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Attualità

Cosa diciamo di noi quando decidiamo di vestirci 'da poveri'

Cosa si nasconde dietro l’ossessione dell’industria della moda per l’abbigliamento da lavoro? E in che modo il tema delle classi sociali si complica aggiungendo al quadro anche la moda?

Sullo shop online della catena d'abbigliamento statunitense Nordstrom, un paio di jeans, i Barracuda Straight Leg Jeans di Prps per la precisione, sono descritti come: "capo da lavoro che ha sopportato qualche giornata di fatiche, con un rivestimento in simil-fango incrostato; chi li indossa dimostra di non aver paura di tirarsi su le maniche e sporcarsi le mani." Il prezzo? 425 dollari. Ma neanche questo è bastato a evitare che il denim in questione andasse velocemente in sold out. Chi non fosse riuscito ad accaparrarsene un paio può sempre ripiegare su jeans sporcati ad arte di vernice in offerta a 300 dollari. Usando le parole del brand, il pantalone permette a chi lo indossa di "sembrare appena uscito da uno studio d'arte."

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Ovviamente, il denim dall'aspetto vissuto è un trend in voga già da qualche anno, ma questi due esempi vanno oltre. Il fondatore di Prps, Donwan Harrel, ha ammesso che la produzione del capo è direttamente ispirata all'abbigliamento da lavoro di cantieri e affini, e la domanda sorge spontanea: perché consumatori che possono spendere 400 dollari per un paio di pantaloni vogliono sembrare così disperatamente parte della classe operaia?

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