Tutte le parole sono state neologismi. Alcune sono entrate nel vocabolario facendo molto rumore perché legate a questioni di portata storica, come "tangentopoli", o perché stimolavano il moralismo dei commentatori, come "selfie". Altre ancora erano disponibili in italiano tempo prima che divenissero di uso comune, come "jihad".
I dizionari più dettagliati indicano, quando possibile, l'anno della prima occorrenza registrata di ciascuna parola: un elemento spesso trascurato, di interesse persino più specialistico dell'etimologia. Per la maggior parte di noi, in effetti, l'unica reazione possibile davanti a quella data è il minuscolo stupore di scoprirla più remota o più recente di quanto ci aspettassimo, ammesso che ci aspettassimo qualcosa. Finora, conoscere la prima occorrenza era materia per filologi, studiosi della lingua, autori di dialoghi ambientati nel passato, o traduttori di quegli stessi dialoghi.
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