La Padania è una macro-regione utopica che probabilmente non avrà mai la sua indipendenza, ma ciò non toglie che non possa avere una sua identità estetica, fatta di centri commerciali enormi in mezzo al nulla, complessi industriali avvolti dalla nebbia, parchi di gonfiabili colorati in una nube tossica, cascine isolate. Questa unicità è celebrata dai curatori di Padania Classics, un blog che ritrae la Padania in tutte le sue forme — aziendali e non.
“Con Padania Classics abbiamo iniziato nel 2010/2011. È nato come progetto di ricerca fotografica sul paesaggio, l’architettura, l’edilizia e gli spazi pubblici, poi è diventato anche un concept performativo: abbiamo fondato finte agenzie turistiche, e creato finti cataloghi per promuovere il turismo in Nord Italia, organizzato gite aziendali nei dintorni di Milano” ha detto Filippo Minelli, fondatore del blog, a Creators. “Tutto sempre con una buona dose di ironia. Il mio intento era studiare il territorio senza cadere nella noia dei contenuti accademici.”
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“La cosa divertente di occuparsi della cosiddetta Padania è raccontarla mostrando il fatto che, alla fine, è uguale a mille altri posti. Alcune foto potrebbero tranquillamente essere state scattate alla periferia di Los Angeles o di Cracovia o di Catanzaro. L’unica cosa peculiare, forse, è l’abbondanza di spazio pianeggiante: da Venezia a Torino, se percorri l’autostrada, il paesaggio è sempre identico. E poi c’è la nebbia,” conclude Filippo.
Alcune foto prese da Padania Classics sono in mostra alla Santeria Social Club di Milano fino a domenica 9 aprile. Per saperne di più, seguite l’osservatorio della macroregione su facebook. Per vivere un’esperienza esilarante, invece, guardate il promo dell’Atlante dei Classici Padani qui sotto: