Música

Questo è il pop moderno

Qual è il volto del pop nel 2016? Rispondere a questa domanda è più complesso di quanto sembri, dato che gli ultimi sviluppi delle scene più sperimentali hanno mescolato le carte anche per quanto riguarda il pop. Si sono aperte nuove strade, inaugurate nuove collaborazioni, illustrate nuove linee estetiche. Oggi ci sono artisti che un tempo avremmo considerato indissolubili dall’underground che si dimostrano in grado di dominare la musica popolare tanto quanto i grossi nomi del circuito major, se non di più, come Grimes che tira fuori un album super pop come Art Angels o a Devonté Hynes, in arte Blood Orange, autore di pezzi per Florence And The Machine, Sky Ferreira e Solange.

Uno dei motori del nuovo pop è anche la consapevolezza, da parte dei producer, della necessità di dare calci in culo all’establishment prendendosene gioco—esattamente quello che, da qualche tempo, fa l’assurda squadra di PC Music in cui militano SOPHIE e Danny L Harle, tra gli altri. Niente è dato per scontato, tutto si può sezionare, sminuzzare, pitchare, ingigantire e abusare, se si tratta di giocare con il pop. D’altronde dovrebbe essere vietato prendersi totalmente sul serio, almeno in quest’ambito, e Danny L Harle e i suoi sono maestri della perculazione sonora, tanto che, facendo il giro, sono arrivati a curare la produzione di alcune delle più rinomate pop star della vecchia guardia (vedi Sophie che produce il singolone di Madonna).

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Proprio Danny L Harle è stato così gentile da prepararci una playlist per entrare nel mood corretto per fruire il festival. È molto breve, ma alla fine mancano davvero poche ore, giusto? La trovate in fondo al post come se fosse un dolcetto.

Per farla breve, il volto del pop non è mai stato così colorato, sorridente e assurdo: è un quadro che finalmente sembra non spaventarsi della propria varietà e anzi se ne fa forza, accogliendo suoni e interpreti da ogni angolo del mondo, e questa è una delle più evidenti conseguenze dell’esplosione semantica di cui la nostra generazione, cresciuta con Internet, potrà godere. Così, succede che un’artista di Taiwan come Aristophanes venga contattata via mail da Grimes per un featuring nel suo album, o che band come i britannici Kero Kero Bonito facciano un vanto della loro frontwoman Sarah Midori Perry e del suo mischione di inglese e giapponese.

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Gli organizzatori del Festival Moderno, un’idea di Club To Club e Radar Concerti, hanno fatto in modo di unire alcuni campioni del nuovo pop in un’unica serata—stasera—al Circolo Magnolia di Milano. Un altro dei tratti che possono far ben sperare nei confronti di queste nuove prospettive è la presenza massiccia di quote rosa, quantomeno per la line-up di Moderno. Oltre a Grimes, Aristophanes e Sarah Midori Perry, ci saranno HANA (un’altra protetta di Claire Boucher), Sophie del duo newyorkese Sofi Tukker e le nostre Giungla e LIM, a portare alta la bandiera delle ragazze italiane, che restano comunque le più bone del mondo.

La line-up completa comprende anche Mykki Blanco, Mura Masa e il gabber più elegante in circolazione, conosciuto ai più come Pigro On Sofa. Qui sotto vi abbiamo preparato una comoda playlist per abituare le orecchie ai voli sonori di questo nuovo, coloratissimo, pop.

Qui sotto trovate la playlist di Danny L Harle, mentre noi ci si vede stasera a Festival Moderno.

Fifth Harmony – Work from Home ft. Ty Dolla $ign

Danny L Harle: A me ricorda una specie di versione euforica di DJ Mustard. Amo quell’attitudine, anzi, in realtà amo qualsiasi cosa che Ammo (il producer) mette insieme.

Grimes – Flesh without Blood/Life in the Vivid Dream

Canzone bellissima, amo il modo in cui la melodia a volte assume pieghe un po’ trance, ma che non escono mai da un contesto strettamente pop.

‘N Sync – Bye Bye Bye

I Cherion Studios sono la mia religione.

will.i.am – Feelin’ Myself ft. Miley Cyrus, Wiz Khalifa, French Montana

La sua canzone migliore, di tutti i tempi. E probabilmente anche la mia canzone preferita in cui compare Miley.

Carly Rae Jepsen – Call Me Maybe

Non servono spiegazioni, dai.


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