Auguri WWW! Il 12 marzo del 1989 il ricercatore inglese Tim Berners-Lee consegna al suo supervisore presso il CERN un documento titolato 'Information Management: a Proposal,' il quale circa 1 anno dopo, il 20 dicembre del 1990, lo incorona autore del primo sito internet presente sul world wide web.Secondo Berners-Lee, il 2018 sarà un anno storico per il web perché per la prima volta più di metà della popolazione della Terra sarà connessa a internet. Questo traguardo, però, impone alcune domande: come connettiamo a internet l'altra metà del mondo e, sopratutto, come possiamo essere sicuro che l'altra metà del mondo voglia davvero connettersi al web che esiste oggi?Per il fondatore del WWW la questione è piuttosto schematica:
Quasi 30 anni dopo, il fondatore del WWW ha pubblicato una lettera aperta ospitata sul The Guardian in cui invita a fare un punto della situazione sullo stato attuale del web e a prendere coscienza del fatto che "il potere è concentrato nelle mani di così poche aziende che ora il web è diventato un'arma."
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- Il digital divide allarga ineguaglianze sociali già esistenti — Per esempio, se sei una donna hai il 50 percento di possibilità in più di non essere connessa a internet, e tra il 30 e il 50 percento di non usare il web come strumento per la politica o la società.
- Internet costa ancora parecchio, così tanto che secondo le ultime proiezioni "l'ultimo miliardo" di persone ancora da connettere a internet lo saranno non prima del 2042. Questo benché nel 2016 le Nazioni Unite abbiano riconosciuto internet un diritto umano al pari del diritto all'acqua, all'elettricità, al cibo e a un riparo e abbiano aderito all'Alleanza per un Internet conveniente, che si prefissa come obiettivo di prezzare 1GB di connessione a internet a una cifra non maggiore del 2 percento di un salario medio mensile. In alcuni paesi del mondo questo prezzo equivale ancora al 20 percento del salario medio mensile.
"La responsabilità — e il peso — di queste decisioni ricade su delle aziende che sono state costruite al fine di massimizzare i loro profitti, invece che il loro impatto positivo sulla società."
- Sempre più potere è accentrato nella mani di sempre meno aziende. Poche, enormi piattaforme gestiscono comunicazioni e informazioni per metà della popolazione globale, talvolta catalizzando gli sforzi profusi per sfruttare queste stesse piattaforme come armi politiche. Ogni cambiamento pensato per migliorare questo sistema influenza milioni di persone e "La responsabilità — e il peso — di queste decisioni," spiega Berners-Lee, "ricade su delle aziende che sono state costruite al fine di massimizzare i loro profitti, invece che il loro impatto positivo sulla società."
- Per Berners-Lee è arrivato il momento di cambiare punto di vista su alcune questioni fondamentali. "Sono due i miti che al momento limitano la nostra immaginazione collettiva," spiega. "Il primo è che la pubblicità sia l'unico modello di business esistente per le aziende online, il secondo è che è troppo tardi per cambiare questo meccanismo."