altri tizi. Per fortuna, poco dopo ho capito che Mr Andy Diagram era membro di entrambi i gruppi.

DAN DEVINE