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Tecnologia

Con questo tool puoi tracciare la propaganda politica su Facebook

Due plug-in web cercano di far luce sugli algoritmi di personalizzazione ed i messaggi sponsorizzati dalla politica.
Riccardo Coluccini
Macerata, IT

In vista delle elezioni in Gran Bretagna dell'8 giugno, gli schieramenti politici si stanno preparando per iniziare la campagna elettorale sui social network e, per permettere ai cittadini di tenere traccia dei messaggi pubblicitari con cui verranno inondati diversi programmatori hanno sviluppato delle specifiche estensioni per i browser web.

Dopo che le elezioni americane hanno sollevato l'attenzione intorno ai messaggi di propaganda politica diffusi sui social network — in particolare su Facebook — l'attenzione si è concentrata sul meccanismo che permette la diffusione mirata di messaggi politici altamente personalizzati.

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Who targets me? — diretta specificamente alle elezioni inglesi — è una delle due campagne che si stanno attualmente occupando di analizzare i contenuti che appaiono sulle nostre bacheche di Facebook e cercare così di ottenere maggiore trasparenza da questa macchina della propaganda. L'altra, Facebook Tracking Exposed, si occupa di analisi dei post in generale e aveva già operato durante le elezioni olandesi.

Entrambe offrono delle estensioni per Chrome che permettono di raccogliere informazioni sui post che appaiono nella nostra bacheca di Facebook ed aggregano questi dati per offrire un'analisi sul funzionamento della propaganda politica online e degli algoritmi di personalizzazione.

Al momento Facebook non pubblica informazioni riguardo i soldi spesi per i messaggi pubblicitari da parte degli schieramenti politici, lasciando quindi questo processo nell'ombra.

Come ricordava lo stesso Tim Berners-Lee, fondatore del World Wide Web Consortium (W3C), nella lettera pubblicata lo scorso marzo in occasione del 28esimo compleanno della rete, fra le tre sfide che devono essere affrontate per garantire il pieno funzionamento di internet vi è proprio la necessità di maggiore trasparenza per le campagne politiche online.

Gli algoritmi dei social network, analizzando l'enorme mole di dati che noi stessi forniamo loro, concedono la possibilità di effettuare una profilazione degli utenti tale da offrire la capacità di progettare e diffondere messaggi politici su misura per ogni singolo utente.

Se i messaggi politici diffusi attraverso radio e televisioni hanno come target il generico cittadino — poiché quei canali di comunicazione, proprio per come sono strutturati, offrono una diffusione del messaggio ampia, omogenea, e di massa — nel caso dei social network, invece, la comunicazione è rivolta al singolo. In questo modo il messaggio che si diffonde non è unico, ma può variare sulla base delle preferenze della persona ed addirittura, grazie alla possibilità di ottenere dati specifici sull'efficacia del messaggio sponsorizzato, è possibile modificarne il contenuto in modo da massimizzare il suo effetto.

Di fronte ad una tale macchina di propaganda è necessario quindi cercare di ottenere maggiore trasparenza, perché il rischio, altrimenti, è di trovarci di fronte politici che diffondono contemporaneamente messaggi differenti, ed addirittura contraddittori, a diversi gruppi di persone senza che queste se ne possano accorgere poiché immerse completamente all'interno delle proprie bacheche e con indosso il paraocchi dell'algoritmo di personalizzazione.