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Musica

Guarda 21 Savage fare il peggior live della storia

È come se facesse le doppie a se stesso, e lo fa pure fuori tempo.

Una delle qualità che hanno reso famoso 21 Savage è la sua imperturbabilità. 21 rappa del suo conto in banca, del cuore che non ha e delle tipe che si tuffano in topless nella sua piscina e lo fa come se davvero non gliene fregasse niente, il che alimenta l'immagine di tizio-con-cui-è-meglio-non-fottere che si è costruito. Negli ultimi mesi la sua carriera ha davvero preso il volo, e il suo featuring su "Rockstar" di Post Malone è stato il punto più alto della sua ascesa. Ma questo è stato possibile anche perché 21 è nato in un'era in cui dei live non frega davvero troppo a nessuno.

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Per qualche motivo—la nascita di una diversa sensibilità, la nuova predominanza dello stile sul contenuto, cose così—negli ultimi anni è diventato normale rappare (o biascicare due parole) sopra alla propria voce registrata e cazzeggiare sul palco e con il pubblico mentre il DJ suona la traccia. E tutti abbiamo più o meno accettato questo patto non scritto tra noi e gli artisti che ci piacciono: veniamo a vedervi dal vivo anche se poi il live non è un granché, qualcuno si lamenta mentre qualcuno è felice lo stesso, e domani è un altro giorno.

Vi sfido però a non mettervi a ridere guardando quello che 21 Savage ha fatto ieri notte durante l'intervallo della partita di NBA tra Atlanta Hawks e Sacramento Kings. 21 praticamente ciancica una parola ogni venti, ed è come se stesse facendo (male) le doppie a sé stesso. E neanche va molto a tempo. E la cosa non intaccherà minimamente la sua carriera o la sua credibilità. Se solo i Milli Vanilli fossero nati vent'anni più tardi

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