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crimini e droga

'Comandante, c'è un buco nella doccia': come “El Chapo” è scappato da una prigione messicana

L'audio dalle telecamere a circuito chiuso ha registrato una serie di colpi provenire dalla cella del signore della droga Joaquín "El Chapo" Guzmán. Le guardie carcerarie non si sono accorte di nulla.
Foto di archivio AP

L'11 luglio il signore della droga Joaquín "El Chapo" Guzmán ha compiuto una spettacolare evasione da un carcere di massima sicurezza messicano.

In un filmato di mercoledì tratto dalle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso diffuso, si sente il forte rumore dei colpi inflitti dai suoi complici mentre scavavano un tunnel sotto la sua cella poco prima dell'evasione.

Il documento video, trasmesso da Televisa TV, fa supporre che le guardie che stavano monitorando le telecamere di sicurezza non si siano accorti del rumore sospetto: il primo controllo alla cella de El Chapo è infatti avvenuto solo 26 minuti dopo l'evasione attraverso un buco nella doccia, l'unico angolo cieco della sua cella.

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Il governo, subissato di critiche per l'incapacità dimostrata nell'evitare l'evasione dell'11 luglio, aveva già mostrato alcune parti dello stesso filmato, che inizia due minuti prima della sparizione di Guzmán.

Il nuovo filmato è più lungo e ha un elemento in più: l'audio, appunto. Tuttavia, un portavoce del procuratore federale non ha confermare l'autenticità dell'audio prima della pubblicazione di questo articolo.

Il video inizia con Guzmán sdraiato sul letto della sua cella accanto a una piccola televisione con il volume alzato.

Il rumore di quello che sembra un programma televisivo copre parzialmente il suono dei forti colpi, causato presumibilmente dai complici che stanno spaccando il pavimento della doccia. I colpi iniziano circa quattro minuti prima della sparizione del boss.

Televisa ha anche mostrato un video girato in contemporanea nel centro di controllo che dovrebbe monitorare i detenuti della prigione dell'Altiplano, non lontana da Città del Messico.

Nel filmato, alcune guardie osservano gli schermi di sorveglianza, ma apparentemente non si accorgono o decidono di ignorare quello che accade nella cella di Guzmán. Non è chiaro quali immagini vengano proiettate sugli schermi del centro di controllo nel filmato trasmesso.

Il governo messicano ha finora arrestato 34 persone legate all'evasione, inclusi l'allora direttore della prigione e un pilota sospettato di aver portato Guzmán al suo nascondiglio.

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(Foto di archivio AP)

Il Ministero dell'Interno si è rassegnato all'idea che l'evasione sia riuscita grazie alla collusione di guardie e altri funzionari della prigione, ma rimangono dubbi sull'entità e la natura dell'aiuto fornito al boss.

Il filmato fa pensare che nessuno abbia reagito alla sparizione del Chapo dagli schermi fino all'arrivo delle guardie nella sua cella, 26 minuti dopo.

"Comandante, c'è un buco nella doccia," dice una guardia nel video, presumibilmente al suo supervisore.

"Quanto è grande?" risponde il comandante.

"Grande, comandante, è grande."

Ci vogliono 11 minuti prima che altre guardie giungano alla cella muniti di torce e inizino a esplorare il buco.

"Il video diffuso oggi provoca un forte sdegno nei confronti del governo," ha detto il senatore Alejandro Encinas, membro della commissione bicamerale sulla sicurezza. "Le autorità hanno mentito e occultato informazioni."

Guzmán, boss del potente cartello Sinaloa, è stato arrestato dopo la sua cattura nel Messico nord-occidentale a febbraio 2014. Questa è la sua seconda evasione. Era già scappato da un altro carcere di massima sicurezza nel 2001.

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