La comunità messicana in Italia non è molto popolosa: si parla di meno di circa 4.000 messicani. Nonostante la dimensione abbastanza esigua - basti pensare a quella peruviana per cui si parla di 40.000 persone, o quella cinese di quasi 300.000 - i ristoranti con "Mexico/Messico" sull'insegna sono davvero tanti. Alcuni lo dichiarano subito: sono votati al Tex-Mex, la cucina nata al confine con gli Stati Uniti, altri invece millantano ricette originali messicane e poi fra i piatti in menu scorgi un burrito. Che parliamoci chiaro, i burrito sono buoni, eh, ma non sono proprio messicani (o almeno non quelli che mangiamo noi).I Burrito sono probabilmente nati sul confine fra Usa e Messico, quindi difficile dire se siano messicani o no, ma quello che si mangia in Messico non è certo un rotolo con un sacco di roba dentro. È molto più semplice.
Per vederci più chiaro, ed essere sicura di come riconoscere un buon ristorante messicano - in Italia e nel Mondo -, ho chiesto aiuto a tre chef messicani, che mi hanno detto quali piatti esistono, quali non esistono, e in generale come si riconosce un buon ristorante.
Il primo è Mario Espinosa, executive del Bèsame Mucho, ristorante messicano in una zona di Milano che personalmente amo molto poco, quella di Porta Nuova, ma che di fatto ha qualche locale molto interessante e dall'appeal internazionale. Bèsame Mucho apre dopo la felice esperienza durante Expo 2015; Mario aveva curato il ristorante del padiglione messicano e l'affluenza era stata incredibile. Ha così deciso di aprire in città, dando al ristorante un tono internazionale; Bèsame Mucho starebbe benissimo anche a Londra o a New York. I Tacos al Pastor sono una goduria - si possono ordinare anche durante l'aperitivo - e anche i piatti più complessi riservano non poche sorprese, soprattutto se li abbinate a un cocktail al Tamarindo. Mario lavora a cavallo fra Messico e Italia; nella cucina di Milano troverete sempre il cocinero - ovvero il resident chef - Christian Gaona che, da quasi tre anni, si occupa tutti i giorni dei piatti che vengono serviti.
Mario Espinosa, Executive Chef di Bèsame Mucho. Foto Vincenzo Ligresti
Christian Gaona, Bèsame Mucho. Foto Vincenzo Ligresti
A darmi un'altra prospettiva c'è anche Santiago Lastra Rodriguez che, oltre ad essere uno chef con esperienze passate al Noma e in molti altri ristoranti nel mondo, adesso sta aprendo il suo primo locale a Londra - Kol -, e per l'occasione è tornato in Messico a studiare le radici di piatti e preparazioni.
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Su una cosa sono tutti e tre d'accordo: che la cucina messicana si basa sulla qualità del prodotto - come quella italiana - e che i nachos non esistono, e se li ordini non sei in un grande ristorante messicano. Sì, mi spiace.
La cucina messicana è fatta di un sacco di tipi diversi di tacos, non solo di un paio.
Foto di Vincenzo Ligresti
MUNCHIES: Come si riconosce un buon ristorante messicano, fuori dal Messico?
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Christian Gaona: Riconosci un buon ristorante quando assaggiando i piatti senti uno spiccato sentore di erbe. Se non senti queste sfaccettature non sei in un grande locale.
Bèsame Mucho, Milano. Foto di Vincenzo Ligresti
Quali sono i piatti che vengono spacciati per messicani, ma in realtà sono Tex Mex?
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I tacos di Bèsame Mucho. Foto Vincenzo Ligresti
Mai avuto problemi con clienti che si aspettavano cucina Tex Mex?
Il Tex-Mex non è cibo messicano, è cibo che viene dal Texas e probabilmente da altri luoghi sul confine con gli USA.
Come mai tutta questa confusione sulla cucina messicana?
A destra tacos con tempura di recado negro di Bèsame Mucho. Foto Vincenzo Ligresti
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E anche il cibo messicano è difficile da definire, perché il Messico è molto grande, se viaggi da una parte all'altra sono circa 7.000 km e attraversi vari panorami, climi e microclimi. Senza contare le diverse influenze - spagnole, caraibiche, francesi, giapponesi, cinesi fino a quelle turche e libanesi - perché l'immigrazione è stata così massiccia che la gastronomia e le ricette cambiano da ragione a regione, da casa a casa.Foto embedd via Instagram / SantiagolasME: Ad esempio la cucina del Nord e quella del Sud sono molto diverse. Al Sud è tropicale, piccante, con un sacco di pesce, polpo, gamberi. In Messico, poi, si mangia tantissimo pesce, una cosa che molti forse non sanno.SLR: In Messico ogni famiglia ha una propria ricetta di Guacamole o di altre Mole (salse, NdR). Ho viaggiato abbastanza nel mio paese e la cosa che posso dire con certezza è che esiste un modo di cucinare messicano, un approccio di rispetto agli ingredienti e al gusto. La cucina messicana si basa tutta sugli ingredienti e sul costruire livelli di sapori.
Quindi se vai in un posto con tortillas industriali, salse delle multinazionali sul tavolo e ingredienti di scarsa qualità, sì, direi che non sei in un ristorante messicano, non importa quanti sombrero vedi alla parete, non sarà un luogo autentico.ME: Hoja Santa a Barcellona, cucina messicana un po’ rivisitata. In generale in Spagna e in Inghilterra ci sono ristoranti molto buoni, anche perché è più facile far arrivare molti degli ingredienti; in Italia non arrivano alcune erbe messicane, come l’Hoja Santa, che si usa fresca o secca con la carne, i fagioli o gli stufati.SLR: Ci sono ottimi esempi in Europa di grandi chef messicani: Rosio Sanchez, Paco Mendez, Mario Espinoza e tanti altri. Credo che il dovere degli chef messicani sia diffondere il vero significato della qualità del cibo messicano.Segui Roberta su Instagram
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