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Tecnologia

Tim Berners-Lee: dobbiamo impedire che il web diventi "un'arma"

Oggi è il 29esimo compleanno del world wide web, e secondo il suo fondatore sta invecchiando male.

Auguri WWW! Il 12 marzo del 1989 il ricercatore inglese Tim Berners-Lee consegna al suo supervisore presso il CERN un documento titolato 'Information Management: a Proposal,' il quale circa 1 anno dopo, il 20 dicembre del 1990, lo incorona autore del primo sito internet presente sul world wide web.

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Quasi 30 anni dopo, il fondatore del WWW ha pubblicato una lettera aperta ospitata sul The Guardian in cui invita a fare un punto della situazione sullo stato attuale del web e a prendere coscienza del fatto che "il potere è concentrato nelle mani di così poche aziende che ora il web è diventato un'arma."

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Secondo Berners-Lee, il 2018 sarà un anno storico per il web perché per la prima volta più di metà della popolazione della Terra sarà connessa a internet. Questo traguardo, però, impone alcune domande: come connettiamo a internet l'altra metà del mondo e, sopratutto, come possiamo essere sicuro che l'altra metà del mondo voglia davvero connettersi al web che esiste oggi?

Per il fondatore del WWW la questione è piuttosto schematica:

"La responsabilità — e il peso — di queste decisioni ricade su delle aziende che sono state costruite al fine di massimizzare i loro profitti, invece che il loro impatto positivo sulla società."

  • Sempre più potere è accentrato nella mani di sempre meno aziende. Poche, enormi piattaforme gestiscono comunicazioni e informazioni per metà della popolazione globale, talvolta catalizzando gli sforzi profusi per sfruttare queste stesse piattaforme come armi politiche. Ogni cambiamento pensato per migliorare questo sistema influenza milioni di persone e "La responsabilità — e il peso — di queste decisioni," spiega Berners-Lee, "ricade su delle aziende che sono state costruite al fine di massimizzare i loro profitti, invece che il loro impatto positivo sulla società."
  • Per Berners-Lee è arrivato il momento di cambiare punto di vista su alcune questioni fondamentali. "Sono due i miti che al momento limitano la nostra immaginazione collettiva," spiega. "Il primo è che la pubblicità sia l'unico modello di business esistente per le aziende online, il secondo è che è troppo tardi per cambiare questo meccanismo."

La lettera del fondatore del World Wide Web inquadra in maniera puntuale alcune delle problematiche chiave del web odierno. Sappiamo su cosa c'è bisogno di lavorare — Ora facciamolo.

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