Come la paranoia causata dalle canne ti toglie il piacere di fumare

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Come la paranoia causata dalle canne ti toglie il piacere di fumare

Vi è mai capitato di sentirvi male dopo aver fumato? Gli scienziati stanno cercando di capire perché.

Forse non ricorderete la prima volta che avete fumato l'erba. Ma ricorderete senz'altro la prima volta che fumare vi ha fatto stare male.

Ero a casa di amici circa cinque anni fa, completamente in botta dopo tre tiri di una canna erba che era inequivocabilmente ottima. Il mio cervello alternava stati di coscienza a momenti di confusione. Ero spaventata. Ogni tot secondi la stanza sembrava diventare buia. Mi sentivo scoppiare il cuore e, alla fine, sono sprofondata in un sonno da stato quasi comatoso. Non è stata come tutte le altre volte, anzi, è stato proprio uno schifo.

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L'ansia indotta dalla marijuana è un po' l'equivalente del mito del Bigfoot per la cultura dell'erba — una leggenda metropolitana perpetuata da tanti attraverso i sentito dire, piuttosto che da prove concrete. Tutti quanti conoscono qualcuno che ha un amico il cui cugino ha avuto un bad trip con l'erba. ("Ma come? L'erba non è un toccasana per l'ansia?"). Di conseguenza, la verità sulla questione è piuttosto confusa e ogni discussione in merito non può che aumentare questa confusione.

"Mi sono sentito male un numero indefinito di volte. Dopodiché, mi sono semplicemente adagiato sul pavimento. Una parte di me era consapevole per tutto il tempo che ero solo troppo sballato e che alla fine il problema sarebbe passato" mi ha raccontato una persona parlando delle proprie esperienze. "Mi sono svegliato al mattino sul pavimento del bagno. E mi sentivo malissimo."

"Io e il mio ragazzo avevamo i biglietti per un concerto di Kate Nash e ci siamo fumati una canna prima di uscire" mi ha raccontato un'altra testimone. "Mi ricordo che durante la corsa in taxi mi sono sentita come stessi galleggiando, quasi come se non fossi completamente nel mio corpo… Dopodiché, all'inizio del concerto, mi sembrava che la stanza girasse e all'improvviso non sono più riuscita a vedere o sentire nulla. Ricordo di essermi svegliata diversi minuti dopo, stesa sul pavimento e circondata da una folla di persone, mi sentivo come se fossi morta."

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"Non sono stato bene per i tre giorni successivi," mi ha raccontato un'altra persona che più tardi ha sviluppato un disturbo di ansia. "I miei amici si ricordano ancora di quella volta e ci ridiamo anche su, ma è stata un'esperienza che mi ha fottuto completamente, dopo di quella, ho smesso completamente di fumare erba. E non lo farò mai più."

Ho parlato con decine di persone i cui sintomi erano fondamentalmente uguali: ansia, distorsioni visive o uditive, vertigini e perdita di sensi. Questi non sono di certo gli effetti positivi dell'erba, mi spiace gente. E soffrendo di disturbi d'ansia, posso dirvi che sono molto come simili a un attacco di panico.

In parte, a causa delle norme restrittive sulla marijuana, è stato difficile per i ricercatori raccogliere dati differenti dalle testimonianze.

Tuttavia, non è ancora chiaro come si sviluppino gli attacchi d'ansia dovuti all'erba e l'associazione tra i due fenomeni non è così scontata. Quando gli studi esistenti su questo argomento sono stati presi di nuovo in considerazione e sono stati analizzati altri soggetti affetti da stress, una quantità quasi insignificante di persone hanno mostrato un legame tra l'uso di marijuana e l'insorgere dell'ansia. Inoltre, anche una ricerca basata su dati longitudinali provenienti da una ricerca nota come National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions, che includeva interviste a 34.653 partecipanti, ha rilevato evidenze trascurabili del fatto che l'erba possa catalizzare l'ansia.

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Come se non bastasse, in parte grazie alle norme restrittive sulla marijuana, è stato difficile per i ricercatori raccogliere dati differenti dalle testimonianze. Ad esempio, è impossibile determinare quale ceppo di cannabis determini un certo tipo di sballo è un aspetto impossibile da standardizzare all'interno di studi di ampio respiro.

"Non si tratta semplicemente di stabilire se una persona possiede un fattore genetico di rischio. Bisogna esaminare l'espressione di questi geni e la loro combinazione con i fattori ambientali che cambiano il modo in cui vengono espressi," ha aggiunto April Thames, un assistente dell'Università Della California, nel Dipartimento di Psichiatria e Scienze Bio-comportamentali di Los Angeles.

"È ragionevole pensare che l'uso di queste sostanze possa influire sulla traiettoria di sviluppo evolutivo dell'ansia, ma sono necessarie ulteriori ricerche."

Per le persone che soffrono già di disturbi d'ansia, la situazione è leggermente diversa. Lo stress e l'ansia sono come fratello e sorella — controllare l'uno può aiutare l'altro. Una teoria che sta emergendo suggerisce che i cannabinoidi naturali presenti nel nostro cervello possano essere prodotti in risposta agli ormoni dello stress. Queste molecole, a loro volta, possono disturbare l'amigdala, una regione vicina alla base del nostro cervello che, sottoposta a troppi stimoli, contribuisce alla produzione dei sentimenti ansiosi, secondo uno studio del 2016 pubblicato sul Journal of Neuroscience. Va però sottolineato che lo studio in questione era stato condotto sugli animali, la sua riproducibilità sugli esseri umani è da provare.

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Un altro studio, pubblicato un anno prima su Neuropsychopharmacology Reviews, ha anche messo in rapporto i cannabinoidi, in particolare l'anandamide (AEA) e il 2-arachidonoilglicerolo (2-AG), per sottolinearne le risposte. Secondo lo studio, certi recettori cannabinoidi interagiscono con queste molecole per regolare lo stress. Sulla base di questa ricerca, è stato teorizzato che quando il tetraidrocannabinolo o THC — il composto psicoattivo contenuto nell'erba che produce lo sballo — interagisce con determinati recettori specifici del cervello, i sentimenti di ansia possono essere aumentati o diminuiti. E per alcune persone, fumare erba che contiene livelli più elevati di THC può indurre dei sintomi che hanno degli aspetti in comune con l'ansia.

"Secondo una certa letteratura scientifica, se qualcuno ha dei precedenti di episodi di attacchi d'ansia, di panico o addirittura depressione, la cannabis può accentuarne gli effetti," ha aggiunto Thames. "Ci sono anche teorie secondo cui la cannabis presenta una connessione [nel rendere questi recettori più sensibili], che produce uno stato simile all'ansia."

In questo processo possono svolgere un loro ruolo anche le varie qualità di erba. I venditori premurosi spesso prescrivono l'indica, piuttosto che la sativa, alle persone ansiose. Ci sono anche differenze genetiche di varia natura tra la Cannabis indica e la Cannabis sativa moderne, in generale, alcuni tipi di indica possono possedere livelli più elevati di cannabidiolo (CBD). Il CBD è un cannabinoide come il THC, ma non è psicoattivo, per questo produce un effetto più dolce. (Ma come con tutti i medicinali omeopatici, il metodo di assunzione può variare.)

Una cosa è certa: l'erba non viene ancora studiata a sufficienza e non sapremo mai se e in quali occasioni può procurarci un attacco di panico fino quando non supereremo gli ostacoli legislativi per amore della scienza. Speriamo che, con l'ammorbidirsi delle leggi sulla marijuana, gli psicologi abbiano più libertà di studiarne i suoi effetti positivi e negativi.

Fino ad allora, non spaventatevi se vi sentirete male dopo avere fumato l'erba. Fate sperimenti con diverse qualità, e ricordatevi che, in fin dei conti, dovrebbe farvi sentire meglio.